SCHEDA PROGETTO

Arch. Alberto Baldacci
Pneo: sistema integrato di trasporto subacqueo ibrido spinto da propulsori ad aria compressa ed elettrici.

Informazioni sul candidato:
Ragione sociale Arch. Alberto Baldacci  
Settore  
Sito web http://www.pacobaldacci.it
Attivita dell'impresa L’architetto Alberto Baldacci si occupa di progettazione architettonica. Personaggio sicuramente ecclettico è presidente dell’associazione culturale “bioarchitettura2001”, con sede a Pescara. (sito:www.bioarchitettura2001.it). E’ attento alle innovazioni tecnologiche cercando di coniugare il risparmio energetico con lo sfruttamento delle nuove fonti di energia.  
Certificazioni Nessuna certificazione acquisita  
Forme di controllo della gestione  
Certificazioni del prodotto  

 

Informazioni sull'innovazione:
Titolo Pneo: sistema integrato di trasporto subacqueo ibrido spinto da propulsori ad aria compressa ed elettrici.  
Presentazione dell'innovazione “PNEO” è un sistema integrato di trasporto subacqueo ibrido brevettato che sfrutta propulsori ad aria compressa ed elettrici. La forma, che richiama quella di una “Aquila di mare”, pesce della famiglia degli squali, permette di mantenere una portanza negativa. Tipo di propulsione e forma ne fanno un oggetto unico. Le ali morbide e il controllo tramite joystick permettono di eseguire manovre simili a quelle di un aereo. All’interno dello scafo si trovano un serbatoio ad aria compressa che alimenta i motori, gli accumulatori per la gestione dei sistemi di controllo e i meccanismi di controllo.  
Progettista Arch. Alberto Baldacci  
Innovazione di prodotto  
Tema Servizi e innovazi.di sistema  
Descrizione dell'innovazione “PNEO” è un sistema integrato di trasporto subacqueo ibrido non cabinato brevettato azionato da propulsori alimentati sia ad aria compressa sia elettricamente. Il controllo del mezzo è affidato ad un pilota che alloggia sullo stesso in posizione allungata. Le sue braccia vengono inserite in appositi spazi ove si trovano due joystick di controllo attraverso i quali è possibile controllare la propulsione e tutte le manovre di navigazione. Ha una forma idrodinamica particolarmente vantaggiosa che deriva da quella di una “Aquila di mare”, pesce della famiglia degli squali. Il “corpo” del mezzo è costituito fondamentalmente da tre parti: la pancia, la coda e le ali morbide; la “pancia” rigonfia verso il basso ospita il grande serbatoio di accumulo dell’aria compressa, gli accumulatori e tutti i sistemi di controllo per la navigazione; la “coda” allungata permette una migliore stabilità durnate la navigazione; le “ali morbide” collegate lateralmente al corpo, ospitano all’interno il sistema meccanico di rotazione delle stesse e pemettono di eseguire tutte le manovre di navigazione. Nella parte anteriore è presente un “cupolino” trasparente che aumenta l’idrodinamica e la penetrabilità all’interno del fluido. La forma spanciata verso il basso permette di mantenere una portanza negativa durante la navigazione, ossia una spinta verso il basso quale compensazione alla spinta di archimede verso l’alto che ogni oggetto ha quando è immerso in un fluido o in un liquido. Il sistema di controllo è gestito dal sistema ellettro-meccanico interno delle ali morbide ed è azionato e controllato dal movimento dei due joystick, uno per ogni lato, e vengono azionati dal pilota. Il movimento dei singoli joystick viene trasformato e convogliato attraverso una barra di torsione all’interno della corrispondente ala morbida che subisce così una torsione, in avanti o in dietro, permettendo al veicolo di virare ed eseguire le manovre durante la navigazione subacquea. I movimenti permessi sono tutti quelli tipici di un aeroplano ossia imbardata (rotazione orizzontale intorno all’asse verticale), beccheggio (rotazione verticale del muso in avanti o indietro intorno all’asse orizzontale trasversale), rollio (rotazione verticale destra-sinistra intorno all’asse orizzontale longitudinale) ai quali si aggiungono quelli di traslazione orizzontale avanti-indietro e verticali alto-basso. Per tale motivo la mobilità di “Pneo” è superiore a quella di qualsiasi altro mezzo di trasporto. Dunque tipo di propulsione e forma fanno di questo mezzo un oggetto unico. I propulsori, disposti in appositi alloggiamenti al disotto della “pancia”, sono alimentati dall’aria compressa del serbatoio oppure dall’energia elettrica fornita dagli accumulatori elettrici. Il grande serbatoio ad aria compressa presente all’interno della pancia contiene una riserva di aria tale da poter essere utilizzata anche dal pilota: infatti un erogatore collegato al serbatoio permette la sua respirazione. Il mezzo è provvisto di sistema di controllo assistito della navigazione che permette di abbandonare il mezzo anche in immersione e di farlo stazionare nella medesima posizione anche in presenza di correnti orizzontali o verticali; inoltre è presente un sistema di illuminazione esterna, costituito da fari a basso consumo e ad alta efficienza, di strumentazione per la comunicazione visiva al pilota del funzionamento di tutti i sistemi, di un sistema di comunicazione via radio, sistema gps, sistema di comunicazione di emergenza, di alcuni vani per l’alloggio di strumenti da lavoro o reperti prelevati durante l’immersione, flash di posizione.  
Data della prima realizzazione Da definire. Si sta lavorando al prototipo.  
Benefici ambientali I benefici ambientali reali a distanza dalla realizzazione non possono essere valutati in quanto il progetto è ancora nella fase di realizzazione del prototipo. Nell'ottica di previsione è possibile ipotizzare un minor impatto ambientale grazie all'utilizzo di energia pulita quale quella dell'aria compressa. Gli accumulatori elettrici, che forniscono energia elettrica, sono a più lunga vita quindi a minor manutenzione.

Altri benefici ambientali
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema Il progetto PNEO è nato con l’intento di facilitare la mobilità negli spostamenti subacquei di operatori impiegati in ambito professionale e non. Diminuendo la fatica in immersione si riduce l’assorbimento dell’azoto nell’organismo del subacqueo e quindi si diminuiscono le possibilità di incorrere in problematiche dovute all’embolia, principale nemica dei subacquei. Lo sviluppo nei settori marini di un mezzo di trasporto quale PNEO può quindi aumentare i fattori di sicurezza durante le immersioni. Lo sviluppo e l’inserimento di veicoli come questo è legato principalmente alla sua trasportabilità, facilità di “ricarica”, robustezza ed affidabilità. La tecnologia ad aria compressa è una tecnologia “pulita” poichè in sostanza si tratta di compremere aria in un serbatoio accumulando così della energia che poi viene utilizzata per l’alimentazione dei propulsori del sistema. L’impatto dell’aria compressa che viene espulsa dal mezzo nell’ambiente è praticamente minimo in quanto l’aria si libera nel fluido marino e, risalendo, viene reimmessa nell’atmosfera, senza danneggiare l’ecosistema circostante sia marino che terrestre in alcun modo. Pertanto non si ha alcun prodotto di scarto o di inquinamento dannoso. L’aria compressa viene utilizzata anche per generare elettricità, attraverso delle turbo-dinamo. La presenza di accumulatori di energia elettrica è minima e il ridotto assorbimento elettrico dei sistemi garantisce una lunga durata delle batterie con conseguente allungamento dei tempi di utilizzo delle stesse e dunque una minore immissione da “fuori uso” nell’ambiente.  
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione La produzione di questo mezzo di trasporto coinvolge aziende specializzate nella realizzazione di strutture in fibra e resina, policarbonati, quelle per parti meccaniche ed elettroniche, e attrezzature subacquee in genere. Il settore di applicazione può essere quello lavorativo professionale, turistico, cinematografico. La divulgazione e diffusione può coinvolgere i normali canali di comunicazione, radio, tv, cartellonistica ma anche le associazioni sportive di settore quali quelle subacquee, gli sport-diving, i villaggi turistici all’interno dei quali è possibile sviluppare attività legate all’utilizzo di questo sistema di trasporto.  
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate A livello nazionale la Rai, attraverso la trasmissione “Piazza Grande” si è interessata al progetto.  

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