SCHEDA PROGETTO

Albatros Srl
Sistema di alaggio, varo, movimentazione e parcheggio a secco di piccoli natanti con equipaggio a bordo

Informazioni sul candidato:
Ragione sociale Albatros Srl  
Settore nautica  
Sito web http://albatrosystem@eterea.com
Attivita dell'impresa Progettazione, costruzione e commercializzazione di sistemi dedicati alla piccola nautica, con particolare riferimento ai porti a secco  
Certificazioni  
Forme di controllo della gestione  
Certificazioni del prodotto  

 

Informazioni sull'innovazione:
Titolo Sistema di alaggio, varo, movimentazione e parcheggio a secco di piccoli natanti con equipaggio a bordo  
Presentazione dell'innovazione porto a secco meccanizzato  
Progettista Dott.ing.Antonmassimo Galluccio  
Innovazione di processo  
Tema Servizi e innovazi.di sistema  
Descrizione dell'innovazione Obiettivi: 1) rendere gli scafi sempre fruibili anche da parte di anziani e portatori di handicap, con alaggio e varo facile e sicuro 2) eliminare le vernici antivegetative ed i versamenti di carburante in acqua 3) aumentare la recettività dei porti esistenti mettendo a secco la piccola nautica ,anche usando aree degradate e di nessun pregio 4) garantire tranquillità e risparmio ai piccoli armatori, togliendo loro il patema di straripamenti, libecciate , fare carena, ormeggiare e mantenere Funzionamento: Dei semplici binari costituiti da esili traversine in ferro sulle quali è posizionato un trascinatore a catena debitamente protetto. Lo scafo è montato su un carrello munito di due rostri che si impegnano al trascinatore. Alla fine di ogni trascinatore il rostro di prua si disimpegna per poi impegnarsi al trascinatore successivo, mentre il carrello continua ad essere spinto dal rostro di poppa che si disimpegna a sua volta. La distanza tra trascinatori contigui garantisce libertà di passaggio anche rotabile tra gli elementi del tracciato. I natanti vengono alati e varati direttamante su carrelli standard in grado di spostarsi secondo percorsi predefiniti e facilmente variabili a piacere. La rete di transito, praticamente trasparente, viene posata a terra previo semplice spianamento del terreno. Gli elementi ( binari) si vitalizzano solo in presenza del carrello prelevandolo dall'acqua e parcheggiandolo ( o veceversa) anche in totale automazione. Ragioni: garantire una utilizzazione pratica e sicura della piccola nautica, alleviando le spese di manutenzione e l'impatto negativo sull'ambiente. Punti di forza: disponibilità totale del natante a secco. Ridotte spese di manutenzione . Rifornimenti senza bidone , taniche, fusti ed imbuti. Parcheggio protetto da eventi metereologici e da cattive manovre altrui. Velocità di alaggio e varo con rimando a terra delle operazioni più pericolose e lunghe. Niente parabordi, cime ecc. Fasi di gestione: Decisamente semplici ed automatizzabili fino a consentire l'uso dell'impianto da parte del singolo utente che comanda il solo inizio dell'operazione di alaggio e varo. Caratteri innovativi: basato sul più antico dei metodi - la falanga - l'adozione di una serie di accorgimenti meccanici brevettati ( arpionismi, freno di poppa ecc,. ) ed elettronici( sensori di presenza, attuatori) ha consentito la messa a punto di questo sistema assolutamente innovativo nei singoli componenti e nel suo complesso, a cominciare dal freno di poppa del carrello , passando per il trascinatore dotato di sicurezze attive e passive, per finire alla gestione completamente elettronica dell'intero porto con garanzia di sicurezza e gestibilità totale .  
Data della prima realizzazione aprile 2003  
Benefici ambientali 1) assenza di vernici antivegetative. 2) assenza di perdite di carburante in acqua durante il rifornimento -3) migliore rendimento dei motori ( carena pulta ) quindi minori consumi ( fino al 30%) 4) nessuna opera a mare, nessuna interferenza con le correnti di sottocosta 5) nessun impatto ambientale stante la completa trasparenza delle opere comunque amovibili

Altri benefici ambientali
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema La realizzazione di un porto a secco ha una ricaduta ambientale non dissimile da quella di un porto normale (4-5 posti di lavoro /natante) A costi decisamente più contenuti, utilizzando aree marginali, con parcheggi di scambio e parcheggi per la nautica carrellata, si innesca una reazione che va dall'aumento dei volumi di vendita del nuovo, al riuso del vecchio e quindi ai cantieri di rimessaggio, alla gestione degli impianti, alla messa in rete dei singoli PAS per una utilizzazione mirata ed ottimale del territorio in una simbiosi marina-entroterra che consentirà la rivitalizzazione di parti del territorio emarginate o escluse dal circuito turistico. La diffusione e la messa in rete di porti a secco snelli, veloci, ecologici ed economicamente poco impegnativi, consente collegamenti ad oggi impensabili , rivitalizzazioni insperate e indotti notevoli.  
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione Il coinvolgimento delle istituzioni comincia dalla fase di individuazione dei siti con studi sulla effettiva recettività del territorio interessato dall'impianto, continua con gli incentivi ad enti e privati per la realizzazione dei singoli porti ed in seguito con la gestione della rete con un respiro di gran lunga eccedente il mero ambito portuale.  
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate Ci siamo proposti a privati ed Enti dopo avere sperimentato e prototipato i nostri prodotti.Lo abbiamo fatto anche interessando il territorio con operazioni porta a porta per saggiare l'urgenza di dare una risposta a questa indubbia necessità che l'ambiente della piccola nautica esprimeva da tempo, rimanendo fino ad oggi inascoltato. Noi amiamo presentarci con questo slogan: " Ci sponsorizza il mare". Ci sembra il modo più diretto e veritiero. Il mare ha un sacco di buoni motivi per farlo. Ne avranno anche il territorio, il diportista comune e la sua stessa piccola barca. Quanto prima.  

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