fabbrica energie rinnovabili alternative srl

si presenta il progetto previsto per la realizzazione del centro di ricerca sulle energie rinnovabili della società fera s.r.l. nell’area dell’ex cava di s. elena a bergeggi (sv).

 

Informazioni sul candidato:

Ragione sociale: fabbrica energie rinnovabili alternative srl
Indirizzo: Piazza Cavour 7
Cap: 20121
Citta: Milano
Provincia: MI
Telefono: 0262690471
Fax: 0232066804
E-mail: info@ferasrl.it
Settore: Energie Rinnovabili
Sito web: http://www.ferasrl.it
Attivita dell'impresa: FERA è uno dei primi sviluppatori di impianti eolici del mercato italiano: sviluppa progetti eolici per l’intero processo, dalla misurazione del vento alla vendita dell’energia prodotta. Si occupa anche di altri tipi di energie rinnovabili: mini-idro, CSP (leader nel progetto “Industria 015”), di educazione ambientale e di bioedilizia.
Certificazioni: Nel corso del mese di luglio 2009 l’azienda ha acquisito la Certificazione ISO 9001:2008.
Forme di controllo della gestione: No
Certificazioni del prodotto: No

Informazioni sull'innovazione:

Titolo: si presenta il progetto previsto per la realizzazione del centro di ricerca sulle energie rinnovabili della società fera s.r.l. nell’area dell’ex cava di s. elena a bergeggi (sv).
Presentazione dell'innovazione

Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un centro ricerca per l’energia da fonte rinnovabile come parco scientifico-tecnologico con forte carattere sperimentale, attraverso il recupero di un’area degradata, attualmente sede di una cava dismessa. Il parco ospiterà i ricercatori della società e non, costituendo un centro di scambio culturale e lavoro comune sulle tematiche energetico-ambientali, con l’ambizione di realizzare un’esperienza di grande innovazione per lo sviluppo sostenibile, prevedendo un largo impiego delle strategie della progettazione bioclimatica e bioedilizia.

Progettista: FERA srl
Innovazione di: sistema
Tema: ECO-EDILIZIA
Descrizione dell'innovazione:

L’insediamento vuole essere un museo all’aperto delle rinnovabili, dove saranno visibili, confrontabili e sperimentabili differenti tecnologie legate all’impiego di fonti energetiche rinnovabili, oltre che metodologie progettuali e costruttive afferenti all’ambito della progettazione bioclimatica e della bioedilizia. I principi guida e le strategie progettuali possono essere così riassunti: - tutela ambientale: il progetto si pone, tra gli altri, l’obiettivo di risanare un’area degradata inserita in un contesto di rilevanza ecosistemica, interpretando il concetto di approccio sostenibile anche in rapporto alla tutela e valorizzazione delle emergenze naturalistiche presenti; - tutela della risorsa idrica: per la gestione sostenibile del ciclo delle acque, il risparmio idrico ed energetico, la riduzione dei carichi ambientali, è previsto un impianto di fitodepurazione delle acque reflue, per depurarle ad uso irriguo; sono inoltre previsti sistemi di risparmio idrico per le rubinetterie, le vaschette di scarico dei sanitari, gli elettrodomestici e sistemi di recupero dell’acqua piovana; gli orti saranno dotati di impianti a basso consumo per l’irrigazione; - gestione dei rifiuti: nell’insediamento è prevista la realizzazione di un’isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti, posta in posizione facilmente accessibile agli automezzi di raccolta e realizzata con soluzioni tecniche per la protezione dei rifiuti dalla radiazione solare e dagli agenti atmosferici in genere; nelle aree ad orto è previsto l’inserimento di contenitori per il compostaggio; - solare passivo e attivo: in tutti gli edifici sono previsti sistemi solari passivi per il controllo climatico naturale, unitamente all’impiego di pannelli solari termici e alla dotazione di spazi per la sperimentazione sul solare termodinamico ed eventualmente sul fotovoltaico di nuova generazione (film sottile); - iper-isolamento: gli edifici avranno livelli di isolamento molto superiori rispetto agli standard correnti e alle disposizioni normative in materia, configurando soluzioni tipo passivhaus compatibili con il clima mediterraneo e l’esigenza di conservare massa termica; - raffrescamento passivo e uso del verde: per gli edifici si adotteranno strategie di raffrescamento passivo per eliminare l’uso di impianti di condizionamento estivo (relativi consumi ed emissioni); in particolare si intendono impiegare sistemi per il controllo della ventilazione naturale, frangisole, sistemi isolanti, tetti verdi e uso degli elementi vegetali e dell’acqua; il progetto prevede una fortissima integrazione degli spazi costruiti con il verde, vero e proprio elemento progettuale per il controllo ambientale e microclimatico e l’integrazione paesaggistica; - luce naturale: per limitare l’uso di energia elettrica e migliorare il confort abitativo, il progetto pone tra i suoi criteri guida il massimo impiego possibile di luce naturale per gli spazi abitativi e gli uffici; sono anche previsti condotti di luce; - materiali naturali: si prevede il massimo impiego di materiali naturali, non di origine petrolifera, riciclati o riciclabili e di materiali dotati di riconosciute certificazioni ambientali; anche per gli spazi aperti si prevedono percorsi del tipo a cementazione botanica o in terra stabilizzata ecologica, arredi e giochi per bambini realizzati in legno e/o materiali riciclati; - cantiere verde: sarà prevista una specifica normativa per rendere obbligatorio, nei contratti d’appalto, l’inserimento di idonee misure di mitigazione dei possibili impatti di cantiere. Contestualmente alla realizzazione del Centro di ricerca, anche con la finalità di permetterne la fattibilità economica, sarà realizzato un parco eolico che, di fatto, renderà il Centro di ricerca stesso non solo energeticamente autonomo, ma produttore di energia per il territorio.

Data della prima realizzazione: Progetto consegnato al Comune di Bergeggi a Giugno
Benefici ambientali: La forte antropizzazione del territorio dell’ultimo secolo ha prodotto e continua a produrre effetti rilevanti in relazione al consumo di risorse non rinnovabili con particolare riferimento a quelle energetiche: nelle società occidentali più di un terzo dei consumi energetici è ascrivibile al controllo termico e luminoso degli edifici, senza considerare le ingenti risorse impiegate per le opere di cantiere. All’edilizia sono poi imputabili rilevanti danni ambientali: la produzione di anidride carbonica dovuta al riscaldamento domestico è pari, per esempio, a circa la metà di quella totalmente immessa nell’atmosfera; quasi la metà delle emissioni di altri agenti inquinanti, che contribuiscono alla formazione dell’effetto serra, come l’anidride solforosa e il biossido di azoto, è ancora ascrivibile al settore delle costruzioni; la sempre maggiore diffusione di condizionatori, insieme a fattori come il traffico cittadino, provocano, d’estate, sensibili innalzamenti di temperatura all’interno delle aree urbane innescando processi convettivi che incidono profondamente sulle condizioni microclimatiche locali e sulla formazione e concentrazione di sostanze nocive nell’aria, con effetti rilevanti sulla salute dell’ambiente e dell’uomo. La realizzazione di insediamenti umani implica, quindi, direttamente o indirettamente, problemi molto complessi, tra loro interconnessi, di spreco delle risorse e carico ambientale, con effetti di breve e lungo termine sulla salute dell’uomo e degli altri esseri viventi e sulla capacità rigenerativa del sistema urbano. Di fronte a questi problemi, ormai da alcuni decenni, diversi studiosi, ricercatori, amministratori “illuminati”, tecnici e cittadini informati e sensibili si interrogano sulla possibilità di garantire uno sviluppo migliore sotto il profilo della compatibilità ambientale, del rispetto dell’uomo e delle altre specie viventi, della garanzia di un attento uso e di un’equa distribuzione delle risorse. La sostenibilità dello sviluppo è divenuta, quindi, aspetto di riconosciuta importanza sia nell’ambito dell’edilizia sia in quello della pianificazione urbana e territoriale; essa si traduce in un approccio progettuale fondato sull’analisi ambientale e volto alla ricerca di soluzioni per il corretto inserimento del progetto nel contesto di intervento, per il risparmio delle risorse energetiche, materiali ed idriche, per la riduzione dell’inquinamento, per l’impiego di materiali e processi costruttivi e produttivi sani e a basso impatto. L’area di progetto è un ex sito di cava, ora compromesso sul piano paesaggistico, idrogeologico e vegetazionale, che era stato ripristinato, ad esaurimento delle attività di coltivazione della cava, essenzialmente tramite riduzione dei fronti di scavo e riporto di terreno sciolto e che ora si intende risistemare per ottenere continuità morfologica, paesaggistica e vegetazionale e per ospitare le nuove costruzioni, rendendole facilmente accessibili. Il Parco scientifico-tecnologico vuole configurarsi come un parco verde, che ricostruisca la continuità paesaggistica e vegetazionale dell’area degradata del sedime della ex cava e nel quale vi siano volumetrie inserite armonicamente. Si è ritenuto necessario l’uso di coperture verdi e di elementi vegetali anche all’interno degli ambienti, sia sul piano del controllo microclimatico, sia sul piano formale, per garantire continuità rispetto al contesto. Allo stesso modo, l’impiego prevalente, per le facciate degli edifici, di materiali naturali (soprattutto pietra e legno) serve per creare una forte integrazione paesaggistica. Anche per gli spazi aperti è previsto l’uso di superfici a prato, percorsi in terra ecologica stabilizzata al posto dell’asfalto o a cementazione botanica e soluzioni di ingegneria naturalistica.
Benefici ambientali: Altri benefici ambientali

Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema

Il Centro di ricerca vuole configurarsi come un insediamento all’avanguardia, rispetto alle norme e alle tecnologie del settore edilizio, dove vengano applicati e sperimentati, sia nelle aree aperte che sugli edifici, diversi sistemi di produzione energetica da rinnovabili e tutte le attenzioni possibili per limitare sprechi di risorse ed emissioni inquinanti: il risultato che si vuole raggiungere è quello della completa autosufficienza energetica. Questo in una specifica realtà locale che potrebbe arricchirsi, non solo per la presenza di un polo di eccellenza per lo sviluppo di conoscenze, lavoro e di un’imprenditorialità dal carattere fortemente innovativo (e promettente nell’attuale realtà economica), ma anche per la presenza di un riferimento costruito e sperimentato per un futuro sviluppo locale diffuso di edilizia a basso impatto e consumo. Si ritiene che il progetto rappresenti una significativa occasione di sviluppo locale e di diffusione, anche a livello internazionale, di studi, ricerche, applicazioni per lo sviluppo sostenibile.

Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione: No
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate:

FERA interpreta il legame con il territorio che ospita le sue installazioni che sfruttano fonti rinnovabili come un’inesauribile opportunità di sensibilizzazione all’ambiente. L’azienda promuove sondaggi di opinione per valutare il livello di consapevolezza e l’accettazione sociale verso le nuove tecnologie e si fa spesso promotrice di azioni di sensibilizzazione verso le nuove generazioni: percorsi didattici, coinvolgimento delle scolaresche ecc. Ad esempio, le inaugurazioni dei parchi eolici sono interpretate dalla società come importanti eventi con lo scopo di far conoscere la reale sostenibilità degli impianti eolici, mettendo in evidenza alcuni messaggi-chiave: - la tecnologia a disposizione è ormai matura dal punto di vista della sua integrazione nel territorio; - i benefici a vantaggio dell’ambiente sono misurabili e significativi; - le installazioni eoliche apportano alle popolazioni ospitanti vantaggi in termini economici e sociali, con la creazione di nuovi posti di lavoro; - gli attori coinvolti nella realizzazione dei parchi eolici divengono promotori di azioni a favore delle generazioni future, oltre che depositari di know-how innovativo; - gli attori coinvolti nella realizzazione dei parchi eolici sono promotori di una cultura di pace e di equità sociale.