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Scheda Progetto

Peugeot Automobili Italia
Filtro attivo anti particolato (fap)

Informazioni sul candidato:
Ragione sociale Peugeot Automobili Italia  
Settore Automobilistico  
Sito web http://www.peugeot.it
Attivita dell'impresa Costruttore e distributore di automobili  
Certificazioni ISO 9001 ' 2000  
Forme di controllo della gestione  
Certificazioni del prodotto  

 

Informazioni sull'innovazione:
Titolo Filtro attivo anti particolato (fap)  
Presentazione dell'innovazione Dispositivo a controllo elettronico che permette di filtrare e successivamente eliminare i depositi carboniosi/particolato presenti allo scarico dei motori Turbodiesel HDi. In questo modo le emissioni dannose sono ridotte a livelli pressoché infinitesimali. Il successivo processo di combustione del particolato catturato avviene periodicamente ed automaticamente senza influire sulle condizioni di guida. (Vedi Dossier allegato 1 e Animazione grafica su CD)  
Progettista Pascal Lefevre  
Innovazione di prodotto  
Tema mobilita  
Descrizione dell'innovazione Il sistema è costituito da un supporto filtrante associato ad un precatalizzatore posto a monte del filtro e da sensori di controllo della temperatura e della pressione; un software evoluto di comando e di controllo del motore HDi "common rail" che pilota la rigenerazione del filtro e l'autodiagnosi del sistema; un sistema di additivazione del carburante (Eolys) integrato al veicolo. Il filtro attivo anti-particolato è una struttura porosa, in carburo di silicio, costituito da canali realizzati in modo da forzare i gas di scarico ad attraversarli. Il filtraggio è estremamente efficace ed ha un'elevata capacità di ritenzione del particolato. La rigenerazione consiste nel bruciare il particolato che si è accumulato sul filtro. Il particolato che si fissa sul filtro, composto principalmente da carbonio e idrocarburi, brucia in presenza di ossigeno, ad una temperatura di 550°C. La rigenerazione del filtro è pilotata dall'impianto "common rail" che consente di innescare iniezioni multiple per portare la temperatura iniziale dei gas di scarico da 150° C a 450° C, valore al quale il particolato viene distrutto. L'aumento della temperatura si effettua in due tappe: dapprima, una post-iniezione di carburante in fase di scoppio crea una post-combustione nel cilindro che determina un aumento della temperatura da 200 a 250°C ; poi una post-combustione complementare, generata da un catalizzatore di ossidazione posto a monte del filtro, tratta gli idrocarburi incombusti generati dalla post-iniezione. La temperatura può aumentare di oltre 100°C. Per raggiungere la soglia di rigenerazione, il carburante viene additivato con Eolys(r), un composto a base di cerina prodotto dalla società Rhodia, che riduce la temperatura naturale di combustione del particolato a 450°C. Il filtraggio dei gas di scarico è permanente e, in funzione del livello di riempimento del filtro, la rigenerazione viene effettuata all'incirca dopo 400-500 chilometri in modo completamente automatico. Il sistema è un brevetto PSA.  
Data della prima realizzazione 1999  
Benefici ambientali Come verificato da Enti di Controllo Autonomi (vedi comunicati dell'ADAC - Automobile Club tedesco ' e Stazione Sperimentale Combustibili di San Donato Milanese che alleghiamo), dallo scarico di una Peugeot 307 equipaggiata con FAP esce un numero di polveri fini paragonabile a quello dell'aria prima di essere aspirata dal motore, numero 10.000 volte inferiore rispetto ad un tradizionale Turbodiesel Euro 2. (Vedi Dossier allegato2)

Altri benefici ambientali No
Minor consumo energie non rinnovabili  
Diminuzione scarichi inquinanti  
Riduzione rifiuti prodotti  
Ricorso energie rinnovabili  
Minor consumo materie prime  
Ricorso a risorse locali  
Miglior uso infrastrutture esistenti  
Minor ricorso a trasporto e logistica  

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema La prima amministrazione comunale a riconoscere i benefici ambientali del FAP è stata quella di Bolzano che ha inserito le vetture equipaggiate con questo dispositivo tra quelle autorizzate a circolare nei giorni di divieto di circolazione per motivi di inquinamento. (Vedi Dossier allegato 3)  
Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione  
Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate L'impegno Peugeot a favore dell'ambiente si manifesta anche con la volontà, primo gruppo industriale al mondo, di contribuire concretamente a combattere l'effetto serra, intraprendendo operazioni che esulano dall'ambito per così dire istituzionale. La sua azione è nata dalla considerazione che da sempre la natura ha fornito all'uomo una macchina fantastica per immagazzinare l'anidride carbonica, oggi responsabile delle micidiali piogge acide. E' la foresta, che attraverso la fotosintesi assorbe quella presente nell'atmosfera e la trasforma essenzialmente in ossigeno. Partendo da questo dato scientifico, nel settembre del '98, esattamente quattro anni fa, Peugeot aveva dato il via al progetto 'pozzo di carbonio', con l'obiettivo di rimboschire una zona degradata della foresta amazzonica e di 'catturare' e 'convertire' negli anni qualcosa come due milioni di tonnellate di carbonio, pari a 7,32 milioni di tonnellate di CO2. (Vedi Dossier allegato 4 e film su CD)  

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