SCHEDA PROGETTO

Consorzio Aretusa
Recupero di acque reflue di due depuratori municipali ed ottenimento, tramite apposito impianto, di acque per uso industriale con conseguente riduzione di prelievo di acque dolci, pari a 4 milioni di metri cubi annui, messi a disposizione della collettività locale.

Informazioni sul candidato:
Ragione sociale Consorzio Aretusa  
Settore Trattamento Acque reflue  
Sito web http://
Attivita dell'impresa Recupero, trattamento in un impianto specifico di nuova construzione e invio verso il riutilizzo industriale delle acque provenienti dai depuratori comunali della zona di Cecina e Rosignano (Livorno).  
Certificazioni  
Forme di controllo della gestione Attenzione e sensibilità alla problematica dell'impiego delle risorse naturali della zona, con particolare riferimento al bilancio delle acque, e alla compatibilità tra le necessità industriali della risorsa acqua e le esigenze per usi civili.  
Certificazioni del prodotto  

 

Informazioni sull'innovazione:
Titolo Recupero di acque reflue di due depuratori municipali ed ottenimento, tramite apposito impianto, di acque per uso industriale con conseguente riduzione di prelievo di acque dolci, pari a 4 milioni di metri cubi annui, messi a disposizione della collettività locale.  
Presentazione dell'innovazione Descrizione sintetica del Progetto L’impianto di post-trattamento Aretusa, processa 4.000.000m3/anno di acque reflue provenienti dai depuratori di Cecina e Rosignano, producendo acqua industriale riutilizzata presso i circuiti di raffreddamento dello Stabilimento Solvay di Rosignano. La valenza ambientale del progetto si concretizza nei seguenti aspetti: 1) Diminuzione degli emungimenti di acqua dolce dal territorio a fini industriali di una quantità pari a quella prodotta dall’impianto Aretusa - 4.000.000m3/anno. Si ottiene di conseguenza sia un miglioramento complessivo della qualità delle risorse idriche ad uso idropotabile, sia un aumento della disponibilita di acqua per usi idropotabili e ricarica della falda pari a + 4.000.000m3/anno. 2) Diminuzione degli effluenti scaricati a mare dai depuratori di Cecina e Rosignano pari a - 4.000.000m3/anno, che ha come diretta conseguenza il miglioramento della qualità delle acque marine antistanti Rosignano e Cecina.  
Progettista Termomeccanica Ecologia  
Innovazione di gestione  
Tema Servizi e innovazi.di sistema  
Descrizione dell'innovazione Descrizione dettagliata della realizzazione. L'impianto chimico Solvay di Rosignano (LI) è un notevole utente industriale di acqua; ogni anno usa circa 90 milioni di m3 di acqua in media (82% che sono acqua marina e 18% acqua dolce). L'acqua è usata principalmente per produrre acqua demineralizzata, vapore ed acqua di processo, per il raffreddamento degli imianti industriali e come elemento fondamentale per produzione di salamoia, dai giacimenti di salgemma. Il territorio di Rosignano e zone limitrofe, specialmente di mesi estivi, sono soggetti alla siccità; la richiesta di acqua aumenta inoltre, in questi mesi, a causa dei numerosi turisti che raddoppiano il numero di abitanti all'interno dell'Area Municipale. Per limitare l'uso di acqua dolce estratto dalla falda e dalla superficie per le necessità industriali, e per soddisfare le necessità all'interno del territorio, si è realizzato un progetto per usare acqua in uscita dagli impianti di trattamento municipali (wastewater), con la collaborazione di enti locali e partner. Infatti normalmente, dopo il trattamento nei depuratori ccomunali questa risorsa viene inviata nel mare, mentre avrebbe potuto essere usata nello stabilimento Solvay per uso industriale, previo trattamento ulteriore in apposito impianto. L'impianto di Aretusa è capace trattare acqua che viene dai depuratori municipali dl Cecina e Rosignano, per poi inviarla nuovamente all' utente finale, lo stabilimento industriale Solvay, mantenendo un flusso di alimentazione continuoo nelle 24 ore giornaliere. Il processo di post-trattamento viene eseguito dall'impianto Aretusa sul flusso di wastwater proveniente da Cecina e Rosignano, sulla base di un set di quattro obiettivi principali: Il primo è di tipo chimico-fisico ed assicura che l'effluente del trattamento sia esente da solidi sospesi; Il secondo è il tipo biologico e punta a ridurre l'ammoniaca a livelli compatibili con l'uso industriale così come a reggiungere un minimo carico di residuo organico ed inorganico (rimozione di oli, grasso ed agenti tensioattivi); Il terzo consiste nella specifica riduzione di agenti ionini e non ionici; Il quarto è collegato all'azione di U.V. raggi per la disinfezione di acqua. Il refluo subisce perciò il ciclo di processo seguente: 1) bilanciamento del flusso di acqua di reflui provenienti dagli impianti di trattamento muunicipali di Cecina e Rosignano 2) Chiarificazione per flocculazione e sedimentazione per rimuovere solidi sospesi 3) filtrazione su filtri a sabbiaper completare la rimozione dei solidi 4) azione biologica di carboni attivi (BAC) per la rimozione di varie sostanze inquinanti disciolte nel reflo 5) assorbimento su carboni attivi sotto pressione (GAC) per la riduzione nella concentrazione di agenti tensio-attivi 6) disinfezione attraverso U.V. raggi.  
Data della prima realizzazione 01.06.2006: avvio commerciale dell'impianto  
Benefici ambientali Questi sono i vantaggi ambientali del Progetto: Riduzione del prelievo di acqua dolce per uso industriale e aumento della disponibilità di acqua per uso civile, rendendo disponibile 4 milioni di metri cubi di acqua per anno. Miglioramento di qualità dell'acqua di mare della zona di Rosignano e Cecina (riduzione dello spurgo da Cecina e Rosignano in uscita del trattamento di wastewater municipale verso il mare) Inoltre, grazie ad un approvvigionamento continuo, è possibile ridurre i problemi di disponibilità di acqua per uso industriale, causati dalla scarsità di acqua nel territorio durante i mesi estivi, a seguito delle priorità vigenti riguardo all'uso di acqua (nell'ordine di: uso civile, usi agricoli ed usi industriali).

Altri benefici ambientali
Minor consumo energie non rinnovabili
Diminuzione scarichi inquinanti
Riduzione rifiuti prodotti
Ricorso energie rinnovabili  
Minor consumo materie prime
Ricorso a risorse locali
Miglior uso infrastrutture esistenti  
Minor ricorso a trasporto e logistica  

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema Il progetto, notevolmente innovativo nella concezione e nella realizzazione operativa, può essere ripetuto in altre situazioni civili-manifatturiere analoghe, fatti gli adeguamenti del caso. L'originalità e l'innovazione del progetto consistono essenzialmente nel trasformare le acque reflue, destinate ad andare perdute, in una preziosa risorsa e materia prima per uso industriale.  
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione Il Consorzio di Aretusa fu creato nel 2001 (cronologia: lavori per la costruzione dell'impianto industriale sono terminati nel 2005; ad agosto 2005 dopo l'ispezione prevista iniziò il collaudo tecnico e da febbraio 2006, l'acqua trattata nell'impianto fu avviata nella fabbrica Solvay per uso industriale). Il Consorzio è stato creato tra 3 partners: ASA, una società pubblica che gestisce il ciclo delle acque integrato all'interno del Territorio Ottimale (ATO) “ Costa Toscana n° 5”; Termomeccanica Ecologia S.p.a., una società specializzata nella realizzazione di impianti industriali nel campo ambientale e nel trattamento di acque reflue dagli impianti di trattamento di wastewater municipali. Il terzo partner è i cliente cui è destinato il refluo trattato: l'impianto industriale Solvay di Rosignano. Quindi esso costituisce un interessante esperimento di collaborazione tra i settori pubblico, attravero l'intervento delle municipalizzate, e privato.  
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate Fattori di successo per il progetto sono stati: la notevole buona volontà politica locale e nazionale, la creazione di un Consorzio con partner esterni a Solvay impegnati ed affidabili (consulenza da parte dell'Università, le Società partecipanti al Consorzio, altri soggetti…) e la concretezza delle problematiche affrontate e e risolte e la possibilità di accesso a contributi economici e finanziari. Il progetto inoltre è stato ampiamente diffuso, commentato, supportato nel territorio, anche in collaborazione con le Istituzioni, nelle varie fasi di realizzazione, attraverso i Media, durante eventi specifici, pubblicazioni, conferenze etc conivolgendo il più estesamente possibile la comunità.  

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