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Scheda Progetto

Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Gestione della qualità ambientale nel parco nazionale dolomiti bellunesi

Informazioni sul candidato:
Ragione sociale Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi  
Settore Aree protette  
Sito web http://www.dolomitipark.it
Attivita dell'impresa Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi (PNDB), istituito il 12 luglio 1993, svolge le funzioni assegnate ai Parchi dalla Legge 394/91: conservazione, ricerca, divulgazione e innovazione finalizzata allo sviluppo sostenibile. Interessa i 32.000 ettari più meridionali dell'area dolomitica, in provincia di Belluno.  
Certificazioni Il PNDB ha avviato, nel 2003, la procedura per ottenere la certificazione integrata Vision 2000 ed ISO 14001. La conclusione dell'iter di certificazione è prevista per l'estate 2003.  
Forme di controllo della gestione Il Piano del Parco ha definito la zonizzazione e regolamentato di conseguenza le attività antropiche sulla base della sensibilità e vulnerabilità delle diverse aree. Le aziende che richiedono il logo del parco attraverso la carta qualità si impegnano a rispettare protocolli che stabiliscono requisiti minimi di sostenibilità.  
Certificazioni del prodotto Il PNDB ha avviato, nel 2002, la procedura per ottenere la certificazione integrata Vision 2000 ed ISO 14001. La conclusione dell'iter di certificazione è prevista per l'estate 2003. Il PNDB richiede la certificazione biologica alle aziende presenti all'interno dei confini. Per le aziende che aderiscono a carta qualità è auspicata la certificazione ISO 14001.  

 

Informazioni sull'innovazione:
Titolo Gestione della qualità ambientale nel parco nazionale dolomiti bellunesi  
Presentazione dell'innovazione Il PNDB dispone, unico in Italia, degli strumenti di pianificazione previsti dalla L 394/91: il Piano del Parco e il Piano Pluriennale Economico e Sociale; ciò ha permesso di programmare e gestire gli interventi sul territorio e quindi la qualità ambientale dell'area con una serie articolata di progetti, assai diversificati ma tra loro integrati in una logica unica: quella di conservare l'elevatissima qualità ambientale dei territori in gestione all'ente attraverso la realizzazione di progetti dal forte carattere innovativo, per cercare nuove strade per uno sviluppo sostenibile.  
Progettista Vari  
Innovazione di sistema  
Tema qualita ambiente  
Descrizione dell'innovazione Conserviamo la natura per proteggere l'uomo: è il 'motto' utilizzato dal PNDB per promuovere le sue attività di gestione del territorio. Utilizzando le indicazioni fornite dai propri strumenti di pianificazione l'Ente, in questi anni, ha cercato di coniugare conservazione e sviluppo sostenibile cercando di mettere a punto, attraverso l'innovazione, nuove vie per raggiungere un nuovo e più duraturo equilibrio tra uomo ed ambiente naturale. I progetti più significativi degli ultimi anni sono così riassumibili: Parco Fossil free: ha l'obiettivo di 'liberare' il Parco dall'uso di energia fossile, trasformandolo in vetrina tecnologica e laboratorio per l'innovazione. Prevede di utilizzare, nelle infrastrutture del Parco, solo fonti energetiche rinnovabili: biomasse (legno, biodiesel), solare fotovoltaico e termico, microidroelettrico e cogenerazione a biodiesel. E' stato realizzato il 50% degli impianti previsti. Mobilità sostenibile: grazie ad un finanziamento comunitario 'LIFE' sono state avviate iniziative per potenziare l'intermodalità treno/bus/bici, assicurando sconti sui biglietti ferroviari, servizi di bus navetta tra le stazioni ferroviarie e le principali valli del Parco, noleggi gratuiti di biciclette nelle località più frequentate. Realizzato nell'estate 2002 e ripetuto quest'anno. Recupero delle malghe: il Parco ha ristrutturato 4 malghe per l'allevamento bovino ed una per ovini, con un investimento complessivo di oltre 2 milioni di '. Queste 'malghe modello' sono state dotate di impianti che sfruttano fonti alternative di energia, in alcune lo smaltimento dei reflui zootecnici avviene con impianti di fitodepurazione e in tutte si punta ad applicare i metodi della zootecnìa biologica. Le malghe sono state attrezzate con minicaseifici per produrre formaggio, ricotta e burro; l'obiettivo è quello di renderle aziende agricole multifunzionali, che affianchino all'allevamento l'attività agrituristica e quelle dell'educazione ambientale, secondo il modello delle 'fattorie didattiche'. 'Carta qualità': prevede di assegnare il logo del Parco ai prodotti e servizi che rispettano protocolli redatti dall'Ente Parco e improntati alla garanzia di elevati standard di qualità e di rispetto dell'ambiente. Sono stati redatti protocolli per le produzioni agroalimentari, i prodotti artigianali, i servizi turistici (alberghi, affittacamere, Bed&breakfast, agriturismo, rifugi), servizi di educazione ambientale, eventi e manifestazioni sportive e culturali. Iniziato nel 2001, ad oggi sono circa 50 le aziende che hanno ottenuto il logo del Parco. Ospitalità diffusa: prevede l'erogazione di contributi per la ristrutturazione di vecchi edifici per creare strutture ricettive diffuse (affittacamere e bed&breakfast). Gli obiettivi sono quelli di mantenere presidi territoriali in Comuni altrimenti soggetti all'abbandono, creando un'integrazione al reddito dei pochi residenti rimasti e, nel contempo, recuperare un patrimonio edilizio destinato al degrado. In fase di realizzazione. Agenda 21: l'Ente ha avviato il processo di applicazione dell'Agenda 21 locale del Parco, utilizzando un apposito finanziamento del Ministero dell'Ambiente. Ad oggi è ultimata la fase di analisi ambientale iniziale e sono stati realizzati i forum con i cittadini, gli operatori economici e le amministrazioni locali interessate, che hanno aderito al processo di Agenda 21. Certificazione integrata: nel 2002 il PNDB ha avviato la procedura per ottenere la certificazione integrata secondo le norme Vision 2000 e ISO 14001, con la prospettiva di arrivare ad EMAS 2. L'iter della prima fase (Vision ed ISO 14001) si concluderà nell'estate di quest'anno. La certificazione consente di 'dimostrare' che le attività fin qui svolte non solo rientrano in un unico progetto di gestione ambientale del territorio affidato alle cure del Parco, ma sono anche realizzati in modo lineare ed efficace.  
Data della prima realizzazione dicembre 2000  
Benefici ambientali I benefici ambientali di un complesso di attività così articolato come quello descritto al punto 2 non sono facilmente estrapolabili. Per questo con l'implementazione di Agenda 21 sono stati fissati degli indicatori ambientali che consentano all'Ente Parco di misurare l'effetto delle sue attività Si riportano, a puro titolo esemplificativo, alcuni dati che sintetizzano il miglioramento della qualità ambientale realizzato dal Parco in questi ultimi 3 anni: Rapporto tra UBA (Unità Bovino Adulto) potenziali ed UBA reali all'interno del Parco: 97,5 % contro il 42% all'esterno del Parco, per effetto del recupero delle malghe. Impianti di caseificazione alimentati a biodiesel installati: 4 Malghe ristrutturate: 5 Tetti fotovoltaici installati: 2 Infrastrutture che utilizzano fonti rinnovabili: 13 Ritorno di orso e lince nei territori del Parco. Aumento delle popolazioni di Ungulati senza danni al rinnovo forestale. Aziende che hanno aderito alla 'carta qualità' del Parco, impegnandosi a rispettare protocolli di sostenibilità ambientale: circa 50.

Altri benefici ambientali No
Minor consumo energie non rinnovabili  
Diminuzione scarichi inquinanti  
Riduzione rifiuti prodotti  
Ricorso energie rinnovabili  
Minor consumo materie prime  
Ricorso a risorse locali  
Miglior uso infrastrutture esistenti  
Minor ricorso a trasporto e logistica  

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema Progetti 'pilota', come quelli realizzati dal PNDB, hanno certamente un impatto 'culturale' sul sistema molto maggiore rispetto a quello diretto, dato che interessano un numero relativamente ridotto di strutture. L'azione di divulgazione e di 'vetrina tecnologica' che il Parco svolge è però fondamentale. Gli oltre 30.000 escursionisti che ogni anno visitano i Rifugi del Parco possono vedere applicazioni concrete di tetti fotovoltaici e di altre soluzioni tecnologiche sostenibili. Gli oltre 120.000 turisti che si limitano a visitare le strade di fondovalle del Parco si 'imbattono' in infrastrutture che utilizzano tetti fotovoltaici, caldaie a biomasse ed altre soluzioni innovative. La 'carta qualità' ha poi, tra i suoi obiettivi, quello di sensibilizzare le aziende del territorio del Parco e delle zone limitrofe alle problematiche dello sviluppo sostenibile, facendo capire loro che percorrere strade nuove di gestione ambientale della propria struttura può avere anche una ricaduta positiva dal punto di vista economico, dato che prodotti agricoli biologici e tradizionali, strutture ricettive 'ecologiche' e servizi di qualità che siano attenti alle problematiche di conservazione delle risorse non rinnovabili, richiamano una particolare tipologia di 'consumatore'.  
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione In tutte le attività intraprese il PNDB ha sempre cercato la condivisione degli attori locali. Prima ancora di avviare Agenda 21 e quindi i forum di confronto con cittadini, associazioni, operatori economici ed associazioni di categoria, il PNDB aveva già stilato dei protocolli di intesa con le associazioni dei commercianti e degli artigiani, finalizzati a definire obiettivi comuni di lavoro. Dopo l'avvio del progetto carta qualità i rapporti con gli operatori economici si sono intensificati e ASCOM ha creato una Associazione di imprese chiamata 'Intorno al Parco', con l'obiettivo di avviare attività comuni di promozione e valorizzazione dell'area.  
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate Non è possibile gestire in modo partecipato la qualità ambientale del territorio se non si comunica efficacemente ciò che si vuole fare e ciò che si fa. Il Parco in questi anni ha pianificato la comunicazione esterna cercando di utilizzare canali e strumenti diversi, in modo da raggiungere uno spettro diversificato di potenziali 'fruitori'. In sintesi la strategia di comunicazione si è articolata in: Sito internet: per la comunicazione a livello locale, nazionale ed internazionale. Il sito, in 3 lingue, conta oltre 35.000 contatti annui. Pieghevoli e locandine: per comunicare a livello locale e nazionale gli eventi e le attività realizzate. Attività nelle scuole: programmi mirati di educazione ambientale dall'asilo all'Università, che coinvolgono oltre 3.000 allievi e studenti ogni anno. Educazione ambientale e formazione per gli adulti. Notiziario del Parco 'Tracce': inviato gratuitamente in 56.000 copie a tutti i residenti nei 15 Comuni del Parco (104.000 persone). Il notiziario contiene anche una Newsletter Agenda 21. Forum e incontri pubblici con le popolazioni locali presso le sedi comunali Convegni. Fiere, sagre e feste locali: per il contatto diretto con i residenti Fiere nazionali: per la promozione e divulgazione, a livello sovraterritoriale, delle attività realizzate. Stampa locale: quotidiani e periodici Stampa nazionale: soprattutto su periodici specializzati (Airone, Oasis) TV locale: servizi dedicati, TG locali TV nazionale: servizi speciali in trasmissioni di settore (Sereno variabile, Geo&Geo, Bell'Italia)  

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