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Scheda
progetto
Conser: Società Cooperativa Consortile Per Azioni, Senza Fine Di Lucro Naiadi emas:nuove aree industriali attrezzate di ispirazione emas, per conciliare il rispetto dell’ambiente (ra) e del contesto sociale (rs) circostante con le esigenze di ritorni economici soprattutto per le micro e piccole imprese (mpi)
Informazioni sul candidato: |
Ragione sociale |
Conser: Società Cooperativa Consortile Per Azioni, Senza Fine Di Lucro
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Settore |
servizi alle imprese
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Sito web |
http://naiadiemasclub.it |
Attivita dell'impresa |
Operare sulle aree produttive anziché sulle singole aziende sia per creare mediante infrastrutture e servizi centralizzati economie di scala a favore anche delle mPI sia per diffondere tra queste RA e RS. Il fattore economico, cui le imprese sono più sensibili, deve essere l’elemento di attrazione nelle NAIADI EMAS e l’obiettivo finale deve essere RA e RS
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Certificazioni |
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Forme di controllo della gestione |
Bilanci annuali di tipo sia economico, per dimostrare alle mPI insediate nelle NAIADI EMAS i vantaggi economici che derivano loro dalla localizzazione scelta, sia ambientale per rilevare i benefici ottenuti nell’area in termini di minori consumi idrici, di minori emissioni, di TEP risparmiate, di tempi risparmiati nel percorso casa/lavoro etc
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Certificazioni del prodotto |
NAIADI EMAS non è una organizzazione e quindi non ha potuto chiedere alcuna certificazione. CONSER,prima organizzazione impegnata a trasformare un’area produttiva in una NAIADI EMAS, ha già ottenuto importanti riconoscimenti ed è stato preso come modello nel progetto LIFE “SIAM:Sustainable Industrial Area Model” in fase di attuazione, proponente ENEA
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Informazioni sull'innovazione: |
Titolo |
Naiadi emas:nuove aree industriali attrezzate di ispirazione emas, per conciliare il rispetto dell’ambiente (ra) e del contesto sociale (rs) circostante con le esigenze di ritorni economici soprattutto per le micro e piccole imprese (mpi)
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Presentazione dell'innovazione |
CONSER intende dimostrare sulla base della propria esperienza già accreditata come buona prassi che è possibile realizzare aree produttive ispirate a RA e RS puntando proprio su ciò che più sta a cuore agli imprenditori: il risparmio economico (RE). Le mPI non hanno organizzazione, struttura e talvolta cultura per porre RA e RS tra i loro scopi prioritari. Tuttavia, se le aree produttive dove si insediano fossero qualificate da adeguate infrastrutture e da adeguati servizi centralizzati, sarebbe possibile ottenere contemporaneamente significative ricadute di RA,RS e RE anche per le stesse mPI
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Progettista |
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Innovazione di |
gestione
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Tema |
Governance e sviluppo sostenibile
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Descrizione dell'innovazione |
La principale innovazione introdotta dal progetto NAIADI EMAS sta nella gestione unitaria delle aree produttive affinchè le mPI abbiano una ORG che pensi a risolvere tutti i problemi esterni alle loro aziende, con l’obiettivo di renderle più competitive ed al tempo stesso assicurare RA e RS. CONSER, operando in questa ottica, ha dimostrato che investire nell’ambiente conviene anche alle mPI, purchè sia una ORG, che non rappresenti un costo bensì un investimento. I risparmi prodotti dalle infrastrutture e dai servizi centralizzati realizzati e gestiti da CONSER sono infatti maggiori dei costi della sua struttura. Del resto le singole mPI che rappresenta non sarebbero in grado di promuovere iniziative significative di RA e RS, nè di realizzare economie di scala.. Operando sulle aree produttive anziché sulle singole aziende, le ORG si troveranno ad affrontare una serie interminabile di temi collegati al RA ed al RS che adeguatamente gestiti non sono incompatibili con l’obiettivo di produrre reddito e risparmi alle mPI ivi operanti. Questi temi spaziano dal riciclo delle acque per uso produttivo, antincendio, servizi igienici e torri di raffreddamento (questo è un interessante esempio di uso senza consumo, in quanto l’acqua così utilizzata può essere reimmessa nell’acquedotto industriale e successivamente impiegata nel ciclo produttivo delle aziende), alla riduzione dell’impatto ambientale della mobilità merci e persone indotta da un’intera area produttiva, alla conciliazione dei tempi casa/lavoro per gli addetti, ad interventi di 626 di area (servizio antincendio centralizzato, applicazione della tecnologia LIDAR per la ricerca centralizzata di incendi a distanza, messa in sicurezza degli incroci pericolosi con rotatorie etc), all’erogazione di servizi centralizzati per ridurre al tempo stesso i tempi perduti, il traffico ed il conseguente inquinamento (car pooling, spesa, lavanderia e posta centralizzate), alla produzione di energia termica ed elettrica sia centralizzata che diffusa e poi distribuite alle mPI (cogenerazione centralizzata e microcogenerazione diffusa, recupero di energia mediante pompe di calore dalle acque di riciclo e dai reflui di produzione), a corsi di formazione ambientale tra le mPI ed i loro dipendenti, alla realizzazione di asili nido interaziendali, alla interazione con le pubbliche amministrazioni locali, regionali e centrali per concordare iniziative di governance di area produttiva, alla partecipazione a progetti2005 europei (EQUAL, LIFE, RST etc), alla assicurazione incendio centralizzata, al cablaggio via cavo e wireless dell’intera area produttiva etc. Uno dei principali punti di forza del progetto NAIADI EMAS consiste nella sua ripetibilità tanto che la Regione Basilicata si è ispirata a questo progetto per promuovere la realizzazione di 3 nuove aree industriali (Lauria, Francavilla ed Irsina) e la Regione Toscana ed il Comune di Prato hanno inserito il 1° Macrolotto nel progetto SEENET di collaborazione con i Paesi del sud est europeo. Con NAIADI EMAS anche le mPI diventano protagoniste della governance del territorio in cui operano e le consistenti economie di scala che ne derivano rappresentano un elemento di forte attrazione e di valorizzazione anche dei loro investimenti immobiliari. Non a caso questo tipo di governance delle aree produttive è stato particolarmente apprezzato nelle zone meno sviluppate in quanto le possibili economie di scala sono così consistenti da rappresentare un sicuro e forte motivo di attrazione di investimenti e di delocalizzazioni. Infatti il progetto prevede anche la possibilità di reperire investitori istituzionali sia privati che pubblici disposti a realizzare a loro cura e spesa infrastrutture e servizi, previa ovviamente una azione di marketing territoriale volta ad acquisire “prenotazioni” di aziende disposte a delocalizzarsi perché attratte dalle economie di scala che l’area attrezzata sarà in grado di assicurare.
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Data della prima realizzazione |
01/07/1990 entrata in funzione impianto di riciclo
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Benefici ambientali |
Il progetto NAIADI EMAS deve necessariamente fare riferimento all’esperienza del CONSER in quanto è ancora l’unica del genere. Risparmio di acque primarie: l’impianto centralizzato di riciclo delle acque reflue consente attualmente di lasciare in falda mc/anno 5.000.000 di acqua per usi potabili pari a 70.000 abitanti/anno. Sulla base di questa positiva esperienza, la città di Prato ha successivamente realizzato oltre 50 Km di acquedotti industriali diventando così l’unica città in Europa ad avere circa 65 km di questo tipo di infrastruttura, finora alimentata esclusivamente dall’impianto centralizzato di riciclo delle acque del CONSER. A questo fine ogni anno viene firmata una Convenzione tra Comune, Unione Industriale Pratese, GIDA (società mista di gestione dell’impianto di depurazione comunale) e CONSER per definire quantità e costi dell’acqua di riciclo. Poiché CONSER non ha scopo di lucro quest’acqua non solo è ceduta alle aziende al costo, ma beneficia degli incentivi previsti dall’art. 26 D.Lgs. 152/99 (alla cui formulazione CONSER ha strettamente collaborato col Ministero dell’Ambiente in quanto unica esperienza in materia): sull’acqua primaria utilizzata nel ciclo produttivo le aziende pagano una tariffa di depurazione maggiore (coefficiente correttivo), che genera maggiori entrate alla GIDA e queste vengono redistribuite tra le aziende che utilizzano acqua di riciclo, il cui costo finale risulta pertanto inferiore a quello dell’acqua di falda. Questo coefficiente agisce quindi come incentivo all’uso di acqua di riciclo ed al tempo stesso come disincentivo all’uso di quella primaria, in quanto i costi di produzione della prima sono sostenuti proprio da coloro che utilizzano acque primarie. Ma gli impianti di riciclo delle acque consentono di raggiungere anche un altro importante obiettivo: la riduzione dell’inquinamento dei corpi idrici ricettori. Nel caso di CONSER l’impianto sottopone ad ulteriore trattamento circa un 10% delle acque già depurate da GIDA ed i fanghi così ottenuti sono recapitati nuovamente in testa all’impianto di depurazione. ARPAT ha stimato che in questo modo si sottrae all’Arno un carico inquinante pari a circa 10.000 abitanti equivalenti/anno. Altro beneficio ambientale quantificabile con l’esperienza CONSER è quello del servizio di car pooling attivo da settembre del 2004.CONSER ha avuto dal Comune di Prato in uso gratuito 10 auto elettriche a 6 posti, 2 furgoni elettrici e 2 auto a metano a 7 posti. Con questi mezzi si è voluto creare un laboratorio (altro esempio di governance concordata tra pubblico e privato) per ridurre il traffico (persone e merci) indotto da un’intera area produttiva ed il relativo inquinamento. Col solo servizio di car pooling attivato dal MM del CONSER è stato possibile ridurre su base annua le emissioni di CO2 di circa 7 Ton/anno e di PM10 1.610 gr/anno Da tre mesi è in atto anche il servizio di raccolta e distribuzione centralizzate di merci per alcuni spedizionieri soci di CONSER: laboratorio per ridurre l’inquinamento prodotto dal traffico merci. Sono in atto rilevazioni sulle minori emissioni su base annua che questo tipo di servizio è in grado di assicurare. Recentemente Comune e CONSER hanno firmato una ulteriore Convenzione per aprire un nuovo laboratorio: una “piattaforma dell’ultimo miglio”. Quando saranno in vigore le targhe alterne i furgoni elettrici verranno utilizzati come navette per assicurare il rifornimento merci quotidiano agli esercizi ubicati nella ZTL per ridurre l’inquinamento prodotto soprattutto dai mezzi obsoleti di “padroncini” che non hanno la possibilità di comprarsi veicoli a norma. L’asilo nido interaziendale, in fase di appalto, è stato progettato con pannelli fotovoltaici in grado di produrre la potenza necessaria (15 KW) per l’illuminazione dell’asilo e per l’alimentazione di una pompa di calore in grado di attingere dall’acqua di riciclo le calorie e le frigorie necessarie per renderlo totalmente autosufficiente sul piano energetico
Benefici ambientali |
Sì |
No |
Minor consumo energie non rinnovabili |
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Diminuzione scarichi inquinanti |
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Riduzione rifiuti prodotti |
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Ricorso energie rinnovabili |
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Minor consumo materie prime |
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Ricorso a risorse locali |
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Miglior uso infrastrutture esistenti |
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Minor ricorso a trasporto e logistica |
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Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema |
Attualmente i sistemi produttivi italiano ed europeo sono caratterizzati da un’elevata percentuale di mPI (circa l’80%), che in genere non sono in grado di avere un ruolo significativo sui temi ambientali. Inoltre finora i sistemi di governance locale, regionale e centrale sono rivolti soltanto alle singole imprese e non alle aree dove operano, col risultato che l’80% rimane in pratica ai margini della governance del territorio nel quale operano. Viceversa spostando l’ottica sulle aree produttive, anche le mPI diventano attori della governance di tutti i temi ambientali e sociali che interessano l’area in cui operano.In particolare col progetto NAIADI EMAS le mPI sono stimolate a migliorare il loro RA e RS allettate dalle possibili economie di scala ottenibili. Aria, acqua, energie rinnovabili, mobilità, rifiuti, servizi rivolti ai loro addetti etc. diventano con questo progetto fonte di risparmio e non di costo. Nel 2002 una studentessa si è laureata a Firenze in economia ambientale con una tesi dal titolo “NAIADI EMAS”, dove ha quantificato in 20 euro/mq coperto/anno i risparmi che le mPI possono ottenere in un’area di dimensioni simili a quella del 1° Macrolotto operando soltanto su 5 temi: riciclo delle acque, mobilità, produzione di energia termica ed elettrica, assicurazione incendio centralizzata, cablaggio dell’area. L’interesse dimostrato dalle Regioni Basilicata e Toscana al progetto sono una testimonianza della sua possibile diffusione in altre aree produttive, soprattutto in zone più svantaggiate. ENEA ha vinto (2005) il progetto LIFE “SIAM: Sustainable Industrial Area Model”, di cui CONSER è partner, col quale si propone di realizzare un modello di area industriale ecologicamente attrezzata, ispirandosi all’esperienza di CONSER. Quest’ultimo sta anche quantificando le ricadute ambientali delle altre iniziative in programma o di recente inizio: minori emissioni conseguenti sia ai servizi centralizzati di posta, spesa e lavanderia (questi ultimi due sono obiettivi del progetto EQUAL “TEMPO” di cui CONSER è partner assieme ai Comuni di Firenze e Prato), sia all’autosufficienza energetica dell’asilo nido interaziendale in fase di realizzazione, sia al servizio di raccolta e distribuzione centralizzate di merci attivato di recente, sia alla “piattaforma dell’ultimo miglio” etc.
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Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione |
Poiché il progetto NAIADI EMAS si propone di migliorare la governance delle aree produttive, è ineluttabile che nelle varie iniziative siano coinvolte istituzioni pubbliche e private. Per ovvi motivi l’interlocutore principale è il Comune di Prato (gestione dell’acqua di riciclo, laboratorio sulla mobilità, asilo nido interaziendale, progetti2005 EQUAL “Prato: Il Laboratorio del Tempo” e “Tempo”). Tuttavia sono stati coinvolti nelle iniziative della NAIADI EMAS pratese molti altri attori. L’esempio più significativo è rappresentato dal protocollo d’intesa per la Registrazione EMAS dell’intero 1° Macrolotto firmata nel 1999 da: Ministeri dell’Ambiente e delle Attività Produttive, APAT, Comitato EMAS Italia, Regione Toscana, ARPAT, CCIAA, Provincia e Comune di Prato, Unione Industriale Pratese, Sindacati CGIL. CISL e UIL sia provinciali che regionali. L’iniziativa ha consentito la pubblicazione dello “Studio di fattibilità per la Registrazione EMAS di un’area industriale” e la realizzazione dell’analisi ambientale dell’intera area produttiva. L’iniziativa non ha portato alla registrazione EMAS del 1° Macrolotto perché nel frattempo questo tipo di registrazioni sono state definite “tecnicamente impossibili” sia a livello italiano che europeo. Altro esempio significativo è il progetto LIFE “SIAM”, dove oltre ad alcuni partner privati ci sono anche 8 Comuni, 4 Province, 4 Università e altre 3 aree produttive oltre a CONSER
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Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate |
La prima e più importante forma di comunicazione ambientale e sociale è quella rivolta direttamente alle aziende operanti nell’area o interessate ad insediarvisi mediante una serie di comunicazioni epistolari e di questionari per rilevare i loro bisogni, le loro aspettative e quelle dei loro dipendenti. Queste azioni permettono di mettere a fuoco i servizi e gli interventi di maggiore interesse per le aziende, i loro addetti, il territorio ed il contesto sociale circostante. Poi è stato realizzato il sito NAIADIEMASCLUB dove sono pubblicate le varie iniziative promosse da CONSER nonché le linee guida di registrazione semplificata EMAS per le mPI. Infine sono statti promossi progetti2005 europei EQUAL e LIFE per avere la possibilità di approfondire alcune tematiche ambientali e sociali relative ad un’area produttiva e per condividerne le soluzioni con altri soggetti interessati. In questo modo il progetto NAIADI EMAS ha cominciato ad essere conosciuto e la sua illustrazione è stata richiesta anche in consessi nazionali ed internazionali tra i quali nel 2001 e nel 2003 a Torino nelle prime due biennali sulla giornata mondiale dell’ambiente organizzate per l’Italia da Environment Park, nel 2002 a Salsomaggiore in un convegno organizzato dall’OCSE proprio sui Sistemi di Gestione Ambientale Territoriale e nel 2005 a Varsavia nel meeting “Free movement of good ideas” organizzato dalla Comunità Europea, in cui CONSER è stato invitato come “advocate” per presentare le iniziative del suo Time Manager ™ in tema di conciliazione dei tempi casa/lavoro. Inoltre le esperienze di governance territoriale promosse da CONSER sono state oggetto di specifici corsi seminariali in master sulla gestione del territorio e della qualità presso la facoltà di ingegneria di Firenze e presso l’Università di Venezia (anni 2003 e 2004).Sono state sperimentate altre forme di comunicazione per sensibilizzare giovani laureandi su queste tematiche. CONSER ha stipulato una specifica convenzione con l’Università di Firenze che ha portato a numerosi stages di studio di laureandi e laureati sulle iniziative del MM e del TM nel 1° Macrolotto, nonchè alla discussione di diverse tesi di laurea in ingegneria ambientale ed economia ambientale.Infine la comunicazione su RA e RS è stata attuata anche con appositi corsi di formazione rivolti alle mPI ed ai loro dipendenti (EMASFORM, ECOPROMACRO, MOBILGEST)
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