Il progetto architettonico interpreta il tema del “castello”, partendo da tre elementi che lo caratterizzano: - il recinto è l’ elemento che caratterizza l’isolato come isolato introverso; un imponente muro intonacato in cui il pieno prevale sui vuoti delle aperture e sui rari bowindows in legno di larice che richiamano elementi propri dei castelli, come le feritoie e le postazioni di vedetta - la corte è il cuore dell’isolato; su di essa si snodano i percorsi di collegamento con gli spazi pubblice si affacciano gli alloggi, generando una micro-comunità. - l’involucro esprime il carattere dell’isolato; All’estrno prevale il volume, compatto e unitario, e la massa, scavata dalle sottili e profonde logge assieme ai bowindows. L’involucro interno della corte è composto invece secondo una logica di superficie, ed è costituito da diaframma in legno di larice leggero, permeabile alla vista, alla luce e alle relazioni. Il concetto energetico Gli edifici sono progettati con criteri di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale. L’alto coefficiente di isolamento di pareti (U= 0,18) e copertura (U=0,15), unito ad idonee aperture vetrate (Ug=0,9) consentono dispersioni termiche della casa molto ridotte che variano dai 37 kWh/m2a degli edifici più piccoli, ai 29 kWh/m2a dell’edificio più grande, senza l’adozione di un sistema di ventilazione controllata. Gli edifici possiedono dunque le caratteristiche per essere classificati in “classe A parametrata” (in funzione del volume riscaldato) secondo il criterio introdotto dal piano urbanistico. L’isolato è inoltre dotato di un impianto di recupero dell’acqua piovana, raccolta in vasche e riutilizzata per l’irrigazione dei tetti verdi. L’eventuale quantità d’acqua in eccesso viene restituita alla falda tramite un pozzo perdente, evitando il sovraccarico della rete fognaria. Il progetto tecnologico - La struttura portante è costituita da pilastri e solette piene in cemento armato. Le strutture dei vani scala sono interamente in cemento armato con coibentazione termica ed acustica e controparete interna. Le chiusure verticali esterne sono costituite da muro di laterizio porizzato e cappotto isolante (pannelli di lana di roccia) per uno spessore complessivo di cm 46. Le coperture sono a tetto verde, del tipo intensivo al piano terreno e del tipo estensivo inclinato in copertura, coibentate con fibra di legno. Le aperture esterne si sviluppano in doppio ordine con infissi ad elevato isolamento termico. Le logge interne ed esterne, realizzate da solette in cemento armato opportunamente coibentate, sono protette dall’introspezione e dal sole estivo da diaframmi in legno. L’impianto di riscaldamento sarà del tipo a pannelli radianti a pavimento a bassa temperatura con collegamento alla rete del teleriscaldamento, alimentato con fonti rinnovabili. E’ prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico che erogherà una potenza complessiva di 17kWp e sarà collegato in parallelo alla rete di distribuzione di energia elettrica. L\\\'impianto sarà in parte asservito all\\\'impianto elettrico della sottocentrale del teleriscaldamento e in parte fornirà energia elettrica alle parti comuni del condominio (illuminazione interrati, illuminazione esterna). L’impianto solare destinato alla produzione di acqua calda sanitaria è costituito da 28 collettori solari a tubi sottovuoto, girevoli. La superficie netta totale di assorbimento ammonta a 85,96 m². L’impianto previsto è del tipo a circolazione forzata con scambiatore di calore per la trasmissione del calore. L’energia raccolta viene immagazzinata in tre serbatoi della capacità di 3000 l ciascuno, collocati al primo piano interrato. A conclusione del processo costruttivo è prevista la procedura di certificazione energetica dell’edificio secondo il modello di calcolo “Casaclima”. Il costo di costruzione complessivo dell’opera, interamente finanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano è stato stimato in € 14.690.000,00.
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica
Coerentemente con l’attività svolta dall’IPES, Istituto per l’Edilzia Sociale che ha promosso il concorso assieme all’Amministrazione Comunale, l’impatto principale dell’opera si ha a livello sociale. Alle fasce meno abbienti della popolazione è data infatti la possibilità di accedere ad abitazioni di altissimo livello qualitativo, con elevate prestazioni energetiche, che nel tempo non incideranno sul bilancio familiare visto l’approvvigionamento energetico da fonti alternative. La scelta progettuale è quella di diffondere la “cultura del risparmio”, case che invitano alle relazioni, costruite a basso costo e durevoli, in modo da stimolare anche una domanda sempre più alta di standard abitativi d’eccellenza.
Il progetto non si è solo adeguato alle disposizioni comunali di risparmio energetico, ma ne ha fatto un “must”, il suo punto di forza, attivando quindi un nuovo processo: la domanda da parte della popolazione di edifici sostenibili sia a livello energetico che di costi. Quasto è il frutto di una politica di comunicazione che nasce assieme al progetto e lascia parlare le proprie realizzazioni come testimonianza di ciò che si può ottenere nel rispetto di un mondo da consegnare integro e rigenerato ai nostri figli.