Trave che ha rivoluzionato le coperture industriali per diversi motivi. Il primo perché può raggiungere lunghezze maggiori rispetto al passato (oltre 30 m.). Il secondo perché viene posata ad interassi maggiori rispetto alle precedenti travi;pertanto c’è un risparmio di materiale.A parità di superficie coperta si utilizzano meno travi.Inoltre,è una copertura che si presta a diverse soluzioni di posa.(fig.1 e fig.2) Ha elevata resistenza al fuoco grazie alla sua forma ed all’adeguato copriferro;pertanto il fuoco nella parte inferiore non è diretto, ma lambisce la superficie delle ali.
La trave è un elemento precompresso. Viene realizzato utilizzando uno stampo chiamato “cassero” che si sviluppa lungo una pista di 57 metri. All’interno del cassero viene posata manualmente l’armatura di confezione e vengono stesi i cavi chiamati “trefoli“ che costituiscono l’armatura precompressa. Il cassero è dotato di controcassero idraulico. Dopo la chiusura di quest’ultimo si procede al getto di calcestruzzo. Lo si lascia maturare 24 ore e il giorno successivo al getto si procede allo scassero. Dopo il raggiungimento della resistenza di legge, è pronto per il montaggio. Nonostante le sue notevoli dimensioni (lunghezza oltre 30 metri; larghezza 2.50 metri) l’elemento è facilmente trasportabile e la sua posa in opera è molto semplice ed in poco tempo si riesce a coprire una superficie notevole. A completamento della copertura il raccordo tra i “solari“ avviene tramite posa di “coppelle” curve o piane in materiale leggero e coibentato o in c.a. (cemento armato). La coppelle possono essere posate in due modi: piane o a sheed (vds fig.3 e fig.4). La distanza tra gli alari è tale da permettere una notevole illuminazione degli ambienti sottostanti. E’ possibile inoltre utilizzare il sistema a mini-sheed (vds fig.5) che aumenta ulteriormente la superficie.
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica
Risparmio energetico: le parti non opache della copertura, apribili o fisse, permettono una maggiore illuminazione naturale ed indiretta (con il sistema a sheed). Qualità dell’ambiente di lavoro: grazie al maggior utilizzo dell’illuminazione naturale rispetto a quella artificiale, l’ambiente di lavoro risulta migliore e più confortevole. Copertura di riferimento per la posa del sistema fotovoltaico (vds fig.6): il sistema a sheed può essere realizzato con la coppella in c.a. retta per permettere la posa dei pannelli fotovoltaici senza l’utilizzo di nessun tipo di struttura di sostegno. La conformazione dello sheed e soprattutto l’inclinazione della coppella rendono ideali la resa del pannello fotovoltaico.
Marketing diretto e telemarketing presso gli Studi Professionali.