Premio all'innovazione amica dell'ambiente, quinta edizione

Scheda progetto

Bestwellness Srl
Riqualificazione territoriale e sviluppo sostenibile di una porzione del territorio di castel volturno occupato da cave dismesse

Informazioni sul candidato:
Ragione sociale Bestwellness Srl  
Settore riqualificazione territoriale  
Sito web www.hkresort.it
Attivita dell'impresa La Bestwellness srl, capofila del Consorzio “Distretto turistico dei laghi di Castelvolturno”, in sinergia con primarie aziende nazionali ed estere e p.a., lavora nel campo del recupero ambientale e riqualificazione territoriale. Attua progetti2005 di sviluppo sostenibile di territori degradati con potenzialità di sviluppo turistico ecocompatibile.  
Certificazioni Tutte le aziende che operano nel nascente bio-parco hanno ricevuto le certificazioni ISO 9001 e 14001 dalla DNV e intrapreso l’iter per la certificazione EMAS e eco-label  
Forme di controllo della gestione in itinere  
Certificazioni del prodotto Tutte le aziende che operano nel nascente bio-parco hanno ricevuto le certificazioni ISO 9001 e 14001 e intrapreso l’iter per la certificazione EMAS e eco-label  

 

Informazioni sull'innovazione:
Titolo Riqualificazione territoriale e sviluppo sostenibile di una porzione del territorio di castel volturno occupato da cave dismesse  
Presentazione dell'innovazione La Bestwellness è impegnata nel recupero ambientale di un vasto territorio di Castel Volturno di oltre 100 ha, in parte occupato da cave di sabbia dismesse e abbandonate (zona SIN), dove da anni si presuppone avvenga sversamento illegale di rifiuti. L’intervento di bonifica e rinaturalizzazione completato (Fase A) ha permesso la realizzazione di un BIO PARCO dedicato al turismo sostenibile. Il progetto, nel suo complesso, è a bassissimo impatto ambientale: prevede una edificazione del 3%, con il restante 97% di superficie destinata a verde o all’azzurro dell’acque.  
Progettista  
Innovazione di gestione  
Tema Governance e sviluppo sostenibile  
Descrizione dell'innovazione L’ intervento di riqualificazione territoriale e gestione sostenibile del territorio proposto, è il primo caso di recupero ambientale con riutilizzo di sito di cava in falda in un area SIN; è incentrato sul recupero di una superficie molto vasta rispetto al semplice sito delle cave dismesse: include, infatti, aree circostanti degradate ed utilizza risorse territoriali attigue sottovalutate. L’iniziativa è riuscita a trasformare un’area altamente degradata in un piccolo “Distretto Turistico” dove convivono attività turistiche ecocompatibili, concretizzando una consistente trasformazione migliorativa dei luoghi sotto gli aspetti ambientali, naturalistici e insediativi, e introducendo nuove destinazioni d’uso compatibili. Il programma riveste un considerevole aspetto di vantaggio collettivo sotto il profilo sociale innalzando la qualità della vita ed il livello culturale di turisti e abitanti, ed economico rappresentando un “grande attrattore” turistico per il territorio con garanzia di una forte ricaduta occupazionale diretta ed indotta; riscoprendo ai fini turistici un territorio la cui naturale vocazione tipica è stata per decenni mortificata dal degrado indotto dall’attività estrattiva abusiva. Per gli interventi di bonifica si è intervenuti con biotecnologie che rappresentano, nell’ambito delle tecnologie ambientali, uno strumento essenziale in quanto sono in grado di fornire nuovi approcci per la comprensione, la gestione, la prevenzione ed il ripristino dell’“ecosistema ambientale”. In particolare il nostro progetto ha previsto interventi di decontaminazione attraverso l’impiego di sistemi biologici, sostanzialmente microrganismi, (biorimediazione), che attivano processi naturali con lo scopo di ristabilire quell’equilibrio che è stato interrotto da alterazioni indotte dall’esterno, restituendoli ai cicli biogeochimici che in condizioni normali mantengono l’integrità dell’ambiente. Il tutto senza l’uso di prodotti chimici, ma attraverso metodi biotecnologici perfettamente ecocompatibili e privi di qualsiasi effetto collaterale sull’uomo, sulla flora e sulla fauna presente. In particolare la Bio & Geo è stata incaricata di mettere in moto un meccanismo di rinaturalizzazione assistita, per recuperare, nel patrimonio ambientale del territorio, vaste aree che hanno avuto origine da operazioni di degrado attuate dall'uomo. E’ stata valutata positivamente la possibilità di intervenire con metodologie per il biorisanamento, ossia utilizzando biomasse in grado di incrementare lo stato di “salute” dell’ecosistema, per ripristinare delle condizioni di qualità di acqua e suolo in grado di mantenere la biodiversità autoctona. Il vantaggio nell’uso di questa tecnica sta essenzialmente nel fatto che è l’unica in grado di intervenire ripristinando e mantenendo la capacità naturale di autodepurazione del corpo idrico e dei suoli, presupposto essenziale affinché il risanamento non diventi un’operazione dai risultati transitori. Per tutti gli interventi di nuova edificazione o ripristino di edifici, si è provveduto all’: • adeguamento alle disposizioni delle leggi vigenti in materia di prelievo, depuratori e scarichi (D.Lgs. 152/99), con particolare riguardo al contenimento dei prelievi, all’efficienza dei depuratori, all’uso di tecniche di riciclo delle acque depurate e di quelle piovane, per gli usi industriali, per pulizia e innaffiamento delle aree di pertinenza; • adeguamento alle disposizioni delle leggi vigenti in materia di riduzione dell’inquinamento (D.Lgs. 372/99, con particolare riferimento al recepimento degli art. 3, 4, 5 e 6 sulle autorizzazioni integrate ambientali); • utilizzo di materiali, sistemi e tecniche ecocompatibili e ad alta sostenibilità ambientale. Inoltre, la riqualificazione complessiva del territorio è stata progettata per ripristinare l’integrità del paesaggio circostante e costituire un assetto dei luoghi ordinato e funzionale in termini di sviluppo sostenibile e di compatibilità ambientale  
Data della prima realizzazione giugno 2004  
Benefici ambientali Al principio del 2003 i siti di cava e la vasta area circostante, interamente abbandonata, si presentavano come una brulla distesa intervallata da specchi d’acqua, residuati dell’estrazione di sabbia in falda, sui cui bordi si ammassavano, cumuli di materiale scaricato illegalmente nel corso degli anni. Le foto della relazione evidenziano lo strato di degrado in cui versavano le cave e tutte le aree circostanti. L‘ampiezza del territorio coinvolto dal fenomeno rendeva impossibile il controllo da parte dell’amministrazione e quotidianamente i siti -che sono esterni al perimetro urbano- venivano utilizzati per sversare rifiuti (spazzatura, pneumatici, vecchi elettrodomestici, residui di lavorazioni varie, e addirittura carcasse di bufale, …) che erano poi quotidianamente bruciati da giovani del posto sollevando colonne nere e maleodoranti. Con la realizzazione dell’intervento della Bestwellness in collaborazione con il comune di Castelvolturno, un sito altamente degradato e più volte dichiarato “un pericolo“ dallo stesso Comune e dalla P.A, è stato trasformato in un’oasi naturalistica che ospita attività ricettivo-turistiche di eccellente livello qualitativo. L’intervento di riqualificazione, esteso al momento per 300.000 mq., ha reso il Wellness Park di CastelVolturno uno dei più grandi parchi a vocazione turistico-ecosportiva in Italia; l’unico interamente dedicato al ben-essere. Rappresenta uno dei più estesi interventi di riuso di aree di cave dismesse in Europa. Sintetica Descrizione dell’iniziativa: L’ampia area che comprende le cave è stata trasformata, dall’intervento presentato, in una grande oasi di verde interrotta da specchi d’acqua che, opportunamente collegati tra loro, danno vita ad un’affascinante laguna circondata da verde e riccamente popolata di fauna locale. E’ stata garantita la conservazione e la manutenzione ordinaria della vegetazione presente e la promozione del riformarsi della vegetazione spontanea; a completa perimetrazione dell’area, ad integrazione delle recinzioni, sono stati introdotti elementi di filtro percettivo tramite interventi di piantumazione di essenze caratteristiche del luogo; Tutti gli accessi carrabili, i rari percorsi aperti agli automezzi di servizio, i parcheggi, sono stati posizionati lungo il perimetro esterno dell’insediamento, inseriti nel verde e realizzati prevalentemente con materiali permeabili. All’interno del parco si circola solo a piedi, in bicicletta, a cavallo, con i natanti (canoe, pattini) attraverso gli specchi d’acqua o con auto elettriche: ciò al fine di garantire l’assoluta quiete alle numerose specie di uccelli che ivi nidificano e proporre un luogo privilegiato in grado di elevare il livello esistenziale e culturale dei turisti e degli abitanti. Per l’ospitalità ed i servizi sono stati recuperati tutti i manufatti significativi esistenti o realizzati manufatti edilizi di elevata qualità ambientale ed architettonica, pienamente integrati nel contesto ambientale e realizzati con accurate tecniche di bioarchitettura. L’intera progettazione è stata eseguita rispettando l’ambiente mediante la sua conservazione naturale, il miglioramento delle sue condizioni con adatti interventi per potenziarne le risorse, la riduzione di emissioni di inquinanti nell’aria, l’utilizzazione di tecnologie finalizzate alla riduzione dei consumi energetici; in particolare: • bonifica del sito mediante utilizzo di tecniche innovative ed ecocompatibili come la fitorimediazione e la biorimediazione • uso razionale dell’energia; • utilizzazione di energie alternative, rispettose dell’ambiente; • utilizzazione di tecnologie con basse emissioni di rumori; • utilizzazione di gas metano come energia integrativa di quelle alternative; • utilizzazione per tutti gli impianti sanitari di dispositivi idraulici a risparmio energetico • raccolta, trattamento e riutilizzo delle acque piovane; • raccolta e trattamento biologico delle acque reflue.

Benefici ambientali No
Minor consumo energie non rinnovabili  
Diminuzione scarichi inquinanti  
Riduzione rifiuti prodotti  
Ricorso energie rinnovabili  
Minor consumo materie prime  
Ricorso a risorse locali  
Miglior uso infrastrutture esistenti  
Minor ricorso a trasporto e logistica  

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema E’ evidente l’importanza degli habitat presenti lungo il litorale domitio della Campania che si possono individuare in zone umide, pascoli allagati, zone agricole, habitat costiero, per la conservazione della biodiversità. In particolare i laghetti sono fondamentali per l’avifauna acquatica durante la migrazione e per alcune specie anche in periodo riproduttivo. La rinaturalizzazione e la gestione dei laghetti e delle vasche può avere i seguenti significati: 1. sottrarre queste zone al controllo delle organizzazioni criminali; 2. migliorare dal punto di vista ambientale il territorio; 3. attuare serie misure di protezione nei confronti dell'avifauna migratoria; 4. risollevare dal degrado, anche sociale, una vasta porzione di territorio; 5. ripristinare la legalità; 6. permettere la crescita civile e culturale di un’ area che versa da troppi anni nelle condizioni di degrado più critiche; 7. favorire forme di occupazione legate alla tutela della natura Nell’attuazione del piano di gestione si perseguiranno due obiettivi: il primo di ordine protezionistico, il secondo di tipo educativo, entrambi impostati su criteri scientifici. Dal punto di vista strettamente protezionistico gli interventi da attuare sono abbastanza limitati: naturalmente bisogna garantire tutte le condizioni ambientali per il benessere della fauna ed in particolare dell’avifauna. Dal punto di vista educativo la fruizione di quest’area da parte dei cittadini, soprattutto dei giovani residenti nei Comuni limitrofi, avrebbe le finalità di sensibilizzarli e responsabilizzarli sui temi ambientali e di offrire loro nuove occasioni di svago e di occupazione. Il contatto diretto con la natura, il coinvolgimento emotivo, non possono essere altro che i presupposti di una presa di coscienza nei confronti delle emergenze ambientali generali, di scala planetaria e nazionale, fino ad arrivare al proprio territorio dove si identificano le azioni personali alla portata di tutti. Tutto ciò assume maggiore rilievo se si pensa al coinvolgimento degli istituti scolastici, in modo tale da far sì che l’ambiente circostante e la fauna presente, possano essere utilizzati come considerevole risorsa per l’insegnamento e come stimolo per l’apprendimento dell’attività scientifica in un contesto di vita reale.  
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione L’intervento della Bestwellness in collaborazione con Bio& Geo, officina Volturno, LIPU e Comune di CastelVolturno, è il primo esempio di riuso di sito di cava in falda in zona ad altissimo rischio ambientale (Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche). La realizzazione del BIOPARCO di Castelvolturno ha trasformato un “problema” della regione Campania in “risorsa” per il territorio, facendo dell’area in questione un “grande attrattore” turistico, volano di riqualificazione ambientale e sviluppo turistico sostenibile, con garanzia di una forte ricaduta occupazionale diretta ed indotta. Nel suo insieme, infatti, la nascente oasi dedicato al benessere, alla cultura e al turismo sostenibile, prevede l’impiego a regime di oltre 200 unità lavorative dirette e 500 indotte. Il progetto si è sviluppato in sinergia con la LIPU a cui è affidata in particolare la gestione di un oasi per la fauna avicola migratoria; e la Bio&Geo che sta applicando i più moderni strumenti di bonifica tramite l’uso ecologico della biorimediazione. Il progetto è stato portato all’attenzione della P.A.: Ministero dell’Ambiente, Regione Campania, Provincia Caserta, Comune di Castelvolturno, Commissariato Straordinario di Governo per le Bonifiche, Autorità di Bacino Liri-Grigliano-Volturno, Arpac si sono riunite in conferenza di servizi per arrivare ad un accordo di programma per autorizzare un ampliamento dell’iniziativa a tutto il comparto di cave presente sul territorio. Il progetto nel suo complesso è stato segnalata all’UNESCO che sta valutando l’assegnazione di un premio per lo “sviluppo sostenibile” ed il riconoscimento dell’area interessata come “Patrimonio dell’Umanità”; il progetto verrà candidato nel 2006 all’ “UEPG -Sustainable Development Awards”, in rappresentanza dell’Italia, trattandosi di uno dei più estesi interventi di riuso di aree di cave dismesse in Europa. Il progetto è stato presentato al Ministro dell’Ambiente On. Altero Matteoli, che ne ha vivamente apprezzato i contenuti al punto di venire personalmente in visita presso il nascente complesso ad elogiare gli sforzi fatti nell’opera di risanamento ambientale.  
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate Nel 2005 si è avviato un “progetto scuole” che ha coinvolto oltre 3500 alunni in visita guidata all’oasi naturalistica (ex sito industriale). Contemporaneamente si è dato il via ai “campi estivi” realizzando un vero e proprio proprio centro turistico giovanile con possibilità di alloggio per juniores e area giochi estesa su una superficie di circa 2.500 mq con una piscina lagunare, attrezzature sportive e attrezzature sportive. I bambini hanno giocare a contatto con la natura nella più totale sicurezza, tra avvenimenti sportivi o giochi di movimento ed escursioni imparando nel contempo a rispettare l’ambiente. I Camp hanno offerto ai più giovani l’opportunità di vivere una settimana di sport, natura e avventura tra giochi, mini-tornei sportivi, prove di orientamento, percorsi in canoa e mountain bike, passeggiate studio, birdwatching, creazione di un orto botanico, a stretto contatto con la natura del vasto parco faunistico, sotto lo sguardo attento del nostro staff di animatori specializzati. Nel 2006 partirà un progetto più ampio mirato ai giovani tra i 18 e i 25 anni Il “Centro di Cultura Internazionale” che intende promuovere la conoscenza come libera scelta e non come imposizione; sostenere la divulgazione di una cultura “globale” attraverso la programmazione periodica di incontri e seminari che sensibilizzino il tessuto sociale ad un’azione d’internazionalizzazione delle proprie risorse. Attività: Cultura e ambiente: Corsi di educazione alla natura, alla valorizzazione del paesaggio e al rilancio del territorio. Cultura e impresa: Cicli di incontri con creativi, intellettuali e artisti volti alla realizzazione di progetti2005 di riqualificazione dei luoghi di lavoro. Cultura e giovani: Programma che intende promuove l’incontro e lo scambio di gruppi giovanili con background diversificati tra loro offrendo un’opportunità preziosa di discutere e confrontarsi su varie tematiche ambientali volte ad arricchire il bagaglio culturale dei singoli partecipanti . Il Centro proposto, persegue un duplice scopo: • creare uno spazio europeo rivolto alla gioventù promuovendo l’apprendimento e lo sviluppo di competenze attraverso attività educative non formali • essere volano di sviluppo per la comunità locale favorendo l’integrazione tra le culture  

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