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Informazioni sul candidato:

Ragione sociale

Centro Riparazione Materie Plastiche Di Totaro Onofrio Antonio

Settore

Materie plastiche

Sito web

www.ecorepair.it; www.centroriparazione.com

Informazioni sull'innovazione:

Titolo

Risparmiare energia riducendo i rifiuti plastici.

Presentazione dell'innovazione

L’innovazione proposta è finalizzata alla prevenzione dalla produzione di rifiuti plastici attraverso il completo recupero delle funzionalità di manufatti in plastica rotti e quindi inutilizzabili, e conseguentemente alla riduzione dei consumi energetici necessari per la produzione del nuovo, grazie alla innovativa tecnologia di saldatura a caldo della plastica.

Descrizione dell'innovazione

L’innovazione proposta è finalizzata alla prevenzione dalla produzione di rifiuti plastici attraverso il completo recupero delle funzionalità di manufatti in plastica rotti e quindi inutilizzabili, e conseguentemente alla riduzione dei consumi energetici necessari per la produzione del nuovo. L’idea nasce e si sviluppa grazie al brevetto depositato dalla Ditta C.R.M.P. relativo all’apparecchiatura (macchinario), alla composizione della materia riferita alla miscela dei polimeri e copolimeri (miscela saldante) utilizzati per la saldatura, nonché al processo di preparazione dei manufatti da saldare ed il processo operativo, tramite il quale è possibile effettuare la saldatura e quindi l’assemblaggio, la riparazione ed il riempimento a caldo di materiali plastici. Grazie a questa innovativa tecnologia, la Ditta C.R.M.P. è oggi in grado di riparare quasi tutte le tipologie di manufatti in plastica, ma nonostante ciò ha deciso di concentrarsi su alcune categorie ritenute di particolare rilevanza dal punto di vista ambientale quali i contenitori per l’agricoltura(cd. bins) ed i cassonetti per i rifiuti solidi urbani. Trattasi infatti di manufatti che sino ad oggi, non potendo essere riparati, una volta rotti venivano abbandonati nei campi (bins) o macinati per la produzione di materia prima secondaria (bins e cassonetti), con un notevole impatto ambientale nel primo caso ed un maggiore dispendio energetico nel secondo per la necessaria rigranulazione. A ciò si aggiunga che la tecnologia innovativa di riparazione di tali manufatti attraverso la saldatura consente inoltre un allungamento della vita operativa degli stessi, rendendo pertanto possibili più cicli di utilizzo e quindi una minor produzione di rifiuti speciali, nonché un minor apporto energetico dovuto alla produzione del nuovo. L’innovazione proposta ha diversi punti di forza: 1. la saldatura della plastica è un processo altamente innovativo che permette la molecolarizzazione delle parti da unire, garantendo una saldatura perfetta, resistente più del materiale stesso, durevole nel tempo ed a qualsiasi sbalzo di temperatura. Fino ad oggi infatti l’unica soluzione esistente per la riparazione degli imballaggi in plastica era “l’incollaggio” a mezzo di colle fenoliche od a caldo od a mezzo ultrasuoni, che però non è ugualmente resistente come la saldatura in quanto alla minima applicazione di forze esterne le colle cedono, oltre a non garantire il ripristino della tenuta stagna laddove richiesto; 2. minimo impatto ambientale: la procedura di saldatura produce scarti di materiale plastico quasi inesistenti, inoltre tramite la riparazione di imballaggi rotti, e quindi inutilizzabili, riduce l’acquisto di contenitori cartacei (OCTABIN) ad alto impatto ambientale; 3. riduzione dei costi: la riparazione degli imballaggi in plastica consente una riduzione dei costi di investimento nell’acquisto annuale per il rinnovo del parco contenitori di proprietà. Il processo non richiede particolari specificità a livello gestionale od organizzativo: è sufficiente disporre di un’officina ampia (c.a. 150 mq), dove poter posizionare le apparecchiature necessarie ed effettuare le lavorazioni preparatorie e la successiva saldatura, ed un deposito (c.a. 2000mq) per i manufatti da riparare e riparati; dal punto di vista tecnologico, la peculiarità ovviamente è la macchina saldatrice di cui la C.R.M.P. detiene il brevetto. Proprio queste limitate peculiarità facilitano la riproducibilità su qualsiasi territorio ed infatti la C.R.M.P. si sta muovendo per esportare il modello di riparazione a livello nazionale, prima, ed europeo poi, attraverso il Programma ecorepair®

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