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I TEMI DEL BANDO 2010

La grande sfida per le società contemporanee consiste nella ricerca di modelli di sviluppo in grado di preservare il capitale naturale e di aumentare la qualità della vita di tutti gli abitanti del Pianeta.

Il Bando 2010 vuole promuovere le innovazioni di prodotto, di processo e di sistema nella produzione di beni e servizi che mettano al centro l'essere umano e l'ambiente, che partano dalla specificità, rispetto e valorizzazione dei territori italiani, dal rispetto della legalità e dalla dissociazione forte e aperta dalla criminalità organizzata e con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli interlocutori. In particolare, saranno oggetto di valutazione le eccellenze realizzate nell'ambito di settori che possono essere considerati i driver di questa nuova tendenza:

Ciclo chiuso delle risorse e nuovi materiali

I sistemi naturali, che insieme alle risorse, costituiscono il capitale naturale, sono chiusi. I sistemi industriali dovranno apprendere a fare altrettanto: dall'estrazione delle materie prime allo smaltimento dovranno essere immessi nell'ambiente meno inquinanti, meno sostanze pericolose e meno rifiuti possibili. Tendenzialmente zero e, comunque in quantità tali che i sistemi naturali siano in grado di assorbirli. La ricerca, l'industria chimica, i servizi ambientali, l'industria di trasformazione stanno facendo i conti con le nuove politiche comunitarie in materia di prodotti (REACH, RoHS), di rifiuti, di disegno industriale (eco design), di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni climalteranti.

Il Bando 2010 è rivolto alle imprese che hanno ridefinito i loro processi produttivi, ad esempio migliorandone l'efficienza energetica o adoperandosi per la riduzione delle emissioni di CO2, avviato il riutilizzo di scarti di processo in maniera innovativa, brevettato e avviato la produzione di materiali sostitutivi non pericolosi, attivato sinergie con il territorio per l'acquisizione delle materie prime e delle conoscenze.
Particolare attenzione sarà rivolta a quelle imprese che, grazie all'utilizzo di nuove tecnologie, sono riuscite a collocare beni innovativi in segmenti nuovi di mercato e a realizzare maggior efficienza nell'uso e nel riutilizzo delle risorse.

La "filiera" delle energie rinnovabili

Le rinnovabili rappresentano un’opportunità di sviluppo industriale, fino ad oggi poco sfruttata in Italia (una parte consistente degli investimenti nelle rinnovabili è stato destinato all’importazione di sistemi e apparati tecnologici per la realizzazione di impianti). Considerando che la domanda di questo settore sarà certamente crescente nei prossimi anni, in controtendenza rispetto alla congiuntura economica, ci sono le condizioni favorevoli per uno sviluppo anche industriale di questo importante settore, che consentirebbe una elevata ricaduta economica. Le stime del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) mostrano una potenzialità di fatturato di 70 miliardi di euro, con un valore medio annuo di 5,6 miliardi di euro per i prossimi 12 anni, se l’industria puntasse a valorizzare la filiera produttiva delle tecnologie rinnovabili.

Il Bando 2010 è rivolto agli innovatori, alle imprese, alle politiche che, congiuntamente all'installazione e alla gestione di impianti di energia da fonti rinnovabili, producono e/o implementano in Italia tecnologie, prodotti e processi per la generazione di energia da fonti rinnovabili con alto contenuto di innovazione e/o investono in attività di ricerca e innovazione industriale con l’obiettivo di individuare, sviluppare e industrializzare prodotti, processi e servizi nella filiera delle rinnovabili, utilizzando in maniera coordinata incentivi e risorse, nel pieno rispetto della legalità.

Nutrire il pianeta, energia per la vita

Il tema scelto da Milano per l'Expo 2015 propone un ruolo nuovo dell'agricoltura e dell'agrindustria: garantire alimenti per tutti con un minor prelievo di risorse per la loro produzione, sostituendo energie e materie prime di origine fossile con rinnovabili. Nuove sfide industriali si aprono per la società italiana: una nuova biochimica e una nuova imprenditoria legata alle risorse naturali (la fruizione, l'accoglienza, la valorizzazione del paesaggio). Il settore primario, l'agricoltura, può acquisire dunque, una nuova funzione, accanto a quella tradizionale, una nuova centralità anche in Europa, in una “nuova alleanza” con l'industria.

Il Bando 2010 si rivolge alle aziende della filiera agro-chimica e della filiera agro-alimentare che hanno deciso di innovare attraverso investimenti in ricerca e tecnologie per la sostenibilità, che abbiano cercato di fare sistema con i diversi attori preservando la biodiversità, in particolare a quelle realtà che hanno investito nella tutela e nella qualità e sicurezza del cibo e che hanno innovato o avviato l'innovazione nel campo della conservazione degli alimenti utilizzando nuovi imballaggi e tecnologie. Verrà posta attenzione anche a progetti innovativi nel campo del turismo legato all'agricoltura, alle produzioni tipiche e al territorio.

Abitare sostenibile

Nel corso degli ultimi anni, la popolazione che abita nelle città ha superato per la prima volta nella storia quella che vive nelle aree rurali, e si prevede che questa percentuale possa salire al 70% entro il 2050. Le città consumano più del 70% di tutta l’energia e producono il 69% delle emissioni di CO2. Quartieri e centri urbani a basse emissioni e non più solo singoli edifici, rappresentano la nuova sfida del progetto in tutto il mondo.

Il Bando 2010 vuol far emergere le eccellenze delle nuove costruzioni. Oltre ai nuovi quartieri e ai singoli edifici, particolare attenzione verrà rivolta ai componenti, materiali e "nuovi" materiali, impianti, tecnologie e soluzioni, servizi e sistemi le cui innovazioni cominciano ad essere applicate in Italia e nel mondo e che assicurano agli edifici una elevata qualità abitativa, e al rispetto della sostenibilità lungo l'intero ciclo di vita: risparmio e utilizzo efficiente di risorse in fase di demolizione e costruzione, utilizzo di materiali locali, recuperati e riciclabili, riduzione e recupero dei rifiuti, riduzione dell'inquinamento acustico, risparmi energetici, idrici e gestionali, minor consumo di suolo e azioni di recupero ambientale.

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