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Scheda
progetto
Enel Spa - Divisione Generazione Ed Energy Management - Area Tecnica Ricerca Utilizzo di co2 da effluenti gassosi per la crescita di biomassa algale
Informazioni sul candidato: |
Ragione sociale |
Enel Spa - Divisione Generazione Ed Energy Management - Area Tecnica Ricerca
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Settore |
Energia
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Sito web |
http://www.enel.it |
Attivita dell'impresa |
Enel è tra i primi operatori di energia elettrica nel mondo. Primo operatore elettrico in Italia con oltre 40.000 MW di potenza installata e secondo nella distribuzione e vendita di gas. 30 milioni di clienti italiani nell'elettricità e 1,7 milioni di clienti nel gas. Enel è la prima società al mondo nel campo delle energie rinnovabili con oltre 18.000 MW.
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Certificazioni |
70% potenza installata certificata ISO 14001-28% registrata EMAS(www.enel.it/attivita/ambiente/documentienel/certificazioni) Marchio 100% energia verde a EnelGreenPower Global Energy Award 2002 quale 'Società dell'anno per le Energie Rinnovabili', premio indetto dal Gruppo Business Week/Platt’s (www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/230713-1_PDF-1.pdf)
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Forme di controllo della gestione |
Enel redige annualmente:
Rapporto Ambientale
Bilancio di Sostenibilità
(http://www.enel.it/azienda/investor_relations/bilanci_documenti/)
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Certificazioni del prodotto |
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Informazioni sull'innovazione: |
Titolo |
Utilizzo di co2 da effluenti gassosi per la crescita di biomassa algale
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Presentazione dell'innovazione |
L’innovazione riguarda l’utilizzo di uno stream di CO2 da produzione industriale per la crescita di biomasse algali.
La CO2, che rappresenta uno dei principali gas serra, diventa fonte di carbonio per microalghe coltivate in sistemi chiusi, trasformandosi da emissione in carbonio organico, con potenziali utilizzi nel campo delle energie rinnovabili o nell’ambito della produzione di prodotti ad elevato valore aggiunto.
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Progettista |
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Innovazione di |
processo
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Tema |
Qualità ambientale
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Descrizione dell'innovazione |
L’obiettivo principale del progetto è la trasformazione di uno stream di CO2 emessa da impianti industriali, in fonte di carbonio per specie algali unicellulari.
E’ noto che gli organismi fotosintetizzanti hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella creazione dell’atmosfera terrestre così come la conosciamo oggi, riducendo drasticamente, in tempi geologici, la quantità di CO2 e trasformandola nel carbonio organico alla base delle più importanti piramidi trofiche degli ecosistemi terrestri e marini. Ad oggi la quantità totale di carbonio convertita dai produttori primari ammonta, globalmente, a 3.1 Gt/anno.
Il processo fotosintetico, tra i più diffusi in natura, è stato adottato per il trattamento di stream concentrati di CO2 come quelli emessi dagli impianti industriali.
Le specie selezionate nell’ambito della presente innovazione, non essendo piante superiori ma organismi semplici unicellulari, sono caratterizzate da una eleveta produttività. La quantità di biomassa prodotta nell’unità di tempo, infatti, è maggiore per le microalghe rispetto a quella prodotta da qualsiasi pianta superiore (arbusti o alberi). Certamente le condizioni di crescita vanno ottimizzate per aumentare quanto più possibile l’efficienza di fissazione della CO2 e la velocità di produzione della biomassa. Per questa ragione sono stati adottati sistemi chiusi in cui ogni singolo parametro potesse essere controllato.
La tecnologia adottata è quella del fotobioreattore con geometria cilindrica costituito da due tubi concentrici di differente diametro. Si tratta di un dispositivo modulare, adottato anche per la coltivazione in larga scala. Questa tipologia di fotobioreattore riduce il fenomeno di saturazione da parte dell’ossigeno e l’effetto dell’inibizione della fotosintesi causata da una eccessiva intensità luminosa. Inoltre a parità di volume occupa una superficie al suolo inferiore rispetto ad altre tipologie di fotobioreattori.
I risultati ottenuti sulla specie marina Phaeodactylum tricornutum indicano che per livelli di CO2 fino al 4% in volume e per concentrazioni di SO2 ed NOX rispettivamente di 20 e 10 mg/Nm3, si ottiene un considerevole incremento della crescita algale. È stato inoltre verificato che concentrazione di CO2 superiori al 12% in volume non producono effetti nocivi sulla microalga.
Le prove condotte all’aperto hanno permesso inoltre di verificare che gli incrementi della crescita algale sono in linea con quanto riscontrato in ambiente artificiale. In particolare non è stato riscontrato alcun effetto inibitore dovuto alle elevate intensità delle radiazioni solari sulla fotosintesi.
La specie marina Phaeodactylum tricornutum rappresenta una potenziale materia prima sia per la produzione di energia che per la produzione di EPA (acido eicosapentenoico), un acido poliinsaturo essenziale indicato per la cura di patologie cardiache.
Inoltre sono state studiate sia specie di acqua dolce che marina per rendere più facile la diffusione della tecnologia sia in siti industriali limitrofi la costa che in quelli distanti da essa.
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Data della prima realizzazione |
Gennaio 2003
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Benefici ambientali |
I benefici ambientali consistono in una riduzione della CO2 emessa in atmosfera e nella produzione di biomassa da utilizzare per la produzione di energia rinnovabile.
Benefici ambientali |
Sì |
No |
Minor consumo energie non rinnovabili |
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Diminuzione scarichi inquinanti |
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Riduzione rifiuti prodotti |
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Ricorso energie rinnovabili |
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Minor consumo materie prime |
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Ricorso a risorse locali |
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Miglior uso infrastrutture esistenti |
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Minor ricorso a trasporto e logistica |
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Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema |
Le potenzialità di sviluppo della coltivazione di microalghe utilizzando CO2 derivante da effluenti gassosi è fortemente legata all’impiego della biomassa prodotta. In funzione della specie selezionata e della realtà industriale del sito, le soluzioni di utilizzo possono essere molto diverse.
Ad esempio la biomassa può essere utilizzata, opportunamente trattata, come combustibile in impianti di generazione termelettrica.
Una superificie pari a circa 20 ha, destinata alla coltivazione di biomassa algale, sarebbe in grado di abbattere circa 50 t di CO2 al giorno (12000 t/anno considerando 8 mesi di funzionamento dell’impianto di coltivazione).
Giornalmente verrebbero, quindi, prodotte circa 170 t di biomassa umida che, utilizzata come combustibile, permetterebbe un risparmio pari a circa 580 tep/anno.
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Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione |
La fase di screening e lo studio relativo all’ottimizzazione dei parametri operativi ha visto il coinvolgimento dell’Università di Firenze
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Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate |
Enel pubblica il Bilancio Ambientale dal 1996 e, a partire dal 2003, il Bilancio di Sostenibilità.
Alcuni progetti2005 di comunicazione ambientale e sociale dell'azienda.
Energiaper, programma per la cultura, la ricerca scientifica,
l’ambiente e lo sport: SCIENZA-partecipazione al Festival della Scienza di Genova e organizzazione di 9 incontri con filosofi e scienziati al Teatro Eliseo a Roma. Enel investe molte risorse nella ricerca scientifica, in particolare attraverso il Centro di Ricerca di Pisa,
per garantire uno sviluppo energetico sostenibile. NATURA- per valorizzare gli aspetti ambientali e culturali delle aree vicine agli impianti attraverso progetti2005 realizzati nell’ambito del programma Natura e Territorio, in collaborazione con istituzioni, enti e comunità
locali, associazioni ambientaliste, federazioni sportive, aziende di turismo. Nel 2005, Enel ha pubblicato la Guida I piaceri dell’energia (seconda edizione), in collaborazione con Gambero Rosso
e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ARTE-Per illuminare l'arte utilizzando la luce come strumento di valorizzazione e come arte stessa: illuminazione artistica, restauro, mostre, eventi culturali SPORT-con il grande progetto in supporto alla Lega Nazionale Dilettanti che coinvolge quasi 2 milioni di appassionati ogni domenica MUSICA-Nel 2005, è diventata partner dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e ha lanciato il tour Cento concerti Enel con grandi artisti della musica italiana. Dal 2003 è socio fondatore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Teatro alla Scala. In questo ambito si colloca L’energia che si ascolta, il progetto per la promozione della musica classica su tutto il territorio nazionale. Enel, inoltre, collabora con il Bologna Festival.
Cultura e Industria Per promuovere la storia dell'industria elettrica con iniziative sul suo ruolo nel sistema economico e sociale nazionale: otto archivi storici aperti al pubblico.(www.enelikon.it) Centrale Aperta Per rendere i cittadini partecipi del patrimonio tecnologico e umano dei nostri impianti: visite guidate, e iniziative culturali. Energia in gioco per sviluppare la conoscenza del mondo dell’energia anche tra i più giovani.
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