La bontà della produzione di Ortoromi dipende in buona parte dall’ambiente in cui crescono i prodotti dell’orto: ecco perché il rispetto dell’ecosistema è prioritario per l’azienda. Ortoromi segue un sistema di gestione ambientale che prevede, oltre alle quotidiane attività di verifica e di rispetto dei parametri ambientali, la costruzione di un nuovo impianto di trasformazione e confezionamento delle insalate. L’edificio è stato progettato nell’ottica del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente.
Il nuovo stabilimento di lavorazione e confezionamento, sito a Borgoricco (Pd) con 18.000 m2 di superficie utile, oltre a rispondere a tutti i massimi standard qualitativi e garanzie tecnologiche è costruito con un’ottica particolareggiata al Rispetto Ambientale ed Ecologico. Il progetto nasce da una doppia volontà: la necessità di modernizzare le strutture e l’impiantistica per garantire al Cliente ad al Consumatore un prodotto dalle caratteristiche Qualitative e di Sicurezza ancora maggiori delle attuali attraverso l’adozione di nuovi standard certificati e di processo quali BRC ed IFS; il desiderio di unificare e sostituire i due stabilimenti attualmente in uso a Loreggia e Villanova, unendo le sinergie degli stessi ed eliminando gli sprechi di tempo e logistici legati ai trasporti di prodotto da un sito all’altro. A tal proposito si pensi l’unione dei due siti si traduce immediatamente in una riduzione di circa 54.348 km percorsi e solo considerando l’anidride carbonica in una diminuzione di circa 37,54 ton di inquinante all’anno. Il nuovo stabilimento di Borgoricco, come già anticipato, nasce nell’ottica del risparmio energetico e del rispetto dell’ambiente. Infatti già in fase progettuale ed attualmente di realizzazione avanzata (la fine lavori è prevista per primavera 2010) si sono ipotizzati e poi realizzati aspetti tecnologici atti a ridurre i consumi energetici, i ricicli ed i riutilizzi delle acque con conseguente risparmio idrico, si è considerato l’impatto ambientale derivante dal lavaggio e disinfezione delle verdure e delle macchine con idee ed operatività nuove. Entriamo brevemente nello specifico: Impianto di refrigerazione: nella progettazione e realizzazione, vista l’imponenza della cubatura da raffreddare si sta realizzando un metodo intermodale di refrigerazione, dove il freddo viene “trasportato” nei locali di lavorazione tramite glicole. Questo oltre a non essere pericoloso per gli operatori in caso di guasto e fuoriuscita, viene refrigerato nel periodo notturno dove si ha una maggiore disponibilità di energia da parte del gestore che altrimenti andrebbe da quest’ultimo depauperata in altri modi (vedi modalità e tempistiche della gestione delle centrali termoelettriche da parte di Enel Produzione), nonché e soprattutto perchè si ha un maggiore rendimento degli evaporatori a seguito della minore temperatura ambientale e quindi maggiore Δ termico. Utilizzo delle acque: tutto il processo produttivo è pensato e realizzato a ciclo chiuso, con un riutilizzo forzato delle acque e solo una minima reintroduzione di acqua “fresca” nel processo. Questo comporterà una riduzione da ca 850 m3/gg attuali a ca 200 m3/gg a parità di kg lavorati. Lavaggio e disinfezione della verdura: si riporterà nel nuovo stabilimento quanto già in uso presso gli attuali, dove l’utilizzo di prodotti disinfettanti a base cloro, sicuri killer ambientali e potenziali cancerogeni (trialometani) per l’uomo sono stati sostituiti con prodotti naturali e completamente biodegradabili nell’ambiente. Lavaggio e disinfezione delle macchine e linee di lavorazione: si andrà ad estremizzare l’impiantistica per il lavaggio delle citate al fine di ridurre ulteriormente i consumi di acqua. Ed ancora saranno banditi il cloro e gli altri disinfettanti chimici a favore di prodotti ecocompatibili ed inerti per l’uomo (alle normali condizioni d’uso) quale può essere capostipite l’acqua ossigenata che dopo il suo ciclo si degrada in 02 ed H20. Tale modalità operativa è già in uso, testata e collaudata nel nostro stabilimento di Bellizzi (Sa).
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica
Ortoromi aderisce al protocollo di produzione gestito dal sistema “LAIQ” Legambiente per l’Agricoltura Italiana di Qualità eseguite da Legambiente sul campo attraverso campionature e analisi in ogni passaggio della filiera. E’ stata inoltre recentemente lanciata sul mercato una nuova referenza di I gamma con incarto completamente biodegradabile composto da carta e PLA (acido polilattico derivante dall’amido di mais): “ La mia Insalata”. Il lancio del prodotto è stato accompagnato da una campagna pr e ufficio stampa che ha portato la notizia sulle maggiori testate nazionali ed internazionali di settore.