L’intervento è stato quello della riattivazione come micro centrale idroelettrica ( P< 100 kW , secondo ISO) il Mulino “san Rocco” nella Frazione San Rocco a Dovera (CR). Il macchinario venne già utilizzato anche per la produzione di energia elettrica usando le acque della Roggia Dovarola che , a valle del mulino vanno a versarsi nel fiume Tormo, esso é costituito da una ruota a pale curve per di sotto assimilabile al tipo ideato dal da Victor Poncelet nel 1826 e costruita nella prima metà del diciannovesimo secolo.
Il manufatto esistente è stato innumerevoli volte rimaneggiato e modificato , dapprima era equipaggiato da ruote veloci , alla “Bergamasca”, successivamente ha visto l’applicazione più recente (1850ca.) di una ruota di Poncelet dal diametro di 6 metri e la larghezza di 780 mm. Non esistono dati di portata ma, dalle misure effettuate, il salto è caratterizzato da una caduta di 2,7 m ed in base alle dimensione della ruota e delle opere di adduzione, si ritiene che la della portata massima utilizzabile sia di 400 l/sec; per una potenza lorda disponibile di circa 10 kW . Utilizzando i dati tecnici e statistici si può prudenzialmente considerare che le portate d’acqua siano cos’ì diagrammate : Q225 = 0,3 m3/s per 225 gg. all’anno Q40 = 0,4 m3/s per 40 gg. all’anno Q100= 0,6 m3/s per 100 gg. all’anno (periodo irriguo) La presente analisi riporta i risultati tecnici relativi alla conversione di auto-produzione. Il sistema classificabile come micro idroelettrico di piccolissima potenza (< 25 kW , secondo ISO). Il nuovo impianto è dimensionato in modo da utilizzare le opere civili esistenti; in particolare sono restati inalterati il circuito idraulico , la sala della trasmissione e della generatrice, la sala delle macine ed il quadro elettrico di governo , controllo e dispacciamento dell’Energia è stato disposto in un locale completamente libero e facilmente accessibile . A monte della paratoia di alimentazione della ruota verrà successivamente collocato uno sgrigliatore automatico autopulente, a valle , trattandosi di una ruota idraulica di Poncelet, non sono previsti diffusori o altri dispositivi. Gli impianti elettrici, le centraline di regolazione, l’inverter ed altri apparati di controllo e regolazione sono stati realizzati ex novo. La regimazione dell’acqua avviene tramite due paratoie automatiche poste a monte della ruota : quella di alimentazione e quella di fuga ; nel caso di fermo impianto automaticamente si alza la paratoia di fuga, è chiusa quella di alimentazione e l’acqua passa dal canale di fuga esistente. La ruota rispecchia fedelmente i dettami originari del Poncelet ed ha visto la sostituzione dei componenti corrosi dal tempo quali le pale , alcuni tiranti e l’albero. I supporti originali sono stati recuperati e ricostruiti nei componenti soggetti all’usura. La ruota idraulica si è prestata ad essere accoppiata ad un generatore elettrico. Lo stato dell’arte ha permesso di realizzare un sistema con buon compromesso tra complessità e costi e che ha reso il gruppo idroelettrico sufficientemente adatto all’automazione totale delle funzioni. Si è in regime di cessione all’Enel, con l’uso obbligatorio di una generatrice asincrona di serie e l’interposizione di un inverter rigenerativo tra la macchina elettrica e la rete , permettono la regolazione a livello costante senza agire sulla portata lasciando alla paratoia d’alimentazione il solo compito di indirizzare il getto sulla ruota con il risultato certo del mantenimento pressoché costante del carico idraulico sulla ruota. La generatrice asincrona di taglia 22 kW ha un rendimento del 92% , ai morsetti, la potenza disponibile è mediamente Pe = 6,26 x 0,92 = 5,76 kW. Questo equivale ad un rendimento totale del gruppo (Ruota Poncelet , Trasmissione e Generatrice Asincrona) η g = 0,57 ovvero , ηg = 57 %. Il nuovo impianto idroelettrico, utilizza il salto idraulico utile di 2,70 metri e le portate variabili da 0,3 a 0,6 m3/s. Trattandosi di potenze prodotte non superiori a 50 KW, ai sensi della norma DM 5940 l’ENEL non si richiede di realizzare una cabina in media tensione ma l’installazione di un allacciamento con contatore. La variabilità delle portate rende necessario la regolazione della macchina, che in questa relazione si considera effettuata attraverso inverter. L\'Energia prodotta è mediamente :E = 51,916,8 KWh
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica
Il recupero del manufatto esistente è principalmente storico culturale con grande impatto sulle scolaresche che visitano il mulino. Il recupero fedele delle tecnologie esistenti ha dimostrato la possibilità di estendere l\'innovazione ai numerosi (sembra ne siano stati censiti 300) mulini lombardi.