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Scheda Progetto
Carlo Gavazzi Green Power Spa, Progetto integrato di filiera di coltivazioni a ciclo breve e di produzione di energia elettrica in centrali a biomasse
Informazioni sul candidato: |
Ragione sociale |
Carlo Gavazzi Green Power Spa,
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Settore |
energia
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Sito web |
http://www.greenpower-carlogavazzi.com |
Attivita dell'impresa |
Carlo Gavazzi Green Power (CGGP) opera nel campo della produzione di energia esclusivamente da fonti rinnovabili. Attualmente sono attive tre centrali alimentate a biomasse (residui e scarti di legno) per un totale di 80 MW elettrici,
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Certificazioni |
CGGP è una società di recente costituzione che ha iniziato nell’anno 2001-2002 le produzioni di energia elettrica da biomassa (alcuni impianti sono ancora nella fase di avviamento); come primo obiettivo è in corso la certificazione Iso14001 e la registrazione EMAS della centrale a biomasse di Bando d’Argenta.
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Forme di controllo della gestione |
E’ stata effettuata l’analisi del ciclo di vita della biomassa.
A partire dall’esercizio 2004 Carlo Gavazzi Green Power si doterà di un bilancio ambientale.
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Certificazioni del prodotto |
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Informazioni sull'innovazione: |
Titolo |
Progetto integrato di filiera di coltivazioni a ciclo breve e di produzione di energia elettrica in centrali a biomasse
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Presentazione dell'innovazione |
Impianto di coltivazioni arboree a ciclo breve finalizzate alla produzione di biomassa e suo utilizzo in centrali per la produzione di energia elettrica
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Progettista |
Dott. Ing. Giancarlo Cicerone –Direttore Tecnico Carlo Gavazzi Green Power
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Innovazione di |
processo
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Tema |
energia
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Descrizione dell'innovazione |
Carlo Gavazzi Green Power, principale operatore italiano nel campo della produzione di energia pulita da biomasse, intende coprire quote crescenti del fabbisogno di combustibile delle proprie centrali mediante biomassa ligno-cellulosica proveniente da coltivazioni energetiche dedicate.
Le tre centrali che CGGP, insieme ai propri partner, esercisce a Bando d’Argenta (FE), Crotone e Strongoli (KR) sono alimentate con scarti e residui di legno non trattato provenienti da lavori forestali, segherie, potature agricole e urbane, raccolta differenziata, ecc. E’ intenzione di CGGP associare agli scarti e residui di legno, biomassa ad uso energetico appositamente coltivata quale integrazione di approvvigionamento altamente sostenibile, che apporta ulteriori connotazioni ambientali e sociali all’attività dell’azienda.
Le piantagioni energetiche legnose a corta rotazione (Short Rotation Forestry) sono colture innovative, con cicli di taglio di 2-4 anni, destinate alla produzione di biomassa per uso energetico. Esse permettono di valorizzare terreni agricoli non utilizzati o scarsamente produttivi e costituiscono un’interessante opportunità anche per i terreni soggetti a set-aside obbligatorio o volontario. Le piantagioni da biomassa possono inoltre contribuire a combattere il dissesto idrogeologico.
Il progetto integrato di Short Rotation Forestry attivato da Carlo Gavazzi Green Power prevede:
l’individuazione di aree agricole da destinare a SRF nelle vicinanze delle centrali (per minimizzare l’mpatto dei trasporti).
l’individuazione delle specie arboree più indicate, in funzione delle caratteristiche del terreno e del clima italiano.
la stipula di accordi e partnership con operatori agricoli, cooperative ed associazioni locali per l’effettuazione dei lavori inerenti l’impianto delle talee, la successiva mautenzione della piantagione e il periodico taglio e raccolta della biomassa.
la consulenza tecnica ed economica agli agricoltori attraverso convenzioni con istituzioni scientifiche universitarie.
Gli obiettivi principali del progetto sono:
valutare la produttività di diverse specie di piante ad accrescimento rapido e testare le tecnologie di produzione e raccolta della biomassa, in ambienti agricoli tipici dei dintorni della centrale termoelettrica di Bando d’Argenta, ai fini della produzione di quantitativi di biomasse legnose sufficienti a coprire parte (15-20%) del fabbisogno della centrale
costituire un valido esempio, volto alla sensibilizzazione di tutti gli operatori agricoli del comprensorio, e al loro coinvolgimento in iniziative sempre più ampie finalizzate alla migliore integrazione del processo di produzione dell’energia elettrica con la realtà socio-economica del territorio in cui è inserito.
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Data della prima realizzazione |
Inverno 2002 - primavera 2003
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Benefici ambientali |
Altri benefici ambientali |
Sì |
No |
Minor consumo energie non rinnovabili |
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Diminuzione scarichi inquinanti |
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Riduzione rifiuti prodotti |
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Ricorso energie rinnovabili |
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Minor consumo materie prime |
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Ricorso a risorse locali |
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Miglior uso infrastrutture esistenti |
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Minor ricorso a trasporto e logistica |
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Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema |
La diffusione di colture dedicate di biomasse a scopo energetico apporterebbe al nostro Paese preziosi vantaggi in termini di:
riduzione dell’inquinamento atmosferico ed in particolare delle emissioni di gas serra, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati con l’adesione al protocollo di Kyoto
riduzione della dipendenza energetica e ricorso a risorse autoctone
creazione di nuove possibilità occupazionali nei territori rurali
valorizzazione di terreni altrimenti marginali, o soggetti a set-aside
difesa del suolo dall’erosione, riduzione dell’uso di fertilizzanti e pesticidi rispetto alle colture tradizionali, fitodepurazione
La creazione di una filiera integrata in grado di superare gli attuali limiti di frammentazione del mercato italiano della biomassa richiede uno sforzo organizzativo e imprenditoriale molto ingente. Il sistema produttivo di Carlo Gavazzi Green Power, d’altra parte, esprime fabbisogni di biomassa di notevole entità (600.000 tonnellate/anno), costanti e non soggetti a fluttuazioni di mercato (essendo l’intera produzione di energia elettrica ritirata dal GRTN in base a contratti di lungo termine), in una prospettiva temporale di 15-20 anni. Il progetto Short Rotation Forestry è rappresentativo dell’impegno strategico della Società di far leva su questo importante “volano” per costruire una filiera italiana della biomassa ad uso energetico, mediante iniziative, accordi territoriali, progetti il cui denominatore comune è la valorizzazione della biomassa come risorsa locale.
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Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione |
Comune di Bando d’Argenta: viene prioritariamente consultato in tutte le iniziative che interessano la comunità che rappresenta.
Regione Emilia Romagna.
Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento S.Anna (Pisa): partner scientifico di CGGP, in particolare per il progetto Short Rotation Forestry (si veda la Convenzione Quadro allegato 4).
Università degli Studi di Bologna: ha condotto per conto dell’Azienda vari studi sulla fattibilità della SRF in ambienti agropedoclimatici italiani (allegato 7).
Banca Verde, gruppo MPS: ricerca di finanziamenti pubblici dedicati a innovazioni nel campo agricolo, applicabili alla filiera delle biomasse.
Sorgeva: cooperativa agricola argentana, ha messo a disposizione propri terreni e manodopera per i primi impianti di talee di pioppo (allegato 5).
Consorzio Bonifica Renana: ha messo a disposizione propri terreni e manodopera per i primi impianti di talee di pioppo (allegato 6)
L’opera di sensibilizzazione per la diffusione delle coltivazioni a scopo energetico ha coinvolto le principali organizzazioni di categoria e i sindacati del settore agricolo: Confagricoltura, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Copagri
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Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate |
Le centrali a biomasse del gruppo CGGP sono “aperte al pubblico” tutto l’anno e ospitano frequentemente visite di scuole, associazioni, cittadini interessati.
Già nella fase di sviluppo degli impianti sono stati organizzati estesi incontri pubblici di informazione.
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