Informazioni sul candidato:
Ragione sociale |
Gruppo Loccioni |
Settore |
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Sito web |
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Attivita dell'impresa |
Il Gruppo Loccioni ama definirsi una “sartoria tecnologica” che opera in sinergia con Università e Centri di Ricerca nello sviluppo e realizzazione di sistemi “chiavi in mano”, ad alto contenuto tecnologico, per l’Industria, i Servizi e la PA. Il modello a rete e l’innovazione continua sono alla base del successo del Gruppo. |
Certificazioni |
Stiamo attentamente valutando la possibilità di acquisire alcune certificazioni per valorizzare il nostro impegno nel campo del risparmio energetico. La certificazione ISO14001 rappresenterebbe un segnale importante per attestare l\\\'attenzione dell\\\'azienda verso il miglioramento del sistema di gestione e monitoraggio ambientale. |
Forme di controllo della gestione |
Il Gruppo Loccioni redige dal 1996 un bilancio sociale in cui riassume i risultati della gestione dell\\\'azienda relativamente alla formazione, bilancio collaboratori, rapporto scuola-impresa, progetti di ricerca. Dal 2007 include una valutazione dell\\\'impatto ambientale delle attività e della rinnovabilità delle fonti energetiche impiegate |
Certificazioni del prodotto |
L\\\'azienda sta valutando l\\\'idea di certificare la LeafHouse secondo gli standard ISO14001 ed Ecolabel: la Leaf House non solo non emette CO2 in ambiente, garantendo un assoluto rispetto dell\\\'ambiente, ma assicura un comfort molto superiore rispetto ad un edificio di pari classe costruito con metodi tradizionali |
Informazioni sull'innovazione:
Titolo |
Leaf house |
Presentazione dell'innovazione |
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Progettista |
Loccioni |
Innovazione di |
- |
Tema |
Casa Low Carbon: l\'edilizia verso emissioni zero |
Descrizione dell'innovazione |
La Leaf House è una casa a bilancio nullo dal punto di vista energetico ed ambientale. Costruire una casa a impatto zero, senza contributi statali né sponsor di alcun tipo, è una dimostrazione di come un\\\'ediliza sostenibile sia non solo possibile, ma anche conveniente in termini di investimento. La casa consegue il massimo risparmio energetico evitando inutili sprechi di energia. La produzione dell\\\'energia residua di cui la casa necessita avviene tramite fonti rinnovabili. Per queste ragioni la casa è anche a impatto ambientale nullo: durante il funzionamento non viene prodotta CO2, né alcun inquinante derivante da combustione di idrocarburi, né viene sprecata acqua potabile. La Leaf House rappresenta la prima casa in Italia a impatto zero costruita e realmente abitata, contrariamente ad altri edifici dello stesso genere che si sono rivelati esperimenti senza concreto seguito. La Leaf House è anche un laboratorio aperto alle sperimentazioni ed alle innovazioni: la casa è dotata di 1200 sensori (di comfort, illuminazione, consumi e produzioni elettriche e termiche) che saranno utilizzati per misurare rendimenti e risparmi conseguibili tramite le tecnologie utilizzate. La corretta esposizione a sud, la progettazione intelligente della vegetazione, l\\\'isolamento a cappotto, la cura dei ponti termici e degli ombreggiamenti, gli infissi altamente isolanti, il recupero delle acque piovane e reflue, il sistema di distribuzione del calore a bassa temperatura (pannelli radianti e ventilazione meccanica) consentono un cospicuo risparmio energetico. Ad esempio per la climatizzazione la Leaf House ha bisogno di 16 kWh/m2 anno rispetto ai 180 kwh/m2 anno stimati come media degli edifici italiani. I 16 kWh/m2 anno sono forniti completamente da fonti rinnovabili. La produzione di energia rinnovabile è invece realizzata tramite pannelli solari termici e fotovoltaici, pompa di calore con sonde geotermiche alimentata dall\\\'energia elettrica fotovoltaica, lucernai solari tubolari per l\\\'illuminazione per zone della casa senza illuminazione naturale. Abbiamo utilizzato solo le migliori tecnologie disponibili sul mercato. Il valore aggiunto che Loccioni ha fornito alla Leaf House risiede nell\\\'integrazione intelligente di queste tecnologie: abbiamo dotato la casa di un cervello che permette ai vari dispositivi di funzionare in maniera ottimale, e di interagire tra loro in modo automatizzato ed efficiente. La cura dell\\\'interfaccia utente e l\\\'immediatezza del sistema di gestione rende l\\\'uso delle tecnologie semplice ed intuitivo per tutti. Il sistema di gestione automatizzata della Leaf House non è solo meccanizzazione di funzioni, ma ha come fine principale il risparmio energetico e il confort. Alcune soluzioni che verranno studiate ed inserite nella Leaf House con fini di ricerca operativa sono: La sperimentazione di un sistema integrato di elettrodomestici, capace di limitare e rendere più efficiente l\\\'utilizzo di acqua e calore. Un appartamento della Leaf House, lo ZEOS (Zero Emissione Open Space), è il banco prova delle innovazioni di Whirlpool. Gestione intelligente dei carichi (con ENEL): è in fase di progettazione un sistema che gestisce in maniera integrata utenze, accumuli e produzioni di calore ed elettricità, in modo da razionalizzare i consumi.E\\\' già presente nella Leaf House un touch pad in grado di comunicare con il contatore elettronico ENEL che informa l\\\'utente su quanto e come sta consumando l\\\'energia, e di autoregolarsi di conseguenza. - Accumulo sperimentale ad idrogeno (con ENEL). L\\\'energia in surplus durante il giorno viene immagazzinata sotto forma di idrogeno. L\\\'idrogeno viene riconvertito in corrente elettrica di notte, tramite una cella a combustibile, per l\\\'illuminazione dell\\\'esterno. La Leaf House fa parte della Leaf Community, prima community in Italia in cui il concetto di sostenibilità si estende a tutti i momenti della vita dell\\\'individuo (abitare, crescere, lavorare, muoversi in maniera sostenibile). |
Data della prima realizzazione |
25/06/2008 |
Benefici ambientali |
La Leaf House è in funzione da Agosto 2008: al momento i consumi sono più che compensati dalle produzioni rinnovabili di energia. Non esiste ad oggi uno storico di dati sufficientemente popolato che possa quantificare i benefici ambientali ottenibili nell\\\'arco di un anno dalla Leaf House. Le simulazioni effettuate mostrano un consumo totale di energia del 90% inferiore rispetto ad una casa costruita secondo lo standard attuale. Il restante 10% viene soddisfatto tramite produzione di energia elettrica fotovoltaica e solare termica. La pompa di calore geotermica, alimentata dall\\\'energia elettrica fotovoltaica, provvederà al riscaldamento degli ambienti, eliminando totalmente la necessità di combustibili fossili, e la conseguente immissione in atmosfera di CO2 ed agenti inquinanti. L\\\'impianto solare termico provvederà alla quasi totalità del fabbisogno di energia termica per usi sanitari. La ventilazione meccanica ridurrà praticamente a zero la perdita di energia dovuta ai ricambi d\\\'aria. Dalle stesse simulazioni emerge che il fabbisogno di acqua per i servizi igienici e per l\\\'irrigazione verrà ridotto del 70% tramite il recupero delle acque piovane e delle acque di falda. Il gran numero di sensori presente nella Leaf House permetterà poi di contabilizzare ogni singola utenza: calore e corrente elettrica prodotti ed utilizzati, acqua recuperata ed utilizzata, stato e funzionamento degli accumuli ed inefficienze del sistema. Prevediamo di avere, dopo un anno, uno storico densamente popolato su consumi e benefici derivanti dall\\\'utilizzo delle tecnologie utilizzate nella Leaf House (2 dei 6 appartamenti sono già abitati da nostri collaboratori). La futura implementazione di un sistema capace di gestire intelligentemente carichi, accumuli e produzioni rinnovabili avrà come scopo quello di rendere la Leaf House una unità abitativa praticamente sconnessa dalla rete elettrica, e, quando necessario, in grado di richiedere energia da essa in maniera diluita e senza picchi di assorbimento. Se dall\\\'unità abitativa proiettiamo tali vantaggi a livello di comunità (la Leaf House è infatti parte integrante della Leaf Community, la prima comunità ecosostenibile in Italia ), non è difficile concepire un sistema in cui sia possibile vivere ad impatto zero in ogni momento della nostra vita. Oltre ai chiari benefici economici derivanti dal vivere sostenibilmente, è importante tener conto dei vantaggi di comfort e di salubrità non sempre facili da misurare, ma fondamentali nel bilancio dell\\\'impatto ambientale e sociale dell\\\'innovazione. La creazione di altre Community di questo tipo favorirà anche la trasformazioen della rete elettrica in un sistema intelligente e \\\"democratico\\\", che non ha bisogno di grandi produzioni centralizzate di energia (generalmente alimentate da combustibili fossili) ma alimentato da microgenerazioni locali di energia rinnovabile. Il rapporto tra uomo e natura può tornare ad essere armonioso ed equilibrato, solo grazie ad un uso intelligente della tecnologia. Altri benefici ambientali Minor consumo energie non rinnovabili Diminuzione scarichi inquinanti Riduzione rifiuti prodotti Ricorso energie rinnovabili Minor consumo materie prime Ricorso a risorse locali Miglior uso infrastrutture esistenti Minor ricorso a trasporto e logistica |
Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema |
La Leaf House non è solo un laboratorio di tecnologia e ricerca: è una realtà, abitabile, viva, e che permette di risparmiare soldi ed energia. La sfida consiste nel trasformare il concetto di edificio da consumatore di energia non rinnovabile a produttore di energia pulita. Il costo iniziale di una casa ottimizzata per l\\\'efficienza energetica (e quindi economica) è di circa il 20% superiore al costo di una normale casa di classe energetica pari a quello minimo di legge. La Leaf House non ha però alcuna spesa di gestione, essendo autosufficiente; al contrario si riesce a conseguire un guadagno grazie ai finanziamenti sulla produzione di energia fotovoltaica. Dalle simulazioni abbiamo stimato che il costo attualizzato della Leaf House, dopo 20 anni, è del 30% inferiore rispetto al costo di una casa di classe energetica standard. E\\\' importante non trascurare l\\\'estremo miglioramento delle condizioni di comfort e di salubrità che una tale innovazione porta con sè. Tali vantaggi non sono facili da quantificare, ma risultano fondamentali nel bilancio dell\\\'impatto dell\\\'innovazione proposta sull\\\'ambiente e sulla società. La gestione delle case come unità autosufficienti limita al minimo l\\\'utilizzo della rete, riducendo la necessità di produzione centralizzata di energia tramite fonti fossili e favorendo la microgenerazione distribuita e pulita. Se dall\\\'unità abitativa proiettiamo tale approccio a livello di comunità (la Leaf House è infatti parte integrante della Leaf Community, la prima comunità ecosostenibile in Italia ), non è difficile concepire un sistema in cui sia possibile vivere ad impatto zero, e a bolletta zero, in ogni fase della nostra vita. Produrre l\\\'energia con micogenerazione significa produrre dove ce n\\\'è bisogno e limitare le perdite per trasmissione e distribuzione dell\\\'energia che avvengono sulle dorsali della nostra estesa rete elettrica. L\\\'indipendenza del nucleo abitativo, e in secondo luogo della comunità, dalle oscillazioni del mercato dell\\\'energia fossile è un risultato da non sottovalutare in termini di sicurezza. |
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione |
La promozione dell\\\'innovazione è stata effettuata congiuntamente a enti locali, istituzioni e partners. Si è cercato di coinvolgere il più possibile sia gli attori operanti sul territorio che i nostri partner di sempre per valorizzare i principi dell\\\'efficienza energetica e della sostenibilità. La Regione Marche, la Provincia di Ancona, l\\\'Università Politecnica delle Marche ed il Kyoto Club hanno garantito il loro patrocinio alla realizzazione della casa e della Leaf Community, la comunità ecosostenibile in cui la casa è inserita, che permette all\\\'individuo di vivere, studiare, muoversi ad impatto zero. I nostri partners tecnologici (ENEL, Whirlpool, IKEA, Viessmann, Siemens, Schuco, Rittal, National Instruments, iGuzzini, Cisco, Beckhoff, Alvarion,Famm) hanno condiviso le nostre visioni di innovazione sostenibile, ed insieme a loro stiamo sviluppando altri progetti che si muovono nella direzione dello sviluppo sostenibile. Con la supervisione scientifica del prof. Federico Maria Butera del Politecnico di Milano e le collaborazioni con gli enti locali e con gli altri partners tecnologici hanno permesso al progetto di Loccioni di superare i confini del territorio e di proiettarsi su scala internazionale, anche se in primis la Leaf Community vuol rappresentare un valore aggiunto per il territorio e per le istituzioni ivi operanti: è matura la consapevolezza che solo uno sviluppo organico e condiviso della tecnologia, ed una diffusione \\\"democratica\\\" ed ad ampio raggio di queste innovazioni può permettere di costruire un futuro sostenibile. |
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate |
La Leaf House fa parte di un progetto più ampio , la Leaf Community. Questa rappresenta la prima community ecosostenibile in Italia. L\\\'idea di fondo è di restituire l\\\'uomo alla natura: come una foglia, nella LEAF (Life Energy And Future) si abita, ci si muove, si lavora; generando energia vitale, trasformando sole, acqua ed aria in crescita, movimento, vitalità e progetti. La community è in continua via di sviluppo, dopo la presentazione ufficiale avvenuta il 25 Giugno 2008. L\\\'idea è comunque quella di rendere la comunità uno spazio aperto e creativo in cui sviluppare le proprie idee e i propri progetti innovativi per ciò che riguarda la sostenibilità. Nell\\\'ambito della Community, il Gruppo Loccioni ha finanziato l\\\'installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola materna del Comune di Maiolati (AN), con il fine di sensibilizzare le istituzioni e i giovani alla cultura della sostenibilità. Il 30% annuo del fabbisogno energetico della Leaf Community è dato da una centralina microidroelettrica. Si integra nella Leaf il progetto LOV (Land Of Values), che permette a quanti visitano l\\\'azienda di condividere professionalità e convivialità, valorizzando al contempo il patrimonio umano culturale e gastronomico delle Marche. La rete NEXUS nasce 14 anni fa da un\\\'idea di Enrico Loccioni, ed ha come scopo quello di creare una forte integrazione tra piccole e medie imprese della provincia di Ancona con l\\\'obiettivo di sviluppare una cultura di impresa collaborativa, multisettoriale e multidisciplinare. Il premio SODALITAS (2005, 2008) è un riconoscimento all\\\'impegno profuso dal Gruppo Loccioni nell\\\'innovare il modello marchigiano di impresa, proiettando nel futuro i valori della tradizione agricola. La BLUZONE è invece la zona, sia fisica che metaforica, che l\\\'azienda riserva all\\\'interfaccia tra scuola e mondo del lavoro. L\\\'intento è quello di aiutare gli studenti a capire come si sta evolvendo il Mondo del Lavoro. Dal 2002 al 2007 il Gruppo Loccioni è stato inserito come \\\"Best Workplaces Italia\\\" tra le 35 migliori aziende come ambiente di lavoro, segno incontestabile dell\\\'attenzione riposta da parte dell\\\'azienda nel valorizzare le proprie risorse umane. Nel 2007 Enrico Loccioni ha ricevuto il premio Ernst & Young \\\"Imprenditore dell\\\'Anno\\\" categoria \\\"Quality of Life\\\", per il coinvolgimento con il territorio. |