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Novamont SpA
Pacciamatura biodegradabile da fonte rinnovabile
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Informazioni sul candidato
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Ragione sociale
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Novamont SpA
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Settore
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Materiali biodegradabili da fonte rinnovabile
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Riferimento
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Marco Versari - Novamont SpA - Via Fauser, 8 - Novara
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Sito web
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www.novamont.com
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Attività
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Novamont SpA è una società novarese leader a livello mondiale nel promettente campo della bioplastica derivata da materie prime di origine rinnovabile, nota a livello internazionale per la sua attività di ricerca che ha portato negli ultimi dieci anni a 60 brevetti e licenze, 90 articoli e partecipazioni a meeting internazionali e 5 premi.
Novamont nasce nell'ambito del progetto 'Chimica Vivente per la Qualità della Vita' che ha portato, in dieci anni di ricerca per un investimento complessivo di 50 milioni di euro, alla realizzazione del Mater-Bi. Si tratta di una bioplastica che si comporta in molte applicazioni come le plastiche tradizionali, ma nelle fasi di post-consumo permette di eliminare una serie di rilevanti problemi di natura ambientale: dall'agricoltura, dove non sempre è consuetudine che il film per pacciamatura tradizionale venga correttamente raccolto e smaltito, all'avvio al compostaggio della frazione organica, dove le stoviglie riducono drasticamente il tasso di contaminazione e i sacchi sono un
elemento determinante per la produzione di compost di qualità.
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Certificazioni
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EMAS: in corso di certificazione.
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Controllo gestione
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Dichiarazione ambientale di prodotto per materiali adatti alla produzione di film. Primo materiale ad essersi sottoposto volontariamente a questo tipo di analisi.
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Certificazioni
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OK Compost; Din Certco; UNI; Bio agro Dyrkningsfolie.
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Informazioni sull'innovazione
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Titolo dell'innovazione
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Pacciamatura biodegradabile da fonte rinnovabile
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Presentazione dell'innovazione
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Mater-Agro: telo Biodegradabile per pacciamatura in Mater-BI.
Il principale problema dei film plastici di pacciamatura sta nella loro rimozione dopo l'uso e nel loro smaltimento finale.
Entrambi gli aspetti generano problemi ambientali significativi che possono essere minimizzati solo con costi elevati.
Ad oggi, le modalità di rimozione dei film sono di due tipi:
- rimozione manuale o meccanizzata e successivo incenerimento o riciclaggio
- rilavorazione del terreno senza rimozione del film (film più sottili, anche fotodegradabili).
La prima operazione è costosa, la seconda ha dei costi ambientali enormi perché lascia che pezzi di plastica si accumulino nel terreno o vengano dispersi dal vento nelle campagne.
Questo ultimo problema si è dimostrato particolarmente critico per i film fotodegradabili.
I film di pacciamatura rimossi dopo l'uso sono considerati in tutta l'Unione Europea rifiuti speciali; se riciclati, devono essere sottoposti ad una fase di lavaggio anch'essa estremamente impattante dal punto di vista ambientale.
La pericolosa ma poco costosa pratica di bruciare i resti di pacciamatura su campo è ormai vietata dalle norme europee e pesantemente sanzionata.
Dopo molti anni di ricerca e di prove in pieno campo, Novamont ha messo a punto un film biodegradabile in Mater-Bi per pacciamatura, utilizzabile per alcune colture specifiche in sostituzione del tradizionale film in polietilene.
I vantaggi di Mater-Agro possono essere così sintetizzati:
- si applica come un normale film di pacciamatura in PE;
- produce risultati agronomici simili a quelli della pacciamatura in PE;
- aderisce al terreno durante la fase di utilizzo minimizzando la dispersione di residui nelle campagne provocata dal vento;
- biodegrada nel suolo senza inquinare e senza dare fenomeni di accumulo.
Le caratteristiche meccaniche e fisiche del film Mater-Agro ne consentono l'utilizzo con le medesime attrezzature e le stesse modalità usate per gli altri film pacciamanti:
- Macchine per la stesura pacciamatrici: si possono utilizzare le macchine attualmente in commercio usate con i film tradizionali con l'unica avvertenza di alleggerire la regolazione della tensione del film in fase di stesura.
- Modalità per la foratura: le regolazioni sono le medesime di un film di polietilene, tenendo presente che i film Mater-Agro hanno un'elasticità maggiore di un film in PE.
Alla fine del ciclo di coltivazione è necessario fresare ciò che è rimasto del film insieme al terreno in modo che il film venga ricoperto di terra. In questo modo si accelera e si porta a compimento la biodegradazione del film.
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Progettista
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Marco Versari
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Innovazione di
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Prodotto
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Descrizione dell'innovazione
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Mater-Bi è la famiglia di materiali termoplastici biodegrabili
a base di amido di mais sviluppati e commercializzati da Novamont.
Mater-Bi ha le seguenti caratteristiche peculiari: - utilizza
materie prime provenienti da fonti rinnovabili; - è completamente
biodegradabile e compostabile in accordo con gli standard
in vigore (ISO, CEN, DIN,..); - offre un significativo contributo
alla diminuzione dell'impatto ambinetale, particolarmente
in termini di effetto serra e consumo di energia, in confronto
con i materiali tradizionali; - ha proprietà simili alle plastiche
tradizionali e si lavora con le stesse tecnologie. Mater-Bi
a contatto con l'acqua e in presenza di microorganismi in
condizioni aerobiche viene completamente biodegradato e trasformato
in acqua e anidride carbonica. La biodegradabilità dei prodotti
in Mater-Bi è certificata da organizzazioni internazionali
(AIB Vinçotte - Belgio, Dincertco - Germania, Istituto Italiano
Plastici - Italia) secondo metodi standard (CEN ENI 13432,
DIN 54900, UNI 10785). La completa atossicità dei prodotti
della biodegradazione del Mater-Bi è stata verificata dall'Istituto
belga OWS (Organic Waste System) nell'ambito della certificazione
'OK COMPOST' mediante prove di eco-tossicità svolte sia su
organismi vegetali (Summer barley plant growth test, Cress
test) che animali (Earthworm acute toxicity test e Daphnia
acute toxicity test). Nella figura seguente viene rappresentato
l'andamento tipico della curva di biodegradabilità del Mater-Bi
per pacciamatura in ambiente di compostaggio controllato in
confronto con materiale di riferimento (fonte: WTT, Finlandia).
La degradazione del film in Mater-Bi utilizzato in pacciamatura
comincia ai bordi, dove il film è interrato; qui infatti la
concentrazione di acqua e microrganismi è più alta. Il film
degrada invece molto più lentamente nelle zone scoperte ed
esposte alla luce, non essendo fotodegradabile; alla fine
del ciclo di coltivazione è necessario perciò rivoltare nel
terreno quello che è rimasto del film in modo da portare a
termine la sua degradazione. La degradazione di Mater-Agro
dipende poi in maniera sensibile dalle condizioni climatiche
e ambientali: temperatura, umidità, attività microbica del
terreno. La proprietà e soprattutto la durata del film dipendono
molto dalle condizioni ambientali e, in particolare, dalla
temperatura e dall'umidità. Per questo motivo si è sperimentato
l'uso di Mater-Agro in diversi paesi e in diverse stagioni
dell'anno. Il film è stato inoltre provato su colture diverse,
per capire meglio quali, tra loro, hanno cicli di coltivazione
maggiormente compatibili con la durata del film. Riportiamo,
qui di seguito, un prospetto che sintetizza le diverse sperimentazioni
effettuate con Mater-Agro.
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Data della prima realizzazione
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1999.
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Benefici ambientali
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Altri benefici ambientali
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Sì
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No
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Minor consumo di energia non rinnovabile
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Ricorso a energie rinnovabili
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Minor consumo di materie prime non rinnovabili
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Ricorso, valorizzazione, rigenerazione di risorse locali
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Migliore utilizzo di infrastrutture esistenti
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Minor ricorso al trasporto/riorganizzazione logistica
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Riduzione, in quantità e pericolosità,
dei rifiuti prodotti
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Diminuzione di scarichi inquinanti nell'ambiente
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Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema
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Nella sola Italia si stima che vengano consumate oltre 55.000 tonn. di film pacciamante tradizionale. Solo una piccolissima percentuale di esse è avviata al recupero. L'introduzione di materiali biodegradabili in questo settore combina benefici prodotti dalla pratica della pacciamatura di seguito elencati:
- controllo degli infestanti senza uso dei diserbanti
- diminuzione della frequenza e dei quantitativi d'acqua di irrigazione.
- anticipo produttivo.
- uniformità di produzione.
Con l'assenza dei noti problemi di recupero e trattamento delle plastiche tradizionali.
L'uso di fonti rinnovabili nella fase produttiva di questa nova generazione di teli riduce, inoltre, l'uso di materie prime fossili e le riconduce, a fine ciclo, nello stesso suolo da cui derivano.
In Italia esistono poi quasi un milione di ettari destinati all'agricoltura biologica. Le produzioni biologiche, di cui l'Italia è il massimo esponente a livello europeo, sono un comparto d'uso elettivo per i teli pacciamanti biodegradabili, quando in azienda non sono presenti o non sono praticabili sistemi come la pacciamatura con la paglia o altri residui colturali.
Le grandi catene distributive sono sempre più sensibili ai metodi produttivi adottati per i beni da loro acquistati. L'uso di pacciamature biodegradabili in fase produttiva e di imballaggi biodegradabili in fase di consumo sta diventando oggetto di forte attenzione e comunicazione.
In un futuro non troppo lontano, le pacciamature biodegradabili potranno essere inoltre utilizzate per altre applicazioni di grande importanza, non solo agronomiche, ma anche ambientali come la solarizzazione, una tecnica che permette di utilizzare il calore naturale del sole per disinfestare il suolo al posto dell'ormai in via di abbandono bromuro di metile.
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Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo
sviluppo dell'innovazione
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Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate
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Novamont offre, insieme ai suoi prodotti, una seria e trasparente informazione tecnica
assolvendo ad un compito ormai inderogabile per una società di innovazione che è quello di diffondere anche cultura. Ovvero:
- Impegno internazionale alla definizione di standard per la biodegradabilità ed il compostaggio.
- Contributo allo sviluppo scientifico del settore delle bioplastiche con più di 100 articoli scientifici e divulgativi, partecipazione a congressi e alla stesura di libri , partecipazione a comitati europei ed internazionali.
- sottoscrizione, da parte di Novamont, insieme a poche altre aziende, del'accordo volontario per lo sviluppo sostenibile con l'UNEP e il
Ministero dell'Ambiente italiano 'International Declaration on Cleaner Production'.
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