Si presentano due nuove tipologie di “Materia Prima Seconda” derivanti da un particolare ciclo di trattamento/recupero di rifiuti speciali (ceneri pesanti provenienti dall’incenerimento di RSU): la prima da utilizzarsi come smagrante dell’argilla nella produzione di laterizi e come aggregato per la produzione di conglomerati bituminosi, la seconda da impiegarsi come aggregato per la produzione del calcestruzzo.
L’obiettivo iniziale dell’impresa è stato quello di valorizzare consistenti flussi di rifiuti speciali tradizionalmente smaltiti in discarica attraverso un innovativo ciclo di trattamento/recupero in grado di originare una materia prima secondaria, denominata Matrix, sostitutiva delle materie prime naturali per la produzione del cemento e di alcuni manufatti in cemento. Benché le tipologie di rifiuti ritirabili presso l’impianto siano molteplici, sin dall’inizio, l’attività si è concentrata su di un solo tipo: le ceneri pesanti derivanti dall’incenerimento di RSU, la cui costanza qualitativa e le notevoli potenzialità applicative ne fanno il candidato perfetto per un’attività di recupero. L’attività ha avuto inizio nell’ottobre 2001, previo ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio per operazioni di recupero e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, rilasciata dalla Regione Lombardia. Attualmente l’impianto lavora in forza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale n.12566 del 25/10/2007 rilasciata dalla Regione Lombardia per l’esercizio delle operazioni di messa in riserva (R13), recupero (R4, R5) e deposito temporaneo (R14) di rifiuti speciali, nell’impianto ubicato in comune di Lomello (PV) - Strada Provinciale 193/bis. Tale attività di recupero rifiuti è già stata oggetto di valutazione durante l’assegnazione del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente del 2001. L’impianto, altamente innovativo, è in grado di produrre su scala industriale una Materia Prima Seconda, denominata Matrix, derivante dal trattamento controllato della scoria, che viene utilizzata per la produzione del cemento e/o dei manufatti in cemento, in sostituzione dei prodotti naturali quali calcare, argilla e marna argillosa. Con l’esperienza maturata e con il supporto di importanti Centri di Ricerca ed Università, Officina dell’Ambiente ha intrapreso il cammino per la produzione di nuovi materiali che derivano dall’ulteriore raffinazione del prodotto Matrix e la cui produzione, di conseguenza, si configura come vero e proprio ciclo industriale in grado di ottenere prodotti di elevata purezza per applicazioni differenziate nel campo dell’edilizia. Si sono sfruttate le notevoli potenzialità applicative del prodotto, realizzando così specifici materiali destinati a comparti dell’industria delle costruzioni sensibili al concetto emergente dell’”eco-edilizia”. L’impianto che ha consentito la produzione dei nuovi materiali oggetto dell’innovazione, è stato realizzato nel corso del 2007 e consiste di un doppio processo di separazione granulometrica sia a secco che ad umido dal quale si originano, in due distinti flussi, le innovative materie prime secondarie denominate : 1) Matrix 0-2 mm utilizzabile come smagrante nell’industria dei laterizi e come aggregato fine marcato CE per la produzione del conglomerato bituminoso; 2) AGMatrix, utilizzabile come aggregato marcato CE per la produzione del calcestruzzo Lo sviluppo di questi prodotti è stata condotto in affiancamento ad enti di ricerca pubblici e ad importanti gruppi multinazionali operanti nei settori delle costruzioni. Lo sviluppo del processo è passato attraverso un periodo di attività “sperimentale” concordato e disciplinato da vari disposti autorizzativi che ha portato, nel corso dei primi mesi del 2009 al raggiungimento delle marcature CE dei prodotti derivanti dal ciclo produttivo ed alla completa autorizzazione dell’attività da parte degli organi di controllo (Provincia di Pavia e Regione Lombardia).
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica
L’attività svolta da Officina dell’Ambiente è stato il primo esempio di approccio industriale, su vasti quantitativi, applicato al recupero delle ceneri da incenerimento di RSU. Attualmente l’impianto di Lomello è il più grande d’Italia in questo settore ed uno dei più grandi d’Europa. Dalla data di avviamento, il nuovo impianto di produzione a secco ed umido ha consentito di avviare oltre 10.000 ton di matrix 0-2 nei settori della produzione di laterizi e del conglomerato bituminoso preservando un’analoga quantità di materia prima naturale costituita da sabbie naturali. L’utilizzo nel settore dei laterizi ha evidenziato un altro aspetto d’interesse e vantaggio: i manufatti prodotti col Matrix presentano un peso minore (a parità d’articolo) rispetto a quelli nei quali non è presente. Questo effetto è gradito soprattutto sui materiali pesanti (blocchi antisismici), dove normalmente si utilizzano materie prime organiche (segatura e polistirolo) per alleggerire il materiale e conferire proprietà termiche superiori: l’utilizzo del Matrix consente la riduzione di materie prime organiche e l’aumento delle prestazioni del blocco. Analogamente, le circa 40.000 ton di AGMatrix avviate, come aggregato, alla produzione del calcestruzzo hanno evitato l’escavazione di una pari quantità di ghiaietto di fiume, calibrato e lavato, portando alla produzione di un materiale con caratteristiche analoghe. L’attività ha delle potenzialità di sviluppo notevoli se si tiene conto che il ricorso allo smaltimento in discarica, a livello nazionale, costituisce ancora la destinazione principale per le scorie da incenerimento di RSU e che, a causa del crescente ricorso alla termovalorizzazione per i rifiuti urbani, nel breve termine, la produzione di ceneri è destinata a raggiungere circa 1,5 milioni di tonnellate all’anno sempre a livello italiano.