Premio all'innovazione amica dell'ambiente, quinta edizione

Scheda progetto

Ecoplan Project Srl
Produzione di pallet con processo di estrusione e stampaggio a partire da plastiche eterogenee provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti.

Informazioni sul candidato:
Ragione sociale Ecoplan Project Srl  
Settore Fabbricazione di articoli e imballaggi in gomma e plastica, con particolare riferimento all’ut  
Sito web http://
Attivita dell'impresa La società svolge principalmente l’attività di gestione dei rifiuti offrendo e sviluppando per i clienti, in collaborazione con altre strutture tecnico-scientifiche, tecniche di trattamento e valorizzazione degli scarti di lavorazione di origine industriale, mediante industrializzazione degli stessi per l’ottenimento di prodotti di largo consumo, certificati e rispondenti alle norme UNI di riferimento.  
Certificazioni L'azienda intende procedere con l'iter di ottenimento di tutte le certificazioni ambientali contemporaneamente con lo start up dell'impianto industriale relativo a questo progetto  
Forme di controllo della gestione  
Certificazioni del prodotto L'azienda intende procedere con l'iter di ottenimento di tutte le certificazioni ambientali contemporaneamente con lo start up dell'impianto industriale relativo a questo progetto  

 

Informazioni sull'innovazione:
Titolo Produzione di pallet con processo di estrusione e stampaggio a partire da plastiche eterogenee provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti.  
Presentazione dell'innovazione L’idea innovativa del progetto consiste nella realizzazione di nuovi pallet per il trasporto e l’immagazzinamento di carichi elevati realizzato in materia plastica riciclata e con caratteristiche meccaniche simili a quelle dei pallet in legno. La materia prima utilizzata è costituita da plastiche miste eterogenee provenienti dalla raccolta differenziata ed è rappresentata da quelle frazioni per le quali non ci sono ancora sufficienti sbocchi di riciclo. Il sistema prevede di utilizzare le plastiche così come provengono dagli impianti di selezione, senza lavarle o selezionarle, all’interno di un processo di estrusione e conseguente iniezione in stampo.  
Progettista  
Innovazione di prodotto  
Tema Design per la sostenibilità ambientale  
Descrizione dell'innovazione L’idea di dare corso ad un progetto per il recupero delle plastiche eterogenee residuali dalla selezione di quelle omogenee, prevalentemente derivanti da rifiuti di imballaggio, è nato da un progetto inerente la gestione integrata dei rifiuti sviluppato attraverso un Accordo di Programma stipulato fra i diversi livelli di governo deputati alla gestione dei rifiuti in un bacino sperimentale individuato in Friuli Venezia Giulia. L’Accordo di Programma è stato firmato in data 1° giugno 2001 dal Ministero dell’Ambiente, dal CONAI, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalle Province di Udine e Trieste e da alcuni Comuni friulani, a cui in seguito hanno aderito la Provincia ed il Comune di Gorizia, il Ministero delle Attività Produttive e l’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti. Una delle iniziative che si inseriscono all’interno del progetto di gestione integrata dei rifiuti, della quale la società Ecoplan Project S.r.l. è stata portatrice e sviluppatrice della tecnologia, è quella di valorizzare le plastiche eterogenee, provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti plastici, composti principalmente di imballaggi, per produrre manufatti e beni di largo consumo, certificati e rispondenti alle norme UNI di riferimento sui prodotti ottenuti. La scelta della produzione di pallets in plastica è dovuta ai numerosi vantaggi (durata, prestazioni, requisiti igienico-sanitari, manutenzione, competitività) che esso ha rispetto a quelli in legno e, considerate le grandi quantità di pallets immessi annualmente sul mercato nazionale (40.000.000 di pezzi anno), alle potenzialità di assorbimento di quantitativi notevoli da parte del mercato. I rifiuti d’imballaggio plastico raccolti dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) in rete urbana, industriale e commerciale subiscono una prima selezione per il recupero di frazioni omogenee di PET e HDPE per la quali esistono tecnologie e mercati di riciclo ormai consolidati. Accanto a questi flussi è correlata una grossa produzione di scarti identificabili come materiale plastico misto eterogeneo per i quali non esistono ancora soluzioni per il loro recupero come materia, sia per carenza di tecnologie adeguate che di ricettività del mercato. Le plastiche eterogenee hanno una composizione variabile, dipendente da molti fattori, quali ad esempio i bacini di raccolta, i metodi di raccolta e di selezione e comunque sono principalmente composti, in percentuali variabili, da tutti i polimeri utilizzati per la realizzazione di imballaggi e cioè da HDPE, LDPE, PP, PS, PA, PET, Poliaccoppiati, ecc.. Le diverse caratteristiche fisico-chimiche dei vari polimeri componenti i flussi di plastiche eterogenee, fino ad oggi, hanno posto dei problemi ai processi di estrusione e stampaggio per la produzione di manufatti ad elevate prestazioni. L’iniziativa di Ecoplan Project è stata quella di sviluppare una tecnologia che valorizzi le plastiche eterogenee tal quali per produrre manufatti e beni di largo consumo, con un processo più semplice ed economico, e perciò più competitivo rispetto a tecnologie analoghe che utilizzano materie prime vergini o da riciclo monomateriale. Il processo nei suoi aspetti principali comprende un estrusione in 2 passaggi con un filtraggio delle frazioni estranee ed una successiva accumulo e stampaggio ad iniezione nello stampo. Dal punto di vista gestionale e commerciale poi, la società ha anche previsto di offrire non solo un oggetto (il pallet) che una serie di servizi aggiuntivi e cioè gestire, controllare e riutilizzare i pallet con benefici su tutta la catena distributiva. Il sistema di controllo dei pallet si basa sull’utilizzo di dispositivi, chiamati RFID (dispositivi di identificazione a radio frequenza) che, applicati sugli oggetti (in questo caso i pallet) consentono la loro identificazione, il controllo dello stato, della tracciabilità e qualsiasi altra informazione possa essere utile. Questa opportunità è utile sia a livello aziendale interno per un controllo efficace degli ordini di produzione, dello stato di avanzamento, del magazzino interno sia come servizio esterno a disposizione dei clienti per realizzare un sistema di pooling per la gestione del parco pallet, per monitorare tutto il percorso e lo stato delle merci contenute.  
Data della prima realizzazione Agosto 2005  
Benefici ambientali L’iniziativa in generale risponde alla definizione della Commissione Europa di “ecoprogettazione” deve intendersi l’impiego di criteri e metodologie di progettazione del prodotto volto a ridurre l’impatto ambientale relativo all’utilizzo di materie prime e di energia nell’intero ciclo di vita del prodotto stesso. In particolare si possono valutare i seguenti benefici ambientali:  (riduzione della produzione di rifiuti e del consumo energetico) Il pallet che viene prodotto deriva dal riutilizzo di miscele plastiche eterogenee e quindi risponde agli obiettivi del D.Lgs. n. 22/97 (Decreto Ronchi) di massima valorizzazione e recupero dei rifiuti. Per l’ottenimento del pallet da plastica eterogenea viene utilizzato un processo che consente un notevole risparmio energetico specifico rispetto ai processi utilizzati per la produzione di pallet da plastica monomateriale.  (riduzione/sostituzione di materie pericolose, tossiche o altre incompatibili con l’ambiente) L’attività produttiva che viene svolta da ECOPLAN PROJECT Srl viene alimentata con miscele plastiche eterogenee derivanti anche da flussi post-consumo e ciò permette di recuperare quel materiale plastico che altrimenti dovrebbe essere smaltito con soluzioni incompatibili con l’ambiente (discarica e inceneritori).  (utilizzo di materiali rinnovabili) L’utilizzo di materie plastiche eterogenee derivanti da flussi post-consumo per la produzione di pallet implica che viene recuperato del materiale come materia prima che altrimenti dovrebbe essere smaltito. Ciò permette di considerare queste materie plastiche come rinnovabili.  (ampliamento delle funzioni) L’impostazione che viene data all’iniziativa consente alla società di produrre un’ampia gamma di prodotti ottenuti da materie plastiche. Attualmente è stata compiuta una scelta aziendale di produrre pallet, ma ciò non toglie che apportando delle modifiche non significative all’impianto di produzione possa ottenere altri prodotti.  (riutilizzo e riciclaggio) Come sopra evidenziato ogni pallet danneggiato o usurato viene reinserito completamente nel processo produttivo quale nuova materia prima senza produrre scarti. Inoltre, il sistema logistico di gestione dei pallet previsto permette il controllo di ogni singolo pallet e evita la dispersione/perdita dello stesso nell’ambiente, consentendo all’azienda di rintracciarlo e recuperarlo.

Benefici ambientali No
Minor consumo energie non rinnovabili  
Diminuzione scarichi inquinanti  
Riduzione rifiuti prodotti  
Ricorso energie rinnovabili  
Minor consumo materie prime  
Ricorso a risorse locali  
Miglior uso infrastrutture esistenti  
Minor ricorso a trasporto e logistica  

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema Le conoscenze acquisite dall’azienda Ecoplan Project nel campo del riutilizzo delle plastiche eterogenee aprono nuovi orizzonti e possibilità per lo sviluppo e la diffusione di questa tecnologia, personalizzata e sviluppata in funzione delle risorse e specificità locali, in particolare nel settore dei rifiuti o scarti plastici. Si potranno studiare nuovi prodotti come le barriere fonoassorbenti, gli arredi urbani ecc. accedendo al grande mercato degli Acquisti Verdi delle PPAA.  
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione Dato che l’iniziativa è inserita all’interno di un Accordo di Programma a carattere nazionale sono sempre stati coinvolti ed aggiornati tutti gli enti istituzionali (Conai, Corepla, Regione FVG, ecc.)  
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate In particolare sono stati organizzati un paio di convegni nazionali per spiegare e diffondere l’iniziativa agli enti coinvolti, alle associazioni, ai cittadini  

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