I dry coolers e i condensatori sono fatti per funzionare al massimo carico termico con la massima temperatura ambiente. Tali gravose condizioni possono verificarsi solo per brevi periodi dell’anno e l’impianto è sovradimensionato. Quindi LU-VE ha pensato DRY AND SPRAY® che può essere selezionato per condizioni di funzionamento standard, ma che può aumentare le prestazioni al verificarsi di condizioni ambientali molto gravose: avanzata tecnologia dello scambio termico (a secco e a umido) per il condizionamento e la refrigerazione industriale in supermercati e grossi centri commerciali.
Se si realizza un prodotto caratterizzato da risparmio energetico si rispetta l’ambiente. Tale impostazione è sfociata nella realizzazione di nuovi prodotti con il massimo livello di risparmio energetico. L’operazione denominata “Meno materia prima, più materia grigia” aveva come obiettivi: - utilizzare il quantitativo minimo di materia prima (rame, alluminio, acciaio) per realizzare un prodotto di una determinata potenza (cioè l’unità di misura sulla base del quale il prodotto viene classificato) - minimizzare la quantità di fluido refrigerante immesso nei tubi. LU-VE è stata la prima sul mercato ad applicare il criterio progettuale della riduzione del diametro dei tubi e della specializzazione delle superfici di scambio termico - minimizzare il consumo energetico e l’inquinamento acustico prodotto dal motore elettrico che deve far circolare l’aria, attraverso l’utilizzo di ventilatori di ultima generazione e sistemi elettronici e informatici che consentono di controllarne l’utilizzo (es. sistemi che di notte riducono la ventilazione) - ridurre i volumi dei prodotti al fine di diminuire i costi di trasporto e immagazzinamento. Già dagli anni ’90 LU-VE, unica azienda nel suo settore, ha studiato prodotti che potessero essere caricati in sui camion con particolari modalità, in modo da poter trasportare lo stesso numero di apparecchi su un numero inferiore di automezzi (fino al 60% in meno). Tali vantaggi hanno anche ricadute sugli spazi necessari allo stoccaggio. I due criteri fondamentali che guidano la filosofia progettuale di LU-VE discendono dal LCA - Life Cycle Assessment e dall’ LCC - Life Cycle Cost (analysis). Il primo è uno degli strumenti fondamentali per l’attuazione di una politica integrata dei prodotti, nonché il principale strumento operativo del “Life Cycle Thinking”: si tratta di un metodo di valutazione e quantificazione dei carichi energetici e ambientali e degli impatti potenziali associati a un prodotto lungo l’intero ciclo di vita, dall’acquisizione delle materie prime al fine vita (“dalla Culla alla Tomba”). L’analisi LCC è invece il sistema più obiettivo per la selezione ottimale di una determinata apparecchiatura. Tutti i fattori che influenzano il costo totale del sistema vengono identificati e quantificati (ivi inclusi, costi dell’energia, affidabilità dei componenti, costi di manutenzione, ecc.). I dry coolers e i condensatori sono generalmente selezionati per funzionare correttamente al massimo carico termico con la massima temperatura ambiente. Queste gravose condizioni di funzionamento possono verificarsi tuttavia solo per un breve periodo dell’anno mentre per la rimanente parte dell’anno, con condizioni di funzionamento meno gravose, il prodotto risulta sovradimensionato. Per queste ragioni LU-VE ha pensato un prodotto che può essere selezionato per condizioni di funzionamento standard, ma che può aumentare le prestazioni al verificarsi di condizioni ambientali particolarmente gravose. L’innovativo sistema DRY AND SPRAY® consente, grazie a una particolare configurazione degli ugelli, l’utilizzo di acqua addolcita per periodi di funzionamento fino a 900 ore/anno. I vantaggi che ne derivano sono: - minimizzazione del materiale impiegato, in quanto la prestazione base del prodotto è quella del periodo di gestione normale; - consumo di acqua limitato a brevi periodi durante l’anno; - assenza di acqua stagnante e conseguente eliminazione dei rischi legati all’impurità dell’acqua e alla contaminazione ambientale (es. Legionella); - minori tempi di payback dell’investimento. Inoltre il sistema DRY AND SPRAY® garantisce: - bassi consumi di energia; - bassa rumorosità; - possibilità di free cooling; - assenza di pennacchi di vapore.
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica
La progressiva diffusione e applicazione della tecnologia del sistema DRY AND SPRAY® (studiata da LU-VE nei sui laboratori, in collaborazione con il Politecnico di Milano) in sostituzione degli impianti tradizionali consentirà ulteriori e sempre maggiori vantaggi in termini di: - riduzione sostanziale dei consumi energetici - riduzione delle materie prime impiegate - riduzione dei liquidi refrigeranti - riduzione dei mezzi di trasporto e dei costi di stoccaggio - riduzione dell’inquinamento acustico - riduzione dei costi di smaltimento e rottamazione al termine del ciclo di vita dell’impianto - ampliamento della possibilità di operare in modalità free cooling (raffreddamento con impiego di energia “quasi zero”) - aumento delle materie prime riciclabili - minor CO2 nell’ambiente
Degno di menzione è un progetto di risparmio energetico intrapreso dall’azienda che ha portato buoni risultati. Dal 2005 al 2007, infatti, il rapporto tra fatturato e consumi energetici è aumentato considerevolmente: a parità di consumo si è prodotto il 44% in più. Il risultato è stato dovuto a una serie di azioni, tra le quali la sostituzione di tutte le lampadine con quelle a basso consumo, interventi sui forni e sui bruciatori degli impianti e il rinnovamento di alcuni macchinari, sostituiti con macchinari dai ridotti consumi. A completamento degli investimenti fatti sul fronte del risparmio energetico vi è la recentissima installazione di un modernissimo impianto fotovoltaico, che sfruttando la luce solare, nel solo primo anno di funzionamento produrrà oltre 227mila kWh, con un risparmio di quasi 50 TEP (Tonnellate Equivalenti Petrolio), con la conseguente riduzione delle immissioni nell’atmosfera di sostanze inquinanti e a effetto serra (es. oltre 112mila kg di CO2/anno evitate). L’impianto è stato installato su una parte dell’unità produttiva UPI 3: un grosso investimento in termini monetari, che verrà ripagato in 10 anni. Da due anni, la LU-VE è impegnata in un progetto di raccolta differenziata dei rifiuti, significativo perché capace di coniugare impatti positivi sul fronte ambientale e sociale. Il progetto è infatti gestito da una Cooperativa Sociale di tipo B, “che impiega e fa lavorare gli invalidi” e ha portato a una riduzione del 65% dei rifiuti che prima erano indifferenziati. Gli scarti di lavorazione dei metalli (cioè rame, alluminio e acciaio), invece, vengono recuperati al 100%: quello che è differenziale viene venduto, quello che è misto viene dato a un rottamatore.