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SCHEDA PROGETTO
Comune Di Parma Caste- catasto solare territoriale- analisi energetica e piano di solarizzazione territoriale per il parco edifici del comune di parma
Informazioni sul candidato: |
Ragione sociale |
Comune Di Parma
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Settore |
Pubblica amministrazione
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Sito web |
http://www.comune.parma.it |
Attivita dell'impresa |
PubblicaAmministrazione
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Certificazioni |
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Forme di controllo della gestione |
Bilancio Ambientale, A21 locale
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Certificazioni del prodotto |
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Informazioni sull'innovazione: |
Titolo |
Caste- catasto solare territoriale- analisi energetica e piano di solarizzazione territoriale per il parco edifici del comune di parma
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Presentazione dell'innovazione |
Il progetto CASTE (Catasto solare territoriale) nasce nell’ambito del Bando nazionale Agende XXI locali nel 2004, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, dall’esigenza del Comune di Parma di creare una base di conoscenze e uno strumento operativo che consentano di avviare una efficiente gestione energetica del parco immobiliare comunale, al fine di realizzare interventi di risparmio energetico, di uso razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di gas serra (es. CO2)l, ascrivibili ai consumi energetici degli edifici comunali considerati.
Attraverso il CASTE sono stati sviluppati strumenti operativi per la raccolta dati, la gestione delle informazioni (banca dati) e la loro analisi al fine di quantificare le potenzialità di risparmio energetico con il ricorso in particolare alle fonti di energia rinnovabile.
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Progettista |
Comune Di Parma E Esco Del Sole
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Innovazione di |
gestione
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Tema |
Eco-efficienza/qualità amb.le
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Descrizione dell'innovazione |
Il CASTE è un catalogo relativo al parco edifici del Comune di Parma, corredato da una rappresentazione cartografica completa. Esso è stato realizzato con l’ausilio di un modello di calcolo in linea con la struttura del nuovo Piano Energetico Comunale, che prevede, tra l’altro, un aggiornamento ed un monitoraggio annuale dei dati che consentirà di effettuare una valutazione dell’efficacia degli interventi di risparmio ed efficienza energetica attuati dall’Amministrazione comunale sul proprio parco edifici.
In particolare questo strumento innovativo permetterà di:
- calcolare il fabbisogno energetico e le emissioni del parco edilizio del Comune di Parma per l’aggiornamento del Piano energetico;
- evidenziare le “criticità” energetiche degli edifici , attraverso una serie di indicatori ;
- fornire le indicazioni per lo sviluppo di strategie di intervento volte al risparmio e all’efficienza energetica;
- mettere a punto una metodologia di acquisizione ed elaborazione dei dati coinvolgendo diversi settori del Comune di Parma;
- sviluppare un metodo di gestione integrata e di pianificazione energetica del parco immobiliare del Comune di Parma;
- monitorare lo stato dell’andamento dei consumi energetici e degli interventi di risparmio energetico attuati sugli immobili di proprietà del Comune di Parma;
- sviluppare un modello che possa essere replicato ed utilizzato da altre amministrazioni.
Inoltre sono stati selezionati, nell’ambito di tutti gli immobili di proprietà del Comune di Parma, 5 edifici particolarmente significativi in termini di valore estetico, rapporto costi/benefici e possibile impatto sull’opinione pubblica, sui quali è stata predisposta una proposta progettuale esecutiva di efficienza energetica per eventuali interventi di finanziamenti successivi.Per determinare questo campione, sono stati definiti alcuni indicatori utili alla caratterizzazione energetica degli edifici (consumi termici specifici, l’anno di costruzione, gli interventi compiuti nel corso degli anni, la tipologia dell’edificio... )
Sulla base delle conoscenze acquisite relativamente alle strutture degli edifici, alla normativa e alle soluzioni praticabili, i risultati di CASTE concorreranno a creare e promuovere una maggiore consapevolezza circa i potenziali, la convenienza economica e i benefici ambientali derivanti da un uso razionale ed efficiente dell’energia e dall’utilizzo di fonti rinnovabili, non solo presso i progettisti delle aree urbane, ma anche presso la cittadinanza.
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Data della prima realizzazione |
aprile 2006
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Benefici ambientali |
Il CASTE è lo strumento deputato all'individuazione degli interventi sul parco edifici del Comune che verosimilmente consentiranno di ridurre drasticamente i consumi energetici attuali, e quindi ridurre i costi di gestione e le emissioni in atmosfera relative.
Altri benefici ambientali |
Minor consumo energie non rinnovabili |
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Diminuzione scarichi inquinanti |
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Riduzione rifiuti prodotti |
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Ricorso energie rinnovabili |
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Minor consumo materie prime |
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Ricorso a risorse locali |
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Miglior uso infrastrutture esistenti |
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Minor ricorso a trasporto e logistica |
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Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema |
Sulla base delle conoscenze acquisite relativamente alle strutture degli edifici, alla normativa e alle soluzioni praticabili, i risultati dell’azione pilota concorreranno a creare e promuovere una maggiore consapevolezza circa i potenziali, la convenienza economica e i benefici ambientali derivanti da un uso razionale ed efficiente dell’energia e dall’utilizzo di fonti rinnovabili, non solo presso i progettisti delle aree urbane, ma anche presso la cittadinanza.
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Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione |
coinvolgimento di tutti i settori comunali, dei progettisti, degli albi (geometri, ingegneri, architetti) associazioni dei consumatori, ambientalistee di categoria
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Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate |
l Comune di Parma ha fatto della comunicazione ambientale una vera e propria politica. In particolare " ha organizzato a Parma dal 17 al 21 maggio 2006 la rassegna Elementi, tema della prima edizione è stato "il fuoco" interpretato come energia, luce, sole, impeto naturale, incendio, magma, forza che crea e distrugge, inferno...
Il tema del fuoco ha il ruolo di raccordo di tutto il calendario di eventi, che si è svolto in luoghi diversi di Parma, e ha dato forma a quattro percorsi: il “fuoco sotto di noi” che è quello delle viscere della terra, tra energia e catastrofe, attraverso il quale Elementi parla anche di tsunami e vulcani; il “fuoco sopra di noi” che è quello del sole e degli astri ma anche dell’atmosfera che “conduce” il fuoco/energia solare, fragile strumento sottoposto all’attività antropica, per indagare rischi e soluzioni “sostenibili”; con il “fuoco accanto” che è quello degli incendi e della natura in pericolo, Elementi spazia dai nuovi progetti amazzonici alle nuove tecniche dell’investigazione antincendio; infine, con il “fuoco dentro” la rassegna rappresenta il fuoco dell’uomo, con tutti i suoi vizi e le sue virtù: il fuoco di Prometeo, della civiltà, il fuoco del progresso ma anche, in stretta connessione, il fuoco dei conflitti.
Ad interpretare i molti significati del fuoco, voci della scienza, della tecnica, dell’arte, della letteratura, della politica come il sociologo, professore emerito dell’Università di Amsterdam, Johan Goudsblom, il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi, il filosofo Salvatore Natoli, lo storico delle religioni Giovanni Filoramo, il filosofo Umberto Galimberti, il critico Achille Bonito Oliva, la scrittrice e giornalista bielorussa Svetlana Aleksievic, il giornalista e saggista Stefano Bartezzaghi, il filosofo e storico della scienza Pascal Acot, l’ex ambasciatore d’Islanda in Giappone, tra i principali artefici del primo Hydrogen Project, Ingimundur Sigfusson, il direttore generale del Ministero dell’Ambiente e vicepresidente dell’Agenzia Europea dell’Ambiente Corrado Clini, il direttore scientifico del Kyoto Club Gianni Silvestrini, il direttore di Domus Stefano Boeri, il geologo divulgatore Mario Tozzi, lo scrittore Giuseppe Montesano, il filosofo della scienza Giulio Giorello, l’economista ambientale Guido Viale, il climatologo Antonio Navarra, il glaciologo, responsabile del Laboratorio di Osservazioni Climatiche dell'Enea, Massimo Frezzotti, i comandanti del RACIS e del RIS di Parma Nicola Raggetti e Luciano Garofano, lo psicanalista Luigi Zoja.
E, ancora per l’Amazzonia, Júlio Barbosa de Aquino, successore di Chico Mendez alla presidenza del Conselho Nacional dos Seringueiros, i lavoratori del caucciù, Sidney Possuelo, promotore dell’Alleanza Internazionale per la Protezione degli Indios isolados, Magnolio, clown ambientale dell’Associazione ambientalista brasiliana Saúde e Alegria. Ad interpretare l’Inferno di Dante Tiziano Scarpa e i musicisti Mario Congiu e Giorgio Li Calzi. Tra gli spettacoli, Eugenio Bennato in concerto con la formazione Taranta Power e la piece L’idealista magico, sulle ottocentesche serate elettrostatiche, della compagnia Teatrino Clandestino.
Numerosi sono stati i laboratori destinati soprattutto a bambini, ragazzi e scolaresche di ogni ordine e grado, con approfondimenti diversificati e modalità interattive innovative, dedicati ad argomenti vari: dalle eruzioni alle energie rinnovabili, dalla luce e dal sole ad un virtuale “viaggio al centro della terra”...
Il vasto network di collaborazioni con alcune delle più importanti istituzioni, associazioni ed enti collegati ai temi ambientali e al fuoco, ha consentito a ELEMENTI di poter contare su una serie di eventi, seminari, convegni, presentazioni di nuove ricerche, offerte laboratoriali/espositive che toccano alcuni degli argomenti della più stretta attualità internazionale, dalle “amministrazioni sostenibili” alla certificazione energetica, dalla domotica alle modificazioni sociali che derivano dalle politiche energetiche, dalla gestione dei rifiuti alla investigazione anticincendio...
La prima edizione di ELEMENTI ha tenuto anche a battesimo il Premio Pianeta Azzurro, rivolto a quei film della stagione cinematografica appena trascorsa che si siano distinti nell’offrire in modo originale e particolarmente suggestivo un approfondimento sulle tematiche ambientali e Pianeta Azzurro.doc, quest’ultimo, in particolare, dedicato a documentari “ambientali” a cui hanno risposto oltre 30 registi emergenti, che sono stati giudicati e selezionati da una giuria composta da studenti membri della Consulta provinciale degli studenti di Parma e presieduta dal professor Stefano Pantaloni, referente della Consulta, in collaborazione con AGIScuola. Il Premio Pianeta Azzurro 2006 ha previsto infine un premio alla carriera ad un regista da sempre attento alle tematiche ambientali e al mondo contadino: Ermanno Olmi. All’interno della manifestazione sono stati proiettati alcuni dei suoi film più celebri e rappresentativi della sua lunga carriera.
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