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Scheda
progetto
Provincia Di Cremona Progetto life ambiente “gppnet. la rete degli acquisti pubblici verdi”
Informazioni sul candidato: |
Ragione sociale |
Provincia Di Cremona
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Settore |
Ambiente
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Sito web |
http://www.provincia.cremona.it |
Attivita dell'impresa |
Il Settore Ambiente della Provincia di Cremona cura le attività di conservazione, tutela e valorizzazione dell’ambiente naturale del territorio di competenza provinciale. In particolare, il contesto d’azione dell’Amministrazione si sostanzia di attività mirate alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio naturale della provincia, ma anche della promozione di un’educazione all’ambiente dei cittadini attraverso iniziative di informazione e sensibilizzazione ambientale. Dalla tutela delle risorse idriche ed energetiche, alla gestione di parchi, riserve naturali e delle specie animali e vegetali protette, fino all’organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, il vasto ventaglio delle competenze della Provincia in materia ambientale si raggruppa nei quattro servizi Ambiente naturale e cave, Rifiuti, Aria, acqua ed energia e Amministrativo, a cui si aggiungono l’ufficio Agenda 21 Locale, la Cartografia Ambientale e l’agenzia Punto Energia di Cremona.
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Certificazioni |
E’ in fase di inizio il percorso di certificazione iso14001 del Settore Ambiente
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Forme di controllo della gestione |
no
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Certificazioni del prodotto |
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Informazioni sull'innovazione: |
Titolo |
Progetto life ambiente “gppnet. la rete degli acquisti pubblici verdi”
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Presentazione dell'innovazione |
Il “GPPnet. La rete degli acquisti pubblici verdi” è un progetto LIFE Ambiente realizzato dalla Provincia di Cremona in collaborazione con 13 amministrazioni comunali del territorio provinciale, che punta a un riorientamento ecologico dei consumi attraverso un cambiamento in chiave sostenibile dei comportamenti d’acquisto della Pubblica Amministrazione e di riflesso dei produttori ad essa legati. Il progetto ha creato una rete di amministrazioni sperimentatrici che, in seguito a un’attività di istruzione e informazione e sulla scorta di un Manuale GPP creato ad hoc, sono giunte alla stesura di bandi di gara “verdi” che comprendono requisiti ambientali.
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Progettista |
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Innovazione di |
gestione
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Tema |
Qualità ambientale
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Descrizione dell'innovazione |
Il Settore Ambiente della Provincia di Cremona nell’ambito delle azioni rivolte alla sostenibilità di Agenda 21 Locale ha focalizzato l’attenzione sulle potenzialità del GPP come strumento per avviare una politica degli acquisti pubblici ecologicamente orientata e ha deciso di avviare una sperimentazione per verificarne le possibilità di applicazione. E’ nato così il progetto GPPnet La rete degli acquisti pubblici verdi, realizzato con il sostegno dell’Unione Europea nell’ambito del programma Life Ambiente 2002, con un cofinanziamento pari al 49%.
Realizzato nel biennio 2002-2004, il progetto “GPPnet. La rete degli acquisti pubblici verdi” si è posto l’obbiettivo di implementare le metodologie del GPP nelle procedure di acquisto della Pubblica Amministrazione, attraverso la redazione di capitolati d’appalto esemplificativi con requisiti ecologici. Proprio nel tentativo di fornire non solo un’esperienza concreta di GPP, ma anche gli strumenti per una sua applicazione sistematica, il progetto cremonese si è posto l’obbiettivo ambizioso di aggiornare ed integrare il manuale ANPA. Il progetto, che ha coinvolto 13 amministrazioni comunali del territorio provinciale cremonese (Castelleone, Gerre de’ Caprioli, Motta Baluffi, Pescarolo, Piadena, Pizzighettone, San Bassano, Soresina, Spineda, Stagno Lombardo e Vescovato, Casalmaggiore e Crema), è stato avviato individuando nel territorio della Provincia di Cremona un distretto, coincidente con i comuni sperimentatori, in cui esercitare una politica economica improntata al GPP avvalendosi di economie di scala. Quindi è cominciata l’introduzione graduale del GPP con la mappatura delle attività di ogni amministrazione coinvolta in termini di beni e servizi acquistati e del loro impatto ambientale. Da questo lavoro di indagine è stato possibile redigere una gerarchia degli impatti ambientali per ogni bene e servizio e da questa definire i criteri ecologici associabili da introdurre nei bandi di gara, ossia la costruzione del Manuale del GPP. Il documento realizzato si articola in tre sezioni che affrontano il contesto d’azione in cui si colloca il GPP e gli aspetti metodologici e operativi della sua applicazione. Rispetto al manuale ANPA, il prodotto contiene le indicazioni inerenti un’ampia gamma di prodotti e servizi assenti dal precedente, in grado di coprire in modo esauriente tutto l’orizzonte di acquisto delle amministrazioni pubbliche e riassume con maggiore chiarezza le possibilità e i modi di applicazione del GPP. Il Manuale si distingue in tre parti: una sezione generale che illustra le linee teoriche del GPP, una sezione metodologica che offre percorsi guidati per l’introduzione del GPP nelle pratiche d’acquisto e nelle politiche pubbliche come strumento per la sostenibilità, completati dalla presentazione delle etichette ecologiche esistenti e dell’iter formativo in materia di acquisti pubblici; infine una sezione operativa che contiene i criteri ecologici per 189 prodotti divisi in categorie, le istruzioni per inserirli nei bandi, due esempi di contratti di servizi modificati in senso ambientale e le schede di autovalutazione dello stato di attuazione del GPP nell’ente. Particolarmente utili sono le schede comprese nella sezione operativa. Si tratta di modelli che sintetizzano le istruzioni tecniche per la costruzione di un bando verde relativamente ai prodotti maggiormente acquistati dalle pubbliche amministrazioni. Sulla scorta di questo documento i comuni del GPPnet hanno potuto applicare la metodologia GPP inserendo i criteri ecologici nelle forniture da acquistare con la redazione di 12 bandi verdi esemplificativi. I bandi realizzati dai Comuni e dalla Provincia di Cremona spaziano dalle forniture di carta ai lavori di manutenzione stradale, fino ai servizi di mensa e ristorazione. Insieme alla pubblicazione del Manuale del GPP, il progetto GPPnet ha realizzato una serie di attività di informazione e formazione. E’ on line, infatti, il sito ufficiale del progetto, che fornisce un’informazione sulle fasi e i risultati del GPPnet e coinvolge una serie di amministrazioni, organizzate nel comitato di diffusione GPPinfoNET, un network di 30 enti tra cui le informazioni sulla sperimentazione vengono diffuse attraverso una omonima newsletter bimestrale. Sul piano della formazione è stata svolta un’azione formativa intensiva del personale coinvolto nel GPPnet, a cui si sono aggiunti anche soggetti inizialmente non presenti nel progetto. Attualmente è attivo un Gruppo di Lavoro sugli Acquisti Verdi di discussione e confronto a livello nazionale, di cui la Provincia di Cremona è capofila.
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Data della prima realizzazione |
novembre 2004
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Benefici ambientali |
L’implementazione del GPP sperimentata dal progetto intende presentarsi come introduzione di un sistema di gestione ambientale delle procedure d’acquisto dell’Amministrazione. In questo contesto, appaiono difficilmente misurabili nell’immediato le ricadute sull’ambiente, pur coinvolgendo in modo indiretto tutte le voci sotto elencate.
I manuali sul GPP realizzati dall’Unione Europea e da ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economiche) riportano le ipotesi valutate nell’ambito del progetto di ricerca RELIEF1, nato per individuare scientificamente i potenziali benefici a livello ambientale che si trarrebbero qualora gli appalti pubblici verdi fossero largamente adottati nel territorio dell'UE. Da quanto ne è emerso si è potuto concludere che:
• se tutti gli enti pubblici nel territorio dell'UE richiedessero la fornitura di elettricità verde, si eviterebbe di produrre l'equivalente di 60 milioni di tonnellate di CO2, che corrisponde al 18% di quegli impegni di riduzione dei gas ad effetto serra a cui l'UE deve adempiere in base al protocollo di Kyoto. Una percentuale simile si potrebbe raggiungere se gli enti pubblici optassero per edifici ad elevata qualità ambientale;
• se tutti gli enti pubblici nel territorio dell'UE richiedessero computer a basso consumo energetico, e questo orientasse l'intero mercato in quella direzione, 830.000 tonnellate di CO2 non verrebbero più immesse nell'atmosfera;
• se tutti gli enti pubblici europei scegliessero servizi igienici e rubinetti efficienti nelle loro strutture, questo comporterebbe una riduzione del consumo di acqua intorno ai 200 milioni di tonnellate (pari allo 0,6% del consumo totale delle famiglie nell'UE).
Benefici ambientali |
Sì |
No |
Minor consumo energie non rinnovabili |
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Diminuzione scarichi inquinanti |
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Riduzione rifiuti prodotti |
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Ricorso energie rinnovabili |
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Minor consumo materie prime |
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Ricorso a risorse locali |
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Miglior uso infrastrutture esistenti |
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Minor ricorso a trasporto e logistica |
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Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema |
L’implementazione del GPP sperimentata dal progetto intende presentarsi come introduzione di un sistema di gestione ambientale delle procedure d’acquisto dell’Amministrazione. In questo contesto, appaiono difficilmente misurabili nell’immediato le ricadute sull’ambiente, pur coinvolgendo in modo indiretto tutte le voci sotto elencate.
I manuali sul GPP realizzati dall’Unione Europea e da ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economiche) riportano le ipotesi valutate nell’ambito del progetto di ricerca RELIEF1, nato per individuare scientificamente i potenziali benefici a livello ambientale che si trarrebbero qualora gli appalti pubblici verdi fossero largamente adottati nel territorio dell'UE. Da quanto ne è emerso si è potuto concludere che:
• se tutti gli enti pubblici nel territorio dell'UE richiedessero la fornitura di elettricità verde, si eviterebbe di produrre l'equivalente di 60 milioni di tonnellate di CO2, che corrisponde al 18% di quegli impegni di riduzione dei gas ad effetto serra a cui l'UE deve adempiere in base al protocollo di Kyoto. Una percentuale simile si potrebbe raggiungere se gli enti pubblici optassero per edifici ad elevata qualità ambientale;
• se tutti gli enti pubblici nel territorio dell'UE richiedessero computer a basso consumo energetico, e questo orientasse l'intero mercato in quella direzione, 830.000 tonnellate di CO2 non verrebbero più immesse nell'atmosfera;
• se tutti gli enti pubblici europei scegliessero servizi igienici e rubinetti efficienti nelle loro strutture, questo comporterebbe una riduzione del consumo di acqua intorno ai 200 milioni di tonnellate (pari allo 0,6% del consumo totale delle famiglie nell'UE).
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Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione |
Oltre alle amministrazioni pubbliche, la sperimentazione ha coinvolto anche i rappresentanti del mercato attraverso un’azione di formazione, sensibilizzazione e confronto, finalizzata a riorientarne le attività produttive verso un impatto ambientale ridotto.
Infatti, in coincidenza con la stesura dei bandi verdi sono state organizzate due tavole rotonde con i fornitori con funzione di informazione e confronto, sui temi “Gestione e manutenzione uffici” e “Ristorazione e città”, finalizzate a facilitare il coinvolgimento e il confronto diretto dei rappresentanti del mercato.
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Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate |
Sotto il profilo della comunicazione, si è cercato di valorizzare i vari passaggi della sperimentazione attraverso un’attività organizzata su più canali di informazione: internet, stampa, convegni, seminari, realizzazione e distribuzione di prodotti specifici finalizzati alla divulgazione del progetto.
In particolare, è stata sfruttata in modo massiccio la comunicazione via internet con la creazione di una rete di contatti via web, la diffusione di link al sito del GPPnet, la realizzazione di una newsletter informatica GPPinfoNET, inviata con cadenza bimestrale agli Enti che costituiscono la rete GPPinfoNET al fine di disseminare approcci, tecniche e metodologie del progetto e l’impiego della posta elettronica per la circolazione del materiale prodotto all’interno del progetto.
Parallelamente si è svolto un lavoro di contatto e coinvolgimento della stampa nazionale e delle riviste specializzate, inizialmente attraverso inserzioni a pagamento e progressivamente suscitando spontaneo interesse al progetto.
E’ necessario sottolineare che, in seguito alla pubblicazione del Manuale, il calendario degli interventi si è infittito in occasione di convegni nazionali e internazionali, a cui la Provincia di Cremona è stata invitata ad illustrare i risultati e i prodotti del progetto (il Manuale GPP e il Piano d’Azione Locale).
Tra gli incontri, è necessario evidenziare la partecipazione ad eventi particolarmente significativi, come l’evento fieristico internazionale incentrato sui rifiuti SEP-Pollution, la mostra mercato dei prodotti ecocompatibili ed equosolidali ECO&EQUO, il congresso mondiale ISWA 2004, il convegno sul GPP organizzato dalla DG ENV a Bruxelles e la fiera internazionale del recupero in materia di energia e dello sviluppo sostenibile ECOMONDO.
Proprio nel corso di Ecomondo, la Provincia di Cremona è stata insignita, nell’ambito del seminario “I ri-prodotti”, di un prestigioso riconoscimento. Invitata infatti a intervenire alle due giornate di convegni della fiera la Provincia di Cremona ha vinto il premio “Pubblici ri-acquisti”, assegnato dalle associazioni Legambiente e LifeVentuno.
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