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SCHEDA PROGETTO
Tolin Parquet Su Sabbia Snc Sistema di posa a secco per pavimenti radianti con rivestimento in legno
Informazioni sul candidato: |
Ragione sociale |
Tolin Parquet Su Sabbia Snc
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Settore |
Istallatore di parquet convenzionali e su sabbia
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Sito web |
http://www.tolin.it |
Attivita dell'impresa |
L'azienda "Tolin Parquet su Sabbia Snc" si presenta come leader nel settore della posa e della manutenzione di pavimenti in legno. L’azienda nasce nel 1961 con Mario Tolin, tuttora titolare dell’azienda, il quale nel 1982, dopo aver restaurato e rimesso in opera vecchi parquet posati su sabbia, riprende e rinnova questa tecnica di posa che ha le sue origini nei secoli passati.
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Certificazioni |
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Forme di controllo della gestione |
Vedi paragrafo "Benefici ambientali"
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Certificazioni del prodotto |
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Informazioni sull'innovazione: |
Titolo |
Sistema di posa a secco per pavimenti radianti con rivestimento in legno
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Presentazione dell'innovazione |
L’innovazione qui proposta vuole dimostrare come sia possibile ridurre l’impatto ambientale in termini di CO2 utilizzando soluzioni di posa a secco per partizioni orizzontali interne con integrati pannelli radianti a pavimento. Scopo di tale innovazione è da una parte preservare i vantaggi universalmente riconosciuti al riscaldamento radiante e dall’altra introdurre tutti i vantaggi che caratterizzano le tecniche di posa a secco.
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Progettista |
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Innovazione di |
sistema
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Tema |
Servizi e innovazi.di sistema
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Descrizione dell'innovazione |
L’innovazione proposta prevede l’integrazione del sistema di posa a secco dei pavimenti in legno con impianti per il riscaldamento radiante. In Figura 1 si riportano due differenti sezioni di partizione orizzontale interna. La prima, a sinistra, realizzata completamente a secco, la seconda, a destra, tradizionale ad umido. In Figura 2 si riportano i corrispondenti esempi relativi all’uso della medesima tecnica di posa a secco con rivestimenti di tipo ceramico.
Generalmente i sistemi costruttivi per partizioni orizzontali interne per edilizia residenziale prevedono, partendo dal basso, uno strato portante in cui non si entra nel merito. Superiormente uno strato di circa 5 – 7 cm è destinato ad ospitare la distribuzione impiantistica dell’abitazione (e.g. cavi, tubazioni, scarichi, ecc.) Nel sistema tradizionale o ad umido questo strato è realizzato mediante un getto di calcestruzzo alleggerito (es. calcestruzzo e polistirolo, magrone e argilla espansa, ecc). La Tolin Parquet su Sabbia Snc realizza invece questo strato interamente a secco utilizzando perlite espansa o altri materiali di origine naturale (es. pula di granaglie, ecc). Così facendo lo strato di distribuzione impiantistica risulta estremamente leggero e fornisce un buon potere isolante. Sopra lo strato di distribuzione impiantistica troviamo, nel caso della realizzazione ad umido, il pannello isolante dell’impianto radiante. Nel caso invece delle realizzazioni a secco abbiamo bisogno di uno strato di raccordo che incrementi progressivamente la rigidità della superficie su cui appoggiare i pannelli isolanti (i.e. la perlite espansa è granulosa e ha bisogno di essere rigonata per poter essere livellata. Appoggiare immediatamente i pannelli isolanti sulla perlite ne vanificherebbe il livellamento). La Tolin Parquet su Sabbia realizza tale strato di collegamento posando inferiormente uno strato di fibra morbida di legno dello spessore di 0.8 – 1.0 cm, e su di esso, a secondo delle esigenze, uno o più strati di Fermacell® (fibra di gesso).
Sulla piastra trovano quindi in entrambe i casi sede i tubi scaldanti (serpentine) dell’impianto che vengono sommerse da calcestruzzo, nel caso ad umido, o sabbia nel caso a secco. La Tolin Parquet su Sabbia utilizza una sabbia dalla granulometria tale che ne siano massimizzate la lavorabilità (rigonatura) e le proprietà di trasmissione del calore, mentre al tempo stesso siano evitate inopportune diffusioni di polveri in cantiere.
La soluzione ad umido ospiterà quindi un auto-livellante sul quale incollare le liste del pavimento in legno (vedi Figura 1, Caso A2), o incollare le piastrelle ceramiche (vedi Figura 2, Caso A4); mentre la soluzione a secco necessiterà di uno raccordo, che come nel caso dello strato a copertura della distribuzione impiantistica (perlite espansa) consenta di poter ospitare i chiodi necessari al fissaggio delle strisce di parquet. La Tolin Parquet su Sabbia Snc realizza tale connessione adagiando uno strato di freno al vapore, sulla quale viene poi posato uno strato di fibra di gesso dello spessore di 10 - 15 mm. Sullo strato in fibra di gesso sarà quindi inchiodate le liste di parquet (vedi Figura 1, Caso A1) o incollate le piastrelle ceramiche (vedi Figura 2, Caso A3).
L’utilizzo nel tempo della partizione consente infine alla sabbia dello strato radiante di “chiudere” (i.e. la sabbia sotto l’azione dei carichi si trova quindi a compattarsi e incastrarsi andando a ridurre i propri spazi interstiziali) con la conseguenza di una migliorata proprietà di trasmettere il calore (vedi Figura 3).
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Data della prima realizzazione |
Ottobre 2004
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Benefici ambientali |
I sistemi di posa a secco prendono intrinsecamente in considerazione aspetti cari alla sostenibilità ambientale quali la smontabilità e riciclabilità a fine vita. Appartenendo alla grande categoria dei sistemi di posa a secco, la soluzione di posa proposta dalla Tolin Parquet su Sabbia si dimostra completamente smontabile e riciclabile a fine vita. Per di più i materiali che compongono la partizione si presenteranno a fine vita facilmente scindibili l’un l’altro, acquisendo quindi un valore aggiunto.
La partizione presenta inoltre la peculiarità di poter essere ispezionata, essere sottoposta facilmente a manutenzione ed eventualmente aggiornata durante il proprio ciclo di vita; allontanando perciò eventuali rischi di obsolescenza (e.g. possibilità di integrare altre distribuzioni impiantistiche con facilità).
Le soluzioni a secco non necessitano di tempi di asciugatura e o indurimento. Le partizioni realizzate sono quindi pronte all’uso una volta terminate le fasi di posa. Si riscontrano inoltre ulteriori vantaggi di tipo ecologico ambientale, quali la quasi totale assenza di sfridi (i.e. i residui di pannelli, sabbia e granulati possono essere trasportati e riutilizzati nel prossimo cantiere), la mancanza di utilizzi di acqua di impasto e l’assenza di “fasi operative indotte” quali tutte le operazioni di pulitura delle strumenti per la produzione, il trasporto e il getto delle malte ad umido (i.e. betoniere, secchi, badili ecc. da lavare) e il conseguente risparmi dell’acqua utilizzata per questi scopi.
Un’analisi dei costi di costruzione condotta dal Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali del Politecnico di Torino dimostra come le soluzioni proposte dalla Tolin Parquet su Sabbia Snc siano caratterizzate da un basso costo di produzione (costi elevati nelle soluzioni a umido a causa delle alte temperature a cui il legante cementizio deve essere cotto) consentendo un congruo risparmio in termini di emissioni di CO2 (vedi Figura 4).
Le soluzioni a secco presentano inoltre un apprezzabile livello di isolamento verso il basso (rapporto fra le resistenze termiche al di sopra e al di sotto del tubo scaldante) vedi Figura 5.
Le sperimentazioni condotte presso il DISET del Politecnico di Torino hanno inoltre reso possibile l’estrazione delle curve caratteristiche riportate in Figura 6. Si noti come la curva della soluzione A2 sia più ripida di quella ottenuta dalla soluzione a secco A1. Ciò significa che per fornire la stessa potenza termica all’ambiente da riscaldare, la soluzione a secco necessita di acqua circolante nei tubi scaldanti ad una temperatura leggermente superiore che comporta generalmente un rendimento in caldaia leggermente inferiore.
Otteniamo quindi che le soluzioni a secco proposte dalla Tolin Parquet su Sabbia Snc consentono un congruo risparmio di emissioni di CO2 in fase di costruzione mentre in fase di utilizzo il risparmio di emissioni non è immediatamente dimostrabile. Il DISET del Politecnico di Torino ha quindi provveduto a realizzare una simulazione numerica in cui analizzare i tempi di ritorno per i quali il risparmio inizialmente ottenuto dalla soluzione A1 fossero stati compensati in fase di utilizzo rispetto alla soluzione A2 (abbiamo ipotizzato quindi che a fronte di un risparmi iniziale corrispondesse un maggior consumo annuale traducibile in una maggiore quota di CO2 emessa ogni anno). La tabella in Figura 7 prende in considerazione istallazioni virtuali delle soluzioni A1 e A2 di Figura 1 in edifici virtuali ognuno appartenente ad una classe del protocollo Casaclima. Alle classi canoniche è stata aggiunta una classe N.A. (not applicable) che vuole rappresentare un edificio molto male coibentato. Analizzando poi i tempi di ritorno notiamo dei valori negativi. Questo significa che le minori dispersioni verso il basso della soluzione a secco A1 non solo sopperiscono ai minori rendimenti dovuti alla necessità di utilizzare un fluido termovettore a temperatura maggiore ma consentono un ulteriore risparmio annuale di emissioni di CO2.
Solo nel caso N.A. si nota un valore positivo, ma che comunque, essendo superiore a 105 anni, risulta essere superiore alle aspettative di vita della partizione.
Altri benefici ambientali |
Minor consumo energie non rinnovabili |
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Diminuzione scarichi inquinanti |
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Riduzione rifiuti prodotti |
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Ricorso energie rinnovabili |
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Minor consumo materie prime |
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Ricorso a risorse locali |
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Miglior uso infrastrutture esistenti |
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Minor ricorso a trasporto e logistica |
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Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema |
Analizzando l’impatto della novità su tre fondamentali attori: il proprietario/committente, l’operatore/istallatore e la collettività, notiamo come la soluzione a secco A1 vantaggiosa per la collettività (che può trarne i benefici delle minori emissioni di CO2, ed il minor impatto ambientale a fine vita, ecc.). Si presenta vantaggiosa per gli operatori che possono godere dei vantaggi della posa a secco (rapidità di posa, assenza di lavorazioni ad umido, ecc). Ma essa si presenta di non sufficiente “appeal” agli occhi del committente. In termini economici, i costi di costruzione delle soluzioni a secco proposte dalla Tolin Parquet su Sabbia Snc sono paritetici a quelli realizzati convenzionalmente, e il cliente si dimostra limitatamente interessato ai vantaggi dati dalla posa a secco (e.g. smontabilità, ispezionabilità, riciclabilità, ecc.).
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Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione |
Come già accennato, il Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali del Politecnico di Torino si è dimostrato molto interessato allo sviluppo dato dalla Tolin Parquet su Sabbia Snc alla soluzione qui illustrata. Lo stesso dipartimento ha condotto una ricerca sperimentale atta a verificare potenzialità ed efficacia dei suddetti sistemi di posa a secco. In tale ricerca è stato prezioso l’apporto della Seppelfricke Distribuzione Srl. Il Dipartimento ha inoltre avuto modo di presentare gli sviluppi ottenuti dalla soluzione qui presentata in convegni, su riviste specializzate, nonché in mostre e fiere.
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Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate |
La Tolin Parquet su Sabbia, limitatamente alle proprie possibilità di azienda a conduzione familiare si è da anni impegnata allo scopo di far conoscere le peculiarità dei sistemi di posa a secco. Questo per esempio partecipando a fiere, mostre e convegni e documentando importanti aspetti quali l’assenza di colle nelle loro realizzazioni e l’utilizzo di materiali completamente naturali.
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