Informazioni sul candidato:
Ragione sociale |
Arval Service Lease Italia S.p.a. |
Settore |
Noleggio a lungo termine di veicoli e gestione flotte aziendali |
Sito web |
|
Attivita dell'impresa |
Arval, società del gruppo BNP Paribas, è leader nel noleggio auto a lungo termine e nella gestione di flotte aziendali (Allegato 1). Arval mette a disposizione del cliente un parco veicoli personalizzato e modulato sulle proprie esigenze, senza che esso acquisisca la proprietà della flotta e i connessi oneri burocratici, manutentivi e gestionali. |
Certificazioni |
ISO 9001 e ISO 14001 (in Allegato 2 sono riportati i certificati) |
Forme di controllo della gestione |
|
Certificazioni del prodotto |
Informazioni sull'innovazione:
Titolo |
Ecopolis fleet |
Presentazione dell'innovazione |
Ecopolis Fleet è l’innovativa soluzione di noleggio a lungo termine mirata al risparmio di risorse, al rispetto dell’ambiente e alla sicurezza. Con Ecopolis Fleet si avvia il calcolo delle emissioni di CO2 generate dalla flotta, si effettuano consulenze per la composizione di nuove flotte a basso impatto ambientale, e si procede con la compensazione delle emissioni attraverso riforestazione. In più, Ecopoli Fleet è anche un impegno costante per la sicurezza, grazie alla presenza di un Safety Kit a bordo dei veicoli, e alla possibilità di organizzare corsi di guida sicura e di Eco-Driving. |
Progettista |
|
Innovazione di |
prodotto |
Tema |
Innovazione amica del clima |
Descrizione dell'innovazione |
Ecopolis Fleet nasce all’interno di Ecopolis, il contenitore di idee e progetti per lo sviluppo sostenibile creato nel 2005 (si veda l’Allegato 3). Un impegno nato dal riconoscimento che Arval, per le peculiarità del servizio erogato e per le specificità del settore automotive in cui è inserita, possa fare molto per rendere più sostenibile la mobilità, un’esigenza imprescindibile ma nello stesso tempo molto impattante sull’ambiente e sulle persone. Ecopolis Fleet mira a ridurre le emissioni di CO2 delle flotte auto aziendali, a compensare le emissioni residue e a rendere più sicura la mobilità delle persone. Il servizio si articola in tre step fondamentali: 1. CO2 Footprint: un apposito software (simulatore) calcola l’impronta lasciata dalla flotta auto sull’ambiente in termini di emissioni di CO2 (un esempio è riportato in Allegato 4). Si considerano i modelli di auto in flotta al momento dell’analisi, e le emissioni provocate da ognuno di essi. Ad ogni modello viene associata una classe di “efficienza” utilizzando un’etichetta ecologica sviluppata da Adème sul modello dell’etichetta obbligatoria per gli elettrodomestici 2. Studio di una nuova car policy “ecologica”: le emissioni vengono ridotte proponendo modelli di auto più efficienti in sostituzione di quelli più inquinanti 3. Le emissioni residue possono essere compensate aderendo a progetti di riforestazione. Il servizio può essere ulteriormente personalizzato aggiungendo il Safety Kit, un kit di oltre 30 prodotti per la sicurezza del driver e la prevenzione degli incidenti (il kit contiene ad es. un wake up alarm), e i corsi di guida ecologica e guida sicura, per educare i drivers a comportamenti maggiormente responsabili. Aspetto innovativo del progetto è l’integrazione dei due concetti di sicurezza di guida e attenzione all’ambiente, ottenuta intervenendo sia in fase di definizione della car policy, sia coinvolgendo direttamente gli utilizzatori delle auto. Ad es., sviluppare una car policy che faccia passare le auto, mediamente, dalla classe di emissione D (tra 160 e 141 gCO2/km) alla C (tra 140 e 121 gCO2/km) permette di ridurre le emissioni di circa il 13%. Un ulteriore riduzione del 10% può essere ottenuto educando i drivers ad una guida ecologica. Ulteriore peculiarità riguarda le operazioni di compensazione, ed il coinvolgimento in esse, come partner, di enti pubblici locali. La compensazione può infatti essere effettuata in due modi. L’opzione base consiste nell’acquisto di carbon credits generati da operazioni di riforestazione gestite da Lifegate, con il progetto ImpattoZero (con cui Arval ha sviluppato un apposito accordo per Ecopolis Fleet). Per i clienti che desiderano, invece, promuovere una riforestazione locale, contribuendo quindi anche allo sviluppo sostenibile del territorio, Arval ha stipulato un Protocollo di Intesa con Metrobosco, il progetto della Provincia di Milano per creare una cintura verde attorno alla città. Grazie a questo accordo i clienti che lo desidereranno potranno aderire a Metrobosco e, attraverso accordi con gli enti e fondazioni che hanno a disposizione aree da riforestare, procedere a creare un “bosco Ecopolis”, di cui acquisiranno i carbon credits corrispondenti alla quantità di CO2 sequestrata (crediti verificati da un ente terzo di certificazione, Rina SpA.). Arval ha aderito in prima persona a Metrobosco, e provvederà a riforestare 4 aree individuate nell’hinterland milanese per contribuire a compensare le emissioni della propria flotta interna. Dal punto di vista gestionale, il servizio Ecopolis Fleet è stato inserito all’interno di tutti gli applicativi utilizzati dalla forza commerciale, che è stata adeguatamente formata per l’utilizzo del simulatore e per l’elaborazione di car policy “verdi”. Il simulatore è accessibile a tutti i dipendenti Arval attraverso la intranet aziendale; è collegato al data base dei modelli di auto che Arval può offrire ai propri clienti, in modo da essere sempre aggiornato. |
Data della prima realizzazione |
Marzo 2008 |
Benefici ambientali |
Il prodotto, lanciato ufficialmente l’8 febbraio 2008 e implementato a partire da marzo 2008, sta sperimentando le prime applicazioni concrete. Nel periodo marzo – luglio 2008 sono state complessivamente effettuate grazie al simulatore oltre 50 Carbon Footprint. Ciò significa che per oltre 50 clienti è stato studiato l’impatto ambientale del parco auto esistente in termini di emissioni di CO2 generate. E’ interessante notare a riguardo che i clienti interessati al prodotto appartengono a tutti i 4 segmenti di business individuati da Arval: Large and International Corporates (parchi auto potenziali oltre le 300 auto e grandi imprese multinazionali), National Companies (parchi auto potenziali tra 5 e 300 auto), Direct (liberi professionisti e partite IVA con 1 – 5 auto), ed Enti Pubblici. In seguito alla determinazione del Carbon Footprint, a luglio 2008 risultano firmati 4 contratti Ecopolis Fleet. Con questa denominazione si fa riferimento a quei contratti che comprendono tutti i tre step del prodotto (studio del Carbon Footprint, elaborazione di una car policy “green” e compensazione delle emissioni residue). Complessivamente, i suddetti contratti hanno permesso di compensare oltre 32.400 kg di CO2. Il beneficio in termini di riduzione delle emissioni di CO2 ottenuto grazie alla revisione delle car policy, sarà visibile solo ex-post, una volta rinnovati i parchi auto alle diverse scadenze contrattuali. In tal modo sarà possibile quantificare le emissioni “risparmiate” grazie alla sostituzione dei modelli in essere con modelli meno inquinanti. Altri benefici ambientali Minor consumo energie non rinnovabili Diminuzione scarichi inquinanti Riduzione rifiuti prodotti Ricorso energie rinnovabili Minor consumo materie prime Ricorso a risorse locali Miglior uso infrastrutture esistenti Minor ricorso a trasporto e logistica |
Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema |
Ecopolis Fleet ha un fortissimo potenziale di sviluppo: è un servizio applicabile a qualsiasi flotta di auto gestibile da Arval. Arval gestisce in Italia un parco auto di oltre 105.000 veicoli (Fonte: dati Arval al 31/12/2007); complessivamente il noleggio a lungo termine muove in Italia oltre 505.000 auto (Fonte: Aniasa; dati relativi al 2007). L’interesse dei clienti, sia imprese private che enti pubblici, è forte, soprattutto rispetto al calcolo del Carbon Footprint e all’elaborazione delle car policy “verdi”. Il Carbon Footprint risulta particolarmente apprezzato, in quanto permette di fotografare lo stato della flotta, e di prendere decisioni in merito ad eventuali modifiche della car policy in maniera consapevole, avendo a disposizione informazioni dettagliate sugli impatti generati in termini di emissioni di CO2. Il coinvolgimento dei drivers con i corsi di guida sicura ed ecologica fa in modo che Ecopolis Fleet abbia anche un ruolo educativo, con effetti positivi in termini di creazione di una cultura della mobilità sostenibile. Il servizio, inoltre, è assolutamente replicabile, e possono essere via via aggiunte nuove attività. Ad esempio l’esperienza di riforestazione locale avviata con Metrobosco può essere replicata con altri enti locali italiani. Nel complesso, Ecopolis Fleet ha benefici sia in termini di riduzione delle emissioni provocate dal traffico veicolare, sia in termini di riduzione dei consumi di combustibili fossili, due grandezze direttamente correlate. Questo rende Ecopolis Fleet appetibile anche in ottica economica, in quanto incentiva la scelta dei modelli più “risparmiosi”. Infine, Ecopolis Fleet, insieme ad Ecopolis Mobility Point ed Ecopolis People (altri due progetti rientranti nel “contenitore Ecopolis”, destinati rispettivamente ai fornitori Arval e agli stakeholders interni) si colloca all’interno di una vera e propria filiera sostenibile del noleggio a lungo termine, in cui le auto, selezionate in base a criteri ambientali, vengono offerte ai clienti da un’impresa, Arval, attenta agli impatti ambientali che essa stessa genera (e la certificazione ISO 14001 ne è una testimonianza), e vengono manutenute e riparate all’interno di officine e carrozzerie che rispettano una serie di principi ispirati al rispetto delle persone e dell’ambiente. |
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione |
L’iniziativa prevede il coinvolgimento delle istituzioni locali come partner per la realizzazione dei progetti di riforestazione. In particolare Arval ha firmato un Protocollo di Intesa con Provincia di Milano per partecipare al progetto “Il Metrobosco” (presentato in conferenza stampa il 17/07/2008, si veda la presentazione in Allegato 5), con cui partecipa alla riforestazione di alcune aree dell’hinterland milanese, ottenendo i carbon credits derivanti dall’operazione. Questa possibilità è resa disponibile anche ai clienti Arval. Le modalità di collaborazione sono state definite mediante un Protocollo di Intesa, che definisce le attività di competenza di Arval e Provincia di Milano in relazione al progetto. In particolare la Provincia di Milano individua le aree, di proprietà di altri enti territoriali, associazioni o fondazioni, adatte alla riforestazione. Arval si occupa di trovare, tra i propri clienti, i finanziatori degli interventi di riforestazione, che acquisiranno i carbon credits (certificati da Rina SpA) generati dall’operazione. Arval stessa è stata la prima destinataria dell’operazione, in quanto ha deciso di acquistare i carbon credits derivanti dalla riforestazione di quattro aree dell’hinterland milanese, finanziando in tal modo la piantumazione e la manutenzione di queste aree. Oltre alla Provincia di Milano, questa iniziativa ha messo in contatto Arval anche con i Comuni che gestiscono le aree da riforestare, in particolare i Comuni di Corsico e Cesano Boscone. Le relazioni così create permettono ad Arval di avere un ruolo nuovo rispetto al territorio in cui è inserita, e cioè quello di promotore attivo di uno sviluppo sostenibile locale e fruibile da parte di tutti i cittadini. |
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate |
Arval da diversi anni ha orientato gran parte delle sue comunicazioni interne ed esterne a contenuti connessi ai temi dello sviluppo sostenibile e responsabilità sociale. Anzitutto nel 2005 il decennale Arval ha riunito tutti gli stakeholders della società (dipendenti, fornitori e clienti) per parlare di sviluppo sostenibile, tema ispiratore del meeting. Da questa esperienza sono partite una serie di iniziative, sia interne che esterne, volte a comunicare l’impegno ambientale e sociale: dalle attività di sensibilizzazione dei dipendenti (con un seminario sulla CSR cui hanno partecipato tutte le risorse umane, e una newsletter settimanale, @rval, con una sezione dedicata a CSR e sviluppo sostenibile), alle attività di promozione e comunicazione esterna (campagne pubblicitarie per Ecopolis Fleet, conferenze stampa per il lancio del progetto Ecopolis e per le sue successive implementazioni, come nel caso di Metrobosco; si vedano in proposito gli Allegati 6, 7 e 8). Tutto il gruppo Arval, inoltre, partecipa al Global Compact, il progetto delle Nazioni Unite per la promozione di 10 principi di comportamento responsabile delle imprese (sui temi dei diritti dell’uomo e dei lavoratori, e del rispetto dell’ambiente). Per favorire la comunicazione sui temi della mobilità sostenibile è stato sviluppato un sito internet, www.ecopolis-arval.it, dedicato a fornire informazioni dettagliate su Ecopolis, e sui progetti che progressivamente entrano a far parte di questo “contenitore”. Arval ha partecipato a diverse edizioni del Sodalitas Social Award, premio per le buone pratiche di responsabilità sociale attuate dalle imprese, e ha ottenuto la segnalazione con diritto di uso del logo del premio Toscana Eco-efficiente 2007/2008. |