a2a spa

lo sviluppo del teleriscaldamento: l\'utilizzo delle pompe di calore ad acqua di falda

 

Informazioni sul candidato:

Ragione sociale: a2a spa
Indirizzo: corso di Porta Vittoria 4
Cap: 20122
Citta: Milano
Provincia: MI
Telefono: 0277204583
Fax:
E-mail: sostenibilita@a2a.eu
Settore:
Sito web: http://www.a2a.eu
Attivita dell'impresa: - fattibilità, autorizzazione, progettazione e realizzazione centrali di cogenerazione; - realizzazione reti teleriscaldamento e allacciamenti; - esercizio e manutenzione di centrali di cogenerazione/scambio termico e reti di teleriscaldamento; - servizi gestione calore, riqualificazione energetica e facility management.
Certificazioni: Le certificazioni che fanno capo ad A2A Calore & Servizi sono: ISO 9001, ISO 14001, BS OHSAS 18001. Ci sono anche due siti, facenti capo ad A2A Calore & Servizi, che hanno ottenuto la certificazione EMAS: la rete di teleriscaldamento a Brescia e la centrale di Lamarmora.
Forme di controllo della gestione: In A2A Calore & Servizi sono attive forme di controllo che garantiscono la corretta gestione delle attività della società e della loro influenza sia a livello ambientale che sociale. A2A Calore & Servizi fa riferimento alla Politica QAS di Gruppo. Si fa riferimento al primo Bilancio di Sostenibilità 2008 del Gruppo A2A, pubblicato sul sito www.a2a.eu.
Certificazioni del prodotto: A2A Calore & Servizi è certificata secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004 per le attività di “progettazione, realizzazione, conduzione e manutenzione di impianti di cogenerazione e teleriscaldamento”. sono in corso le attività per la registrazione EMAS del sito della centrale di cogenerazione e a pompe di calore di Canavese, prevista per ottobre 2010.

Informazioni sull'innovazione:

Titolo: lo sviluppo del teleriscaldamento: l\'utilizzo delle pompe di calore ad acqua di falda
Presentazione dell'innovazione

Progettista: A2A Calore & Servizi s.r.l.
Innovazione di: processo
Tema: TECNOLOGIE VERDI
Descrizione dell'innovazione:

Ai fini del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni in atmosfera, il nuovo Piano di A2A Calore & Servizi per lo sviluppo del teleriscaldamento nel Comune di Milano prevede l’integrazione della tecnologia delle pompe di calore che utilizzano acqua di falda per lo scambio termico con la cogenerazione ad alto rendimento. In questo senso, è in corso di completamento il primo impianto realizzato, la centrale di cogenerazione di Canavese situata nella zona est della città (via Cavriana 32), sede della ex stazione gasometrica AEM, oggi A2A. La centrale presenta il seguente schema di impianto: • un sistema di sfruttamento dell’energia geotermica contenuta nell’acqua di falda, costituito da n. 1 pompa di calore di grande potenza (15 MW) per la produzione di acqua calda a 90 °C; • una sezione di cogenerazione ad alta efficienza, costituita da n. 3 motori alternativi a combustione interna alimentati a gas naturale da circa 5 MWe e 4,4 MWt ciascuno, per la produzione di energia elettrica e acqua calda a 90 °C; • una sezione di integrazione e riserva, costituita da n. 3 caldaie alimentate a gas naturale da 15 MW termici ciascuna, per la produzione di acqua calda a 90 °C; • n. 2 serbatoi di accumulo termico per il disaccoppiamento tra la produzione di calore e l’assorbimento termico della rete (circa 15 MW termici di potenza disponibile). La potenza termica complessivamente installata in centrale è pari a circa 90 MW. Il bacino di teleriscaldamento allacciabile dalla rete di teleriscaldamento, attualmente in fase di progressiva espansione, è costituito dalle utenze dei quartieri Città Studi, Argonne e Corsica, per una potenza complessiva pari a circa 120 MW termici. Circa il 30% degli impianti diffusi sul territorio sostituibili dal servizio di teleriscaldamento è attualmente alimentato a gasolio. A regime, la volumetria complessivamente allacciabile dal servizio è stimata in circa 4,5 Mm3 corrispondenti a circa 55.000 abitanti equivalenti. La centrale di Canavese è entrata in funzione nel 2007. Attualmente è in corso il completamento del campo pozzi per l’alimentazione della pompa di calore e la parziale restituzione dell’acqua emunta al sottosuolo. Infatti, per attenuare gli impatti dovuti al prelievo della risorsa idrica dal sottosuolo (dalla prima falda comunque non destinata agli usi potabili) questa verrà in parte restituita al corpo idrogeologico di provenienza attraverso un campo pozzi di resa dedicato. La pompa di calore costituisce la parte più innovativa del progetto poiché l’utilizzo di pompe di calore di elevate dimensioni (15 MW) che utilizzano acqua di falda per la produzione di energia termica sotto forma di acqua calda a 90 °C risulta unico in Italia e si basa sul ricorso a una fonte energetica rinnovabile garantendo elevata efficienza, soprattutto considerando l’integrazione con il sistema di cogenerazione ad alto rendimento. Per la pompa di calore, alimentata con energia elettrica, è previsto un funzionamento prevalentemente notturno: la pompa di calore sottrae energia termica all’acqua di prima falda e la trasferisce in parte al fluido circolante nella rete di teleriscaldamento (acqua calda a 90 °C), in parte all’acqua calda immagazzinata nella sezione di accumulo. Nelle ore diurne, l’energia termica accumulata viene distribuita attraverso la rete di teleriscaldamento all’utenza allacciata, opportunamente integrata dal calore prodotto dalla sezione cogenerativa (motori a gas) e di integrazione (caldaie) per soddisfare i picchi di richiesta energetica.

Data della prima realizzazione: Entrata in funzione della Centrale di Canavese: No
Benefici ambientali: La pompa di calore ha COP pari a circa 3, ovvero per ogni kW di potenza elettrica impegnata si ottengono 3 kW di potenza termica disponibile: in tal modo circa 1/3 del calore prodotto deriva dall’energia elettrica utilizzata, mentre i restanti 2/3 del calore prodotto derivano dall’acqua di falda, ovvero da una fonte energetica rinnovabile. La sezione di cogenerazione ad alto rendimento presenta efficienza complessiva (termica + elettrica) superiore all’80%. Inoltre, gli standard emissivi delle macchine per la produzione termica (cogeneratori e caldaie di integrazione) sono inferiori alle relative prestazioni previste dall’adozione delle Migliori Tecniche Disponibili individuate in ambito europeo per le attività oggetto della normativa IPPC. L’impianto di Canavese si presenta quindi come un sistema per la produzione di calore ad elevata efficienza che favorisce, rispetto agli impianti tradizionali presenti sul territorio per la fornitura di riscaldamento, il risparmio di energia primaria (combustibile fossile, gas naturale o gasolio) a cui è naturalmente associato una riduzione delle emissioni inquinanti (NOx, SOx, polveri) e di anidride carbonica. Tale riduzione è anche favorita dall’utilizzo esclusivo del gas naturale. Il risparmio energetico è inoltre favorito dalla produzione di energia elettrica cogenerata nei pressi degli utilizzatori finali (minori perdite sulle reti di distribuzione in alta tensione). Diminuiscono inoltre i trasporti per la fornitura di combustibile liquido (gasolio) presso gli impianti attualmente diffusi sul territorio. A regime, per l’episodio di Canavese è previsto un risparmio energetico pari a circa 5.400 tep/a. La riduzione stimata delle emissioni inquinanti è pari a: • CO2 circa 26.300 t/a • NOx circa 34 t/a • SO2 circa 55 t/a • PM10 circa 3 t/a
Benefici ambientali: Altri benefici ambientali

Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema

Oltre che nella centrale di Canavese, il Piano elaborato da A2A Calore & Servizi per l’espansione del teleriscaldamento nel Comune di Milano prevede l’adozione della tecnologia delle pompe di calore integrata alla cogenerazione ad alto rendimento in ulteriori siti di produzione di energia, sia esistenti che di nuova realizzazione. L’episodio di Canavese e l’esercizio della pompa di calore ivi installata rappresenta quindi anche una importante attività di test della tecnologia e del suo utilizzo che consentirà di ottimizzare la progettazione e la gestione (esercizio e manutenzione) dell’integrazione tra pompe di calore e cogenerazione, in modo da facilitare la diffusione di questa configurazione impiantistica ai fini del teleriscldamento. In particolare è in corso l’installazione di una pompa di calore da 15 MW termici presso la centrale di cogenerazione esistente di Famagosta in modo da ampliare ulteriormente il bacino di utenza servita dalla stessa. Ulteriori episodi di teleriscaldamento attualmente in progetto che prevedono l’utilizzo della tecnologia delle pompe di calore sono le centrali di: Santa Giulia, Bovisa, Ricevitrice Nord e Gonin. Il Piano di espansione del teleriscaldamento di A2A prevede inoltre la realizzazione di ulteriori episodi di cogenerazione e integrazione. Entro il 2012 si prevede di raggiungere complessivamente circa 490.000 abitanti equivalenti per una volumetria complessivamente servita dal teleriscaldamento pari a circa 40 Mm3. Questo coerentemente con gli obiettivi previsti da un’apposita convenzione che il Comune di Milano ha firmato con A2A nell’ambito dell’impegno delle grandi città per la riduzione di gas serra. In particolare la riduzione delle emissioni inquinanti dovute al comparto riscaldamento è stimata in: • CO2 circa 110.000 t/a • NOx circa 170 t/a • SO2 circa 240 t/a • PM10 circa 14 t/a

Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione: La promozione del teleriscaldamento sul territorio è avvenuta tramite interventi mirati nelle zone interessate con assemblee presso i Consigli di Zona. In data 28 maggio 2007 il Comune di Milano ha sottoscritto con la società A2A SpA una Convenzione denominata “Convenzione quadro stipulata tra il Comune di Milano e AEM per la diversificazione energetica nel territorio comunale mediante la promozione del teleriscaldamento”. Parte integrante della Convenzione è il Piano di Sviluppo del Teleriscaldamento nella Città di Milano, predisposto da A2A, che si pone l’obiettivo di accrescere in modo determinante l’area raggiunta dal servizio. Nel corso del 2008, in collaborazione con il Settore Attuazione Politiche Ambientali del Comune di Milano, il Piano di sviluppo del teleriscaldamento è stato revisionato al fine di armonizzarlo e renderlo coerente con il contesto ambientale, territoriale ed amministrativo di riferimento. Il tavolo di lavoro, composto da diversi settori comunali e enti territoriali, ha avviato un processo di integrazione del Piano del Teleriscaldamento con i Piani e Programmi settoriali, consentendo di individuare le priorità, le possibili sinergie e i vincoli esistenti. In particolare si è tenuto conto dei nuovi sviluppi urbanistici, funzionali ed infrastrutturali che nei prossimi anni interesseranno Milano, traguardando l’orizzonte temporale dell’iniziativa al 2015, anno dell’Expo. Sulla base dei lavori svolti dal tavolo, A2A Calore & Servizi ha rivisto il Piano di Sviluppo del Teleriscaldamento. Comunque, vista la continua evoluzione degli scenari di sviluppo urbano in cui è inserito, l’aggiornamento del Piano di sviluppo del Teleriscaldamento svolto in collaborazione con il Comune di Milano, risulta un processo continuo e necessario al fine di ottimizzare i risultati tecnici ed economici delle iniziative consolidate e di valutare la fattibilità di ulteriori episodi al fine di contribuire al raggiungimento efficacie degli obiettivi definiti dalla Convenzione.
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate:

Diverse sono state le attività di promozione e informazione relative al teleriscaldamento e a questo nuovo intervento. È stato predisposto materiale informativo relativo al teleriscaldamento nella città di Milano e in particolare, è stato redatto un opuscolo informativo sul teleriscaldamento e le pompe di calore, dal titolo “L’acqua di falda. Nuova Energia per Milano”. Durante la prima giornata ENERGETICA 2008, appuntamento annuale che Repubblica e Somedia dedicano al mondo dell\\\'energia, l\\\'Ing. Massimo Tiberga di AEM Calore & Servizi, società del Gruppo A2A, di fronte ad una platea di oltre 400 partecipanti, ha illustrato lo sviluppo del teleriscaldamento soffermandosi sugli innovativi progetti che utilizzano le pompe di calore ad acqua di falda. L\\\'Ing Marco Camussi, sempre di AEM Calore & Servizi, è stato invece relatore di un secondo evento, organizzato dall\\\'Assessorato all\\\'Ambiente del Comune di Milano nell\\\'ambito delle iniziative che interessano l\\\'Expo 2015, a cui erano presenti alcuni delegati provenienti dal Sud America. L\\\'ing Camussi ha presentato una relazione sullo sviluppo del teleriscaldamento nella città di Milano e sull\\\'utilizzo dei termovalorizzatori. In particolare è stata illustrata la \\\"case history\\\" dell\\\'impianto AMSA di Silla 2 e la vasta area che viene teleriscaldata utilizzando il calore prodotto dallo smaltimento dei rifiuti. Il Gruppo A2A ha partecipato con interventi di personale esperto al convegno “Aree urbane, teleriscaldamento e sostenibilità”, tenutosi il 27 aprile 2009 e organizzato dal Comune di Milano e dall’AIRU (Associazione Italiana Riscaldamento Urbano); in quell’occasione tutti i partecipanti al convegno, a termine dello stesso, sono stati invitati a visitare l’impianto di teleriscaldamento di Canavese. Inoltre, è stata in visita all’impianto di Canavese il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; visita avvenuta l’11 giugno 2008 alla presenza del Sindaco di Milano e dei vertici di A2A alla centrale di Canavese. Inoltre, pagine dedicate al teleriscaldamento sono presenti sul sito istituzionale di A2A (www.a2a.eu) e sul sito di A2A Calore & Servizi (www.a2acaloreservizi.eu/gruppo/cms/a2a_caloreservizi/).