SCHEDA PROGETTO

Studio Tecnico Associato
Pentedattilo: 5 case per 5 percorsi.recupero, restauro, valorizzazione e gestione del patrimonio architettonico e paesaggistico privato di interesse pubblico

Informazioni sul candidato:
Ragione sociale Studio Tecnico Associato  
Settore architettura, urbanistica e ambiente  
Sito web http://
Attivita dell'impresa Dal 1999 come associazione di professionisti, si occupa di architettura, urbanistica e ambiente, presta servizi a committenti pubblici e privati proponendo soluzioni sostenibili.  
Certificazioni riconoscimenti: Adotta sistemi di qualità conformi alle norme UNI:EN ISO9001. Con “WATERPOWER - RENEWAL STRATEGY FOR THE MULINI VALLEY” Medaglia d’Oro a “Holcim Awards for sustainable construction” - Ginevra 2005 Medaglia d’Argento a “Global Holcim Awards” - Bangkok 2006  
Forme di controllo della gestione CeReRe (Centro Regionale per il Restauro-UNIMediterrane) partner principale e coordinatore, è caratterizzato da un modello flessibile, articolato in più azioni, di cui sarà data evidenza mediante un set di rapporti di valutazione e di un primo dimostratore per l’acquisizione e l’elaborazione dell’informazione relativa al degrado dei beni architettonici e alle opzioni/priorità di possibile intervento sugli stessi.  
Certificazioni del prodotto Non sono state al momento acquisite certificazioni per lo specifico progetto,in quanto lo stesso si propone come un prototipo di azione sostenibile in termini di sviluppo socio/culturale e territoriale in zone ad obiettivo 1.  

 

Informazioni sull'innovazione:
Titolo Pentedattilo: 5 case per 5 percorsi.recupero, restauro, valorizzazione e gestione del patrimonio architettonico e paesaggistico privato di interesse pubblico  
Presentazione dell'innovazione Il recupero di 5 case a Pentedattilo, l’antico borgo incastonato come un presepe nella tipica rocca del versante ionico reggino, in un’ampia proposta di recupero finalizzata alla valorizzazione dell’intero sito,delle risorse locali e alla realizzazione di strutture a supporto dell’offerta turistico-culturale, consta nella rifunzionalizzazione di 5 immobili da destinarsi all’uso collettivo per attività ricettive e didattico-culturali e di percorsi “tematici”. La filosofia di intervento è rigorosamente conservativa, in una esclusiva ottica del riuso responsabile, coerente all’immagine attuale del borgo, dove il costruito interagisce con il naturale.  
Progettista SUD’ARC-H  
Innovazione di sistema  
Tema La casa e l'abitare  
Descrizione dell'innovazione Il progetto 5 case per 5 percorsi è stato il primo progetto ufficiale in assoluto sul borgo antico di Pentedattilo. L’attività svolta per l’individuazione degli immobili, l’analisi del degrado e la diagnosi, il progetto e il conseguente intervento hanno posto il problema di un codice di pratica del recupero per i successivi interventi. Da qui è nato un partenariato che oltre SUD’ARC-H fanno parte Università Mediterranea, Associazione Pro-Pentedattilo-onlus e aziende leader nel settore per la redazione di un progetto organico finalizzato a fornire indirizzi su base sperimentale per il recupero innanzitutto del borgo di Pentedattilo: frutto del partenariato è il. progetto SiDi Sistema di Diagnosi e intervento per il restauro del patrimonio architettonico. Il progetto, che vede il CeReRe (Centro Regionale per il Restauro-UNIMediterrane) partner principale e coordinatore, è caratterizzato da un modello flessibile, articolato in più azioni, di cui sarà data evidenza mediante un set di rapporti di valutazione e di un primo dimostratore per l’acquisizione e l’elaborazione dell’informazione relativa al degrado dei beni architettonici e alle opzioni/priorità di possibile intervento sugli stessi. Esso è articolato secondo un processo verticale che prevede la realizzazione di fasi meramente progettuali e di testing e di fasi trasversali di cui una di natura gestionale e una relativa al trasferimento dei risultati ottenuti e alla futura commercializzazione del prodotto. L’ambito territoriale di azione sarà relativo al territorio regionale, in particolare si farà riferimento al patrimonio culturale di particolare interesse storico-artistico diffuso nelle cinque provincie calabresi. L’architettura delle componenti gestionali e progettuali è fondamentalmente strutturata in: • INDIVIDUAZIONE DEL BENE attraverso l'acquisizione delle informazioni storico- architettoniche. • ANALISI: realizzazione di un manuale di pratica. • DIAGNOSI mediante l’acquisizione di dati tecnico-scientifici. • PROGETTO mediante l’iter procedurale. • SPERIMENTAZIONE quale azione innovatrice di potenziamento del settore del restauro mediante la ricerca, la valutazione e l’adozione delle tecniche metodologiche adottate negli interventi di conservazione e recupero, al fine di promuovere lo sviluppo, la produzione e applicazione di nuovi prodotti qualitativamente idonei ed efficaci alla conservazione del patrimonio storico. PIANO DI GESTIONE DEL BENE RECUPERATO. • STABILIZZAZIONE DEL LABORATORIO per attività di supporto e consulenza, disseminazione dei risultati.  
Data della prima realizzazione giugno 2005- luglio 2006  
Benefici ambientali Con le forti caratteristiche ambientali, paesaggistiche e architettoniche (le abitazioni, i vicoli, le viuzze, i ruderi) presenti, il borgo antico di Pentadattilo, oramai riconosciuto e fruito come un vero e proprio museo all’aperto, rappresenta una meta di quel turismo responsabile, importante realtà su cui vale la pena scommettere per un futuro che veda nella valorizzazione delle risorse locali la risposta per la tutela e promozione del luogo e del territorio. Il progetto, nell’ambito di una più ampia e completa proposta di recupero finalizzata alla valorizzazione dell’intero sito e delle risorse locali e alla realizzazione di strutture a supporto dell’offerta turistico-culturale, prevede il recupero di cinque case private da destinarsi all’uso collettivo per attività turistico-ricettive e didattico-culturali e di alcuni percorsi “tematici”. Pentadattilo, toponimo di Pentetaktylos, significa esattamente “5 dita” e la proposta progettuale, giocando sul nome, propone 5 itinerari culturali che rivisitano la storia e le tradizioni locali e valorizzano l’identità costruita nei secoli. Pertanto, nell’ottica di dare nuova dignità ed interesse al luogo, oggi non più vissuto come un tempo, si sono recuperate, con interventi rigorosamente conservativi, 5 case da destinare all’uso turistico-ricettivo con la modalità del Bed and Breakfast e al contempo a quello didattico-culturale con il ripristino di laboratori artigiani a cui sono assegnati 5 tematismi che ne costituiscono la caratterizzazione. Il nucleo, abbandonato completamente negli ultimi decenni scorsi, non supera i due ettari e conserva una planimetria medievale. Il sito è da considerarsi monumento naturale: la Roccia che si solleva a strapiombo fino a 457 m. s.l.m. è unica nel paesaggio per la sua forma, che com’è noto, ricorda una grande mano e rappresenta una delle più interessanti formazioni geologiche che costellano le pendici aspromontane dello Ionio. Dei manufatti si apprezza il rispetto dei luoghi e l’attenzione all’abitare ecologico: l’ uso di materiali naturali locali e riuso dei materiali disponibili in situ. Gli interventi sono rivolti alla salvaguardia delle preesistenze e della integrazione naturale-costruito tipica del borgo, mediante l’uso di materiali di derivazione dalla tradizione dei luoghi e il ripristino degli elementi di finitura delle unità abitative, dagli infissi, restaurati, ove possibile, o riproposti con lo stesso linguaggio, al pavimento all’interno dei locali – tavolato ai piani superiori, battuto di cemento lisciato o mattonelle in graniglia tipiche della tradizione ai piani inferiori, agli intonaci interni. La rifunzionalizzazione delle piccole abitazioni è stata possibile per mezzo di minimi interventi al loro interno, per ripristinare l’uso abitativo con l’implementazione di alcune funzioni marginali di servizio ai visitatori ed ai turisti mediante la conservazione delle facciate e garantendo i necessari interventi di miglioramento edilizio. Si è emulato lo spirito delle vecchie fabbriche, nei valori espressi dell’ autocostruzione L'impianto dell’abitato sfrutta la forte pendenza del terreno. La tipologia edilizia è costituita quasi esclusivamente da piccole case "a schiera" unifamiliari, in genere con due ambienti di piccole e/o medie dimensioni, disposti su due livelli spesso comunicanti dall’esterno, con solaio intermedio in legno e tetto anch’esso in legno, a falda singola o doppia. Esemplare è la lezione offerta dalla organica disposizione plano-altimetrica delle abitazioni che assecondano la topografia del terreno, consolidandolo; la scelta degli orientamenti privilegiati per esposizione e panoramicità che contribuiscono al benessere dell’individuo, sono state rifunzionalizzate ridivenendo esempi attivi di architettura bioclimatica. L’intero nucleo si comporta come un sistema di riscaldamento passivo, ovvero le masse costruite fungono da accumulatori di calore durante i periodi caldi che viene poi sfruttato nei momenti di necessità di calore dei periodi freddi. L’intero insediamento utilizza incanalandole le brezze estive per raffrescare sia gli ambienti interni sia i percorsi nel periodo estivo, e nello stesso tempo la posizione, addossata alla rocca che lo protegge dai venti dominanti invernali, permette delle performance energetico-passive dell’intero nucleo di notevole livello, e dei quali si stanno acquisendo i dati in termini scientifici, ma che sono già apprezzabili in termini di comfort ambientale per chi ha l’opportunità di fruire delle case e dei percorsi già ripristinati.

Altri benefici ambientali
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti
Minor ricorso a trasporto e logistica

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema Da un’osservazione complessiva del costruito è emerso come la presenza prevalente di un certo materiale lapideo abbia definito all’interno dell’edificato la sua peculiare caratterizzazione cromatica – l’uso di intonaco, a base di malta di calce con pezzatura fine di materiale locale, fa sì che l’intero edificato si integri con la rocca – apparendo così come un valore ambientale intrinseco, senza dubbio, da recuperare. Questo è stato da stimolo per l’attuarsi di un sistema di cantiere che utilizzando processi produttivi e materiali, legati alla tradizione locale, è risultato sostenibile sia in termini energetici di processo che di materiali, che di trasporto. Altro elemento che si è avuto modo di vericare, sono stati i notevoli risparmi nello sfruttare il materiale di recupero per i costi esigui di discarica conseguenti alla diminuzione e quasi annullamento dei rifiuti di cantiere, e l’utilizzo delle maestranze locali anche a scopo propedeutico-dimostrativo sulle attività artigiane in corso di “estinzione” Pertanto è fortemente auspicabile l’utilizzo di tutto il centro come esempio attivo di sinergie territoriali basate sul recupero di beni architettonici minori e sulla loro rifunzionalizzazione in termini sia architettonici che di fruibilità urbana, divenendo centro culturale di attrazione per un turismo eticamente consapevole e sostenibilmente programmato. Ciò porta ad una notevole ricaduta territoriale in termini di incremento di posti e qualità del lavoro, consapevolezza soprattutto nelle frange giovanili del potenziale incrementale di un luogo che ridefinito nelle sue qualità specifiche e consapevolmente mediato e curato possa servire da volano per l’incremento di tutte le attività lavorative, artigianali, di servizi, di accoglienza di mediazione culturale, che sono delle ottime opzioni di lavoro su e per il luogo, che divengono vero freno alla emigrazione al momento diffusa necessità giovanile. Tutto questo processo però deve e sarà adeguatamente gestito da parte delle associazioni partners, in modo tale da non pesare in termini di impatto energetico-ambientale, ma anzi divenire esempio di gestione sostenibile e sostenuta da e per il territorio.  
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione partnership CADI Antincendio Stefano Vazzana - S2N engineering Studio di Ingegneria 2Pigreco inserito in Agenda21 locale -Gal Area gracanica Università Mediterranea di Reggio Calabria CeReRe (Centro Regionale per il Restauro-UNIMediterrane) partner principale e coordinatore  
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate Nell’ambito della sensibilizzazione e comunicazione sociale e ambientale si sono svolte in diversi periodi: -attività culturali e sociali tendenti alla riscoperta del luogo e delle sue passate attività; festival, fiere e botteghe artigiane,; -campagne di volontariato da parte di vari gruppi Scout nel corso degli anni, campagne di sensibilizzazione alla cura dell’ambiente tra cui, si è svolta il 24 settembre 2006 quella di Legambiente “Puliamo il Mondo”; -il pentedattilo film festival, che questa estate ha avuto come obiettivo comunicare attraverso la manifestazione e i cortometraggi le attività in corso nel borgo che vuole rinascere; -inserimento del borgo come sede di tavoli di concertazione nell’ambito di agenda21 Gal-Area gracanica, tra istituzioni e portatori di interesse locali, e stesura dei risultati nei report finali della stessa, da poco resi pubblici.  

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