Scheda progetto
I.log Iniziative Logistiche Srl Metrocargo: un sistema intermodale basato su terminali di interscambio ferrovia-mare-strada, che consente di sviluppare un sistema integrato di trasporti di unità di carico per un servizio porta a porta in una logica di intermodalità.
Informazioni sul candidato: |
Ragione sociale |
I.log Iniziative Logistiche Srl
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Settore |
Ricerca e sviluppo, progettazione, costruzione e commercializzazione di nuove tecnologie, impianti n
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Sito web |
http://www.ilog.it SITO IN COSTRUZIONE |
Attivita dell'impresa |
Sviluppare, progettare soluzioni logistiche e trasportistiche innovative; impianti e prototipi nel campo dei trasporti e della movimentazione.
Attivare sistemi logistici e di trasporto.
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Certificazioni |
La società è stata costituita recentemente pertanto non ha ancora acquisito certificazioni.
La certificazione ISO 14001 è in programma per il 2005.
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Forme di controllo della gestione |
La società è stata costituita recentemente e pertanto non ha ancora fatto ricorso a forme di controllo della gestione ambientale e sociale.
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Certificazioni del prodotto |
Il processo/servizio proposto non è ancora operativo, pertanto non ha ancora acquisito certificazioni.
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Informazioni sull'innovazione: |
Titolo |
Metrocargo: un sistema intermodale basato su terminali di interscambio ferrovia-mare-strada, che consente di sviluppare un sistema integrato di trasporti di unità di carico per un servizio porta a porta in una logica di intermodalità.
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Presentazione dell'innovazione |
Il sistema concretizza un concetto di mobilità flessibile ed efficiente, per tutti i tipi di merce, che utilizzi la ferrovia e il mare per i trasporti medi e lunghi, consentendo il riequilibrio modale tra strada, rotaia e mare da tutti auspicato.
Consiste in un innovativo sistema di trasporto intermodale porta a porta, che supera le problematiche oggi esistenti relative alla gestione dei singoli trasporti via strada, via ferrovia e via mare, attraverso un sistema di terminali a traslazione orizzontale tali da ottimizzare costi e tempi, minimizzando l’handicap delle rotture di carico.
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Progettista |
Ing. Guido Porta
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Innovazione di |
sistema
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Tema |
muoversi e trasportare
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Descrizione dell'innovazione |
L’idea alla base del sistema Metrocargo è quella di attivare un trasporto di merci unitizzate basato su una reale intermodalità, dove la ferrovia costituisca l’asse portante per i medi e lunghi percorsi terrestri, attraverso la creazione di dorsali di traffico servite da treni “navetta” e terminal ferroviari di interscambio, dove sia possibile trasferire le merci da un treno all’altro con modalità analoghe a quanto avviene per i passeggeri (trasbordo e coincidenze) di un normale servizio a rete.
Il metodo si basa sull’identificazione di una rete di linee ferroviarie in esercizio su cui far operare treni navetta a composizione fissa dedicati al sistema, con itinerario prefissato, come già avviene nel trasporto di persone.
Si prevede pertanto un ciclo di trasporto articolato in più fasi:
un primo trasporto via camion al terminal più vicino
una successiva operazione di stoccaggio su un piano automatizzato a rulli, suddividendo le unità di carico per ciascuna direttrice di destinazione
all’approssimarsi dell’ arrivo del treno a cui l’unità di carico è destinata, l’impianto provvede, in maniera automatica, al caricamento sul treno stesso tramite movimentazione orizzontale
attraverso successivi trasbordi fra treni diversi, l’unità di carico arriva al terminale più vicino alla destinazione finale, dove si procede alla consegna a mezzo camion.
Le unità di carico saranno pre-stivate a terra, posizionate in modo automatizzato sull’impianto, frontalmente alle posizioni previste per il carico, caricate sul primo treno utile in transito verso la destinazione prevista tramite un’unica operazione di movimentazione, agente su tutta la lunghezza del treno.
Nel caso del carico in un terminale marittimo, si procede in modo analogo utilizzando il primo treno utile in transito verso la destinazione prevista.
Il progetto prevede di integrare nel sistema anche i terminali portuali che, per il carico del treno, hanno modalità operative molto simili ai terminali interni; il sistema in questo caso consente di caricare/scaricare i treni in tempi notevolmente inferiori rispetto ai sistemi tradizionali:
riducendo i tempi di sosta in porto delle merci containerizzate,
razionalizzando l’uso delle limitate aree portuali impiegabili più proficuamente per le operazioni di carico e scarico nave,
aumentando la sicurezza delle operazioni di movimentazione.
In sintesi l’idea consente l’avvio di un sistema che:
non necessita di nuovi investimenti in infrastrutture ferroviarie ottimizzando l’uso della rete esistente
è compatibile con i sistemi intermodali attuali di trasporto e si integra con il previsto avvio delle “Autostrade del mare” quale proseguimento del trasporto marittimo sulla terraferma
non ha particolari limiti dimensionali, sia in termini di rete, sia in termini di volumi trasportati:
consente tempi di resa e costi assolutamente compatibili con il trasporto diretto via camion
può facilmente adattarsi anche a realtà non particolarmente strutturate infatti i terminali possono essere posizionati in aree ferroviarie dismesse e a basso valore adiacenti alle a linee ferroviarie stesse (es. stazioni e parchi ferroviari)
evita tutti i costi accessori connessi alla modalità di trasporto ferroviario quali:
• tempi elevati di impiego del materiale rotabile
• tempi di soste nei terminali
• manovre
• terminalizzazioni
costi che spesso appesantiscono in maniera determinante la modalità ferroviaria
riduce in maniera significativa il numero di camion circolanti sulla strada riutilizzando gli autotrasportatori per le operazioni di presa e consegna
rende disponibile il servizio intermodale a tutte le tipologie di clienti indipendentemente dalla loro dimensione e volumi movimentati.
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Data della prima realizzazione |
Dicembre 2005
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Benefici ambientali |
L'innovazione non ha ancora superato la fase progettuale. A regime per il solo territorio nazionale potranno essere tolti dalla strada circa 1.500.000 camion all'anno oltre ai seguenti vantaggi generali:
- ridurre l'inquinamento ambientale mediante un maggior utilizzo del sistema ferroviario e marittimo
- ridurre il costo complessivo della logstica con un miglioramento di efficienza complessivo
- ridurre l'impatto che i trasporti originano nell'ambito delle città e delle aree industriali attraversate da grandi arterie stradali.
Altri benefici ambientali |
Sì |
No |
Minor consumo energie non rinnovabili |
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Diminuzione scarichi inquinanti |
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Riduzione rifiuti prodotti |
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Ricorso energie rinnovabili |
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Minor consumo materie prime |
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Ricorso a risorse locali |
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Miglior uso infrastrutture esistenti |
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Minor ricorso a trasporto e logistica |
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Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema |
Il sistema può avere un impatto molto rilevante, paragonabile all’avvento del container in quanto consentirà di estendere l’intermodalità a molte tipologie di trasporti oggi effettuabili solo via strada.
Il potenziale di sviluppo è molto elevato ed anche relativamente rapido in quanto è possibile attivare un considerevole volume di trasporto, senza investimenti infrastrutturali significativi, in quanto il sistema utilizza le linee ferroviarie esistenti e per i terminali si possono utilizzare aree ferroviarie dimesse ed aree intermodali già in uso.
Si prevede inoltre di utilizzare il sistema per la penetrazione delle merci nelle città attraverso unità di carico più piccole utilizzando i sistemi di mobilità urbana già esistenti quali tramvie e linee metropolitane;questo è reso possibile dal fatto che le operazioni di carico e scarico sono estremamente rapide, compatibili con gli equivalenti dei passeggeri e quindi tali da poter inserire convogli merci inframezzati ai convogli passeggeri o convogli misti che, in coda possano avere alcune vetture pianali merci.
Il sistema inoltre, grazie all’estrema flessibilità intrinseca può utilmente integrare altri significativi nodi logistici (es. aeroporti, centri commerciali) nel tessuto logistico complessivo potendo realizzare collegamenti anche tramite vie vincolate leggere o in sede promiscua.
In termini di beneficio complessivo il sistema può raddoppiare i volumi trasportati via ferrovia ed aiutare in maniera significativa il decollo delle autostrade del mare, riducendo il ricorso agli incentivi previsti per lo sviluppo della modalità.
La ricaduta ambientale è significativa: la possibilità di trasferire da mezzi di trasporto singoli e con motori inquinanti a sistemi quali trasporti su binari (treni, tram, metropolitane) alimentati da energia elettrica e in sede prevalentemente propria, oltre alla possibilità di rendere fruibile a tutti un sistema di trasporto intermodale che ottimizza ogni singola modalità.
Inoltre si può ridurre in maniera rilevante il tasso di incidentalità e il fabbisogno di nuove infrastrutture viarie, altrimenti indispensabili.
In termini di diffusione si prevede un avvio in Italia, territorio favorevole per la sua policentricità, per poi estendersi su direttrici europee lungo i corridoi multimodali già individuati.
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Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione |
Il progetto prevede di coinvolgere i soggetti già presenti sul territorio quali interporti, autoporti, ridando un ruolo anche alle strutture realizzate in prossimità dei confini nazionali resi inutili dall’applicazione del Trattato di Schengen, oltre alle strutture di governo del territorio quali Autorità Portuali, Enti gestori di aree industriali, Regioni, Province, Comuni.
In particolare le strutture logistiche potranno partecipare e/o controllare le società locali che realizzeranno i centri di interscambio, inserendo le strutture esistenti nel sistema a rete complessivo.
Si ritiene opportuno, inoltre, avviare un percorso con Assindustria, Confapi e CCIAA e organizzazioni minori presenti sul territorio per attivare accordi quadro tesi ad ottimizzare l’utilizzo del servizio.
In termini di vantaggi di sistema, si ritiene di realizzare una ottimizzazione del reticolo logistico e trasportistico italiano tale da avere da un lato, maggiore competitività dell’intero sistema nazionale a tutto vantaggio del sistema produttivo e distributivo dei prodotti italiani e, dall’altro, di consentire una riduzione del costo al consumatore finale, fortemente influenzato dai costi di trasporto e distribuzione, e della qualità di vita complessiva.
Importante è anche il coinvolgimento delle associazioni dell’autotrasporto che, possono in questo modo, meglio proteggere i vettori nazionali e migliorare le condizioni di lavoro complessive, rendendo possibile una più agevole applicazione delle norme esistenti in materia di ore di guida, limiti di carico ecc.
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Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate |
L’iniziativa non è ancora operativa, pertanto non è ancora stata sviluppata una politica di comunicazione.
Si ritiene comunque che la politica di comunicazione futura non possa prescindere da una forte connotazione ambientale, di sicurezza del trasporto in termini di riduzione dell’incidentalità stradale e anche dalla possibilità di trasferire su queste modalità molte delle merci pericolose oggi trasportate totalmente via strada.
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