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SCHEDA PROGETTO

Comune Di Reggio Emilia

Ecoabita - certificazione energetica degli edifici

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Informazioni sul candidato:

Ragione sociale

Comune Di Reggio Emilia

Settore

Servizio di Pianificazione e Qualità Urbana

Sito web

http://www.ecoabita.it

Attivita dell'impresa

Comune di Reggio Emilia

Certificazioni

Forme di controllo della gestione

La contabilità ambientale dell\'Ente nasce nel 2001 nell\'ambito del progetto europeo Life CLEAR. Dal 2004 è stato messo a sistema lo strumento, approvando in CC due Bilanci Ambientali all\'anno, uno a preventivo ed uno a consuntivo. Dal 2002 sono stati approvati 8 Bilanci Ambientali.

Certificazioni del prodotto

Le linee guida del progetto Ecoabita sono state validate da un Ente di certificazione terzo (Bureau Veritas) anche ai fini della verifica delle procedure di quantificazione delle riduzioni delle emissioni di CO2, derivanti dall\'applicazione del progetto stesso, ai sensi dei più significativi standard internazionali oggi impiegati (ISO 14064-2, IPCC, ecc..).

Informazioni sull'innovazione:

Titolo

Ecoabita - certificazione energetica degli edifici

Presentazione dell'innovazione

Ecoabita è un progetto di certificazione energetica degli edifici nato nel 2005 da un protocollo di intesa fra Regione Emilia Romagna, Provincia, Comune ed ACER Reggio Emilia. Al progetto aderiscono 45 Comuni. Ecoabita promuove un mercato edilizio ad alta efficienza energetica, fatto di edifici che consumano il 60% in meno di energia e producono il 46% in meno di emissioni di CO2, rispetto ad una edilizia tradizionale. Ecoabita ha permesso di qualificare il settore edilizio e di informare gli utenti finali circa l’importanza dell’efficienza energetica degli edifici.

Progettista

AA.VV.

Innovazione di

sistema

Tema

Casa Low Carbon: l\'edilizia verso emissioni zero

Descrizione dell'innovazione

Ecoabita è un progetto di certificazione energetica degli edifici, nato nel 2005, da un protocollo di intesa fra Regione Emilia Romagna, Provincia, Comune e ACER Reggio Emilia. In questi anni, al lavoro svolto, hanno partecipato e contribuito: il Ministero dello Sviluppo Economico; le Università di Modena, Reggio, Ferrara e Torino; le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali. L’esperienza prodotta con il progetto Ecoabita ha contributo in modo rilevante alla definizione dell’Atto di indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici della RER. Ad oggi aderiscono al progetto 45 Comuni. L’obiettivo del progetto Ecoabita è quello di conseguire il miglioramento dell\'efficienza energetica del patrimonio edilizio, attraverso modalità oggettive e codificate, in linea con le previsioni normative sovraordinate. In questi anni, la certificazione Ecoabita, oltre a rappresentare una opportunità di qualificazione e competitività del settore edilizio, ha consentito di promuovere una maggiore consapevolezza negli utenti finali dell’efficienza energetica degli edifici, riconoscendo a loro il diritto di conoscere anticipatamente in consumi energetici dell’edificio che andranno ad acquistare o prenderanno in affitto. Nella sostanza, Ecoabita promuove un mercato ad alta efficienza energetica, fatto di edifici che consumano il 60% in meno di energia e producono il 46% in meno di emissioni di CO2, rispetto ad una edilizia tradizionale. Il certificato Ecoabita è stato riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Emilia Romagna come sostituivo dell\'attestato di qualificazione/certificazione energetica ai fini della compravendita degli immobili e per l\'ottenimento delle detrazioni previste dalla Legge Finanziaria sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, con notevoli sgravi economici e burocratici per i cittadini e i professionisti. Ad oggi oltre 300 unità immobiliari nel Comune Capoluogo (pari, nel 2008, al 100% dei nuovi interventi edilizi), e circa 100 nel resto della Provincia, hanno richiesto la certificazione Ecoabita. Grazie alla collaborazione attivata con le Università e gli Enti di Formazione locali sono stati avviati corsi di formazione e perfezionamento in certificazione energetica degli edifici - di 120 ore ciascuno - a cui hanno partecipato oltre 300 professionisti. E’ stato inoltre promosso un parternariato con Minergie - il più importante progetto europeo di certificazione di qualità degli edifici - per la consulenza ai docenti dei corsi di formazione. Dal 2005 sono state promosse 5 campagne di comunicazione con spot TV e radiofonici, affissioni, sito internet (www.ecoabita.it), folder informativi. Il Comune e la Provincia di Reggio Emilia, hanno stanziato nel 2008, 260.000€ di contributi in conto capitale (che operano in sintonia con le detrazioni del 55% introdotti dalla finanziaria) per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente (corrispondenti a c.ca il 15% del costo complessivo degli interventi promossi). In questo modo, per quanto riguarda il Comune di Reggio, sono stati finanziati oltre 40 interventi promossi da privati. Il bando consentirà, inoltre, grazie alla collaborazione con enia energia, di attivare i meccanismi legati ai certificati bianchi, il cui controvalore economico, verrà interamente reinvestito in un nuovo contributo pubblico per la ristrutturazione energetica dell’esistente. Dal progetto Ecoabita è nata l\'idea di Ecocasa, una fiera specializzata sui temi dell’efficienza energetica nel settore abitativo che, nelle prime due edizioni, ha contato oltre 31.000 presenze. Nel 2007 si è infine costituito un pool di 12 imprese denominato “Costruire con classe” che offre servizi integrati (dalla consulenza per la progettazione, alla costruzione) per la realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica.

Data della prima realizzazione

Novembre 2005

Benefici ambientali

Le 400 unità immobiliari certificate o in fase di certificazione di cui al precedente punto 2, sono carratterizzate da indici di prestazione energetica relativamente al riscaldamento dell’acqua calda sanitaria e alla climatizzazione invernale, inferiori al 75% di quanto stabilito dalle normative vigenti in materia (vedi linee guida Ecoabita 2008). La stima delle relative emissioni di CO2 effettuata sulla base del progetto riduCO2 (inviato in allegato alla presente e verificato in modo indipendente da Bureau Veritas Italia S.p.A. rispetto ai requisiti previsti dalla norma UNI ISO 14064-2 “Specifiche e guida, al livello di progetto, per la quantificazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra o dell’aumento della loro rimozione”) conduce ad una valutazione pari a 122 t CO2/anno in meno rispetto ai limiti imposti dalla normativa vigente in materia. Tale stima dei benefici energetici e della conseguente riduzione delle emissioni di CO2, connessi al rispetto dei requisiti minimi imposti dall’adesione al progetto Ecoabita, è condizionata alle seguenti ipotesi iniziali, tutte ampiamente cautelative rispetto all’attendibilità del risultato finale: a) i calcoli sono stati effettuati considerando un alloggio medio di 85 mq avente un rapporto di forma pari a S/V = 0.45 corrispondente ad un EPtot Li = 72 kWh/mqa e dunque un EPtot = 75% EPtot Li = 54 kWh/mqa b) che tutti gli edifici si limitino a rispettare lo standard Ecoabita, anche se nella realtà gran parte delle richieste di certificazione (pari ad oltre il 50%) corrispondono ad edifici che consumano meno del 50% dei limiti imposti dalla normativa vigente anziché il 75% come previsto dallo Standard c) p.c.i. CH4 = 35320 MJ/Stdmc = 9,8111 kWh/Stdmc d) emissioni specifiche di CO2 per Stdmc di gas naturale = 1955,625 gCO2/StdmcCH4 In conclusione, dunque, ipotizzando una vita media degli edifici pari a 50 anni, il risparmio in termini di emissioni di CO2 rispetto agli attuali limiti normativi vigenti in materia, derivanti dalla realizzazione di queste 400 u.i. certificate ECOABITA è pari a 6100 t CO2.

Altri benefici ambientali

Minor consumo energie non rinnovabili

Diminuzione scarichi inquinanti

Riduzione rifiuti prodotti

Ricorso energie rinnovabili

Minor consumo materie prime

Ricorso a risorse locali

Miglior uso infrastrutture esistenti

Minor ricorso a trasporto e logistica

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema

Il progetto Ecoabita ha creato le condizioni strutturali (favorendo una graduale riconversione dell\'industria edilizia locale verso prodotti più efficienti e sostenibili) e culturali per una reale diffusione delle pratiche di bioarchitettura e di building automation, volti a ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti degli edifici, migliorando al contempo il comfort abitativo. Per il futuro sono previsti importanti sviluppi relativamente a: - progressiva estensione della certificazione Ecoabita ad ulteriori requisiti, non solo energetici dell’edificio: consumi idrici, comfort abitativo, domotica, ed altro ancora, rappresentano infatti ulteriori e significativi elementi connessi alla sostenibilità dell’intervento edilizio che verranno progressivamente integrati nella valutazione di qualità formulata con il certificato Ecoabita; - promozione dell’uso di fonti rinnovabili di energia; - potenziamento ed ottimizzazione della rete di teleriscaldamento alimentata da sistemi cogenerativi; - favorire l’uso efficiente delle risorse idriche; - favorire il riutilizzo e il riciclaggio dei manufatti e materiali edili, con attenzione all’intero ciclo di vita dell’edificio, degli impianti e dei suoi componenti; - incentivare l’utilizzo della domotica; - promuovere specifiche forme di risparmio energetico e comfort negli ambienti di lavoro; - investire prioritariamente sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esitente. Tutto questo può generare oltre ad evidenti benefici in termini ambientali (quantificabili per la Provincia di Reggio Emilia in c.ca 155.000 tep/a risparmiati ovvero 400.000 tCO2/anno in meno emesse da edifici certificati come illustrato nel pdf di presentazione del progetto Ecoabita – slyde 10 e 11), opportunità di maggiore competitività del settore impegnato nella costituizione di una filiera corta dei prodotti e materiali per l’efficienza energetica degli edifici.

Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione

Al lavoro svolto hanno fino ad oggi partecipato e contribuito: il Ministero dello Sviluppo Economico; le Università di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Torino; le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali. Ulteriori parternariati sono stati attivati con le specifiche associazioni nazionali (ANDIL, …) presenti nel settore edilizio e con progetti analoghi presenti sul territorio nazionale ed europeo (Minergie, …). In particolare la collaborazione con le Università da un lato e le associazioni di categoria e gli ordini professionali dall’altro risultano assolutamente irrinunciabili per proseguire con successo nell’iniziativa.

Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate

Dal 2005 sono state promosse 5 campagne di comunicazione con spot TV e radiofonici, affissioni, sito internet, folder informativi, ecc... dal costo complessivo di 160.000€ (vedi ppt di presentazione del progetto Ecoabita – slyde da 25 a 30)

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