home
I promotori Il premio I progetti Collaborazioni

Informazioni sul candidato

Ragione sociale

Merloni Elettrodomestici

Settore

Produzione elettrodomestici bianchi

Riferimento

Merloni Elettrodomestici SpA - Viale Aristide Merloni, 47 - 60044 - Fabriano (AN)

Sito web

www.merloni.com

Attività

Merloni Elettrodomestici è il terzo produttore europeo di grandi elettrodomestici con una quota di mercato che sfiora l'1,5%, ed è la più giovane multinazionale tra i leader del settore, con 13.000 dipendenti. Ha due tipi di business: free standing e built-in; quattro marchi principali: Ariston, Indesit e Scholtès, Hot Point; tre diverse linee di prodotto: freddo, cottura e lavaggio (quest'ultima suddivisa tra lavatrici e lavastoviglie), e vende più di 8,5 milioni di elettrodomestici ogni anno. Principali risultati: Risultati economici: Il fatturato del gruppo è cresciuto del 23%, passando da 1.601 milioni di euro nel 2000 a 1.971 milioni di euro nel 2001. Risultati sociali: Il valore aggiunto è cresciuto del 18%, passando da 510 milioni di euro nel 2000 a 600 milioni di euro nel 2001. Risultati ambientali: Dal 2000 al 2001 i consumi specifici di energia, acqua, si sono ridotti del 10%; la produzione di rifiuti è diminuita di circa il 7%, con una percentuale di riciclaggio dell'87% (si veda allegato 1).

Certificazioni candidato

Sono state avviate le procedure per la certificazione ISO 14000 dei diversi stabilimenti e Vision 2000.

Controllo gestione

La Merloni Elettrodomestici è stata tra le imprese private italiane, il vero pioniere del Bilancio Sociale: già nel 1974 pubblicava un bilancio sociale di stabilimento. Si trattava di un'applicazione del modello di bilan social francese elaborato dall'Istituto Batelle di Ginevra. Insignita del premio 'Pa-Vision' (1974) per la Responsabilità Sociale, la Merloni Elettrodomestici è stata una delle prime società europee del settore ad istituire un Comitato Aziendale Europeo per le decisioni economiche, industriali e sociali, oltre che una delle poche multinazionali europee ad aver firmato con i sindacati un Codice di Condotta per una politica europea di sviluppo sostenibile, in linea con la propria 'Carta dei Valori'. E' prossima l'uscita (maggio/giugno) del Bilancio di Sostenibilità Sociale e Ambientale 2002 di cui si allegano delle anticipazioni sui principali risultati raggiunti dal punto di vista ambientale (allegato 1). Dal 1998 a tutte le nuove piattaforme sviluppo prodotti vengono applicate delle metodologie di valutazione ambientale. In particolare: - Analisi del ciclo di vita dei prodotti mediante l'utilizzo di eco-indicatori (SimaPro4 - Pre Consult, NL), e approfondimento dei singoli impatti per le fasi più critiche. - Indici di Disassemblabilità e Riciclabilità. La Merloni Elettrodomestici ha realizzato degli 'indici' interni che misurano il grado di Disassemblabilità e Riciclabilità di prodotti per favorire le fasi di assemblaggio, manutenzione, massa in sicurezza e riciclo degli elettrodomestici (allegato 2). Questi 'indici' vengono utilizzati durante la fase di progettazione dalle Direzioni per misurare le performance ambientali dei prodotti in termini di materiali, componenti, minuteria, sistemi di incastro, numero e peso dei componenti. Gli 'indici' sono differenti per tipologia di prodotto e fanno principalmente riferimento alle operazioni di recupero previste dalla proposta Direttiva WEEE, alle Linee Guida ANPA (art. 44, D. Lgs. 22/97), e alle indicazioni previste dalla nuova proposta di Direttiva EEE. - Manuale di Eco-Design. Uno strumento interno di supporto alle Direzioni prodotto per la progettazione e la valutazione ambientale dei prodotti (allegato 6). Progetto Energy Saving: finalizzato all'ottimizzazione dei consumi energetici di tutti gli stabilimenti che ha portato ad una riduzione energetica pezzo del 9,3% dal 2000 al 2001. In particolare nello stabilimento di Melano (sede di produzione della nuova piattaforma di frigoriferi A+), dal 1999 viene fatto un Bilancio Ambientale di Stabilimento. E' stata avviata un'attività di collaborazione con diversi fornitori per l'integrazione dei principi della Politica Ambientale Merloni sulla componentistica e gli imballaggi.

Certificazioni prodotto

- 2000 GALAXY ENERGY AWARDS - A+ - A plus


Informazioni sull'innovazione

Titolo dell'innovazione

Strategia progettuale per una Sostenibilità Ambientale: i frigoriferi combinati Ariston A+ (modelli mbAA 3831 V)

Presentazione dell'innovazione

La principale caratteristica dell'innovazione è rappresentata dalla 'strategia progettuale' utilizzata per la gamma di Frigoriferi Combinati A+ MBAA 3831 V, che ha considerato tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, misurandone direttamente i risultati ottenuti. Ltre a raggiungere i maggiori standard di efficienza energetica (A+), la progettazione del frigorifero a ottimizzare la fase di assemblaggio in funzione della manutenzione, ma soprattutto del dissemblaggio e riciclo. E' stata sviluppata una 'strategia progettuale' integrata che, seguendo i principi di DFE e supportata da strumenti esterni e interni, sviluppati internamente dall'azienda, ha permesso di: - interagire con i fornitori; - progettare l'assemblaggio in funzione del disassemblaggio misurando i risultati ottenuti; - facilitare le operazioni di manutenzione; - introdurre nella guida di prodotto per l'utente, una serie di informazioni a carattere ambientale, per la riduzione dei consumi e una migliore gestione del fine vita; - ridurre drasticamente i consumi energetici pur mantenendo un elevato litraggio, e utilizzando sostanze refrigeranti non nocive per l'ambiente (R600); - facilitare il recupero (operazioni di messa in sicurezza), e successivo disassemblaggio al fine di recuperare e riciclare più componenti e materiali, anticipando quanto richiesto dalle normative nazionali e comunitarie. - In sintesi la 'strategia progettuale' utilizzata ha portato significativi risultati in termini di minimizzazione dei rifiuti e del consumo di risorse, per tutte le diverse fasi del ciclo di vita del prodotto.

Progettista

Direzione freddo

Innovazione di

Prodotto

Descrizione dell'innovazione

Fin dalla fase di concezione, l'azienda ha volutamente introdotto nel brief di progetto l'aspetto ambientale, non solo finalizzato alla fase d'uso, ma anche alle restanti fasi del ciclo di vita. Il progetto, rientrando nella piattaforma Ariston Digital, avrà nei prossimi mesi un ulteriore valore aggiunto grazie ai servizi telematici che permetteranno di ottimizzare ulteriormente i consumi energetici e quindi la riduzione di impatto. La strategia progettuale viene presentata evidenziando i benefici ambientali ottenuti nelle diverse fasi del suo ciclo di vita. Assemblaggio Durante la fase di progettazione, al fine di favorire la manutenzione, il recupero e il riciclo del prodotto sono stati utilizzati gli indici di Disassemblabilità e riciclabilità (allegato 2), ottenendo una riduzione del 6% dei 'punti' per la fase di assemblaggio, rispetto al precedente modello di frigorifero. Trasporto Per la fase di trasporto del nuovo frigorifero viene utilizzato principalmente il treno che, direttamente dallo stabilimento di Melano, distribuisce i diversi prodotti verso tutti i paesi europei. Anche il peso dell'imballaggio del prodotto è stato ridotto del 7%, razionalizzando l'uso dei materiali. Uso Il frigorifero è di grandi dimensioni (181 x 60 x 60), ha una capienza complessiva di 306 litri netti (suddivisi in un vano frigo di 213 litri netti e una vano freezer di 93 litri netti), mantenendo un costo di mercato competitivo. Ha un risparmio in termini di consumi energetici del 25% rispetto alla Classe A dell'Energy Label Europeo ed è riconosciuto con l'etichetta A+. Utilizza gas R600 nel circuito refrigerante e ciclopentano per l'isolamento, impiega un solo compressore regolato da un'elettrovalvola per l'ottimizzazione dei consumi. Inoltre, grazie alla funzione 'Holiday' ed 'Eco', è possibile ridurre ulteriormente i consumi durante la fase d'uso. Guida all'uso Con la vendita del frigorifero viene alleata la guida delle istruzioni che, oltre a contenere informazioni a carattere generale sul prodotto, consiglia il consumatore sia sul come utilizzare al meglio i diversi comparti, sia sulle modalità per ottenere un risparmio di energia e per una migliore conservazione dei cibi (allegato 3). Dismissione Sempre mediante l'uso degli 'indici', si è ridotta del 7% la facilità di disassemblaggio e riciclo del frigorifero rispetto al modello precedente. Complessivamente (DFA + DFD), la riduzione dei 'punti' è stata del 6,5%, e in rapporto al volume netto del frigorifero, si è passati da 2,65 punti per il vecchio modello a 2,54 punti per quello nuovo (-4,2%). Per quanto riguarda i tempi del disassemblaggio, si sono ridotti del 18%, favorendo la messa in sicurezza delle parti e la separazione delle componenti elettriche ed elettroniche. Particolarmente significativo è stato l'intervento sulle guarnizioni in PVC, che al fine di facilitarne il recupero, non sono più schiumate nel mobile (come nel modello precedente e la maggior parte dei frigoriferi sul mercato), ma sono estraibili direttamente dall'utente per la sostituzione e dall'operatore per la dismissione e riciclo. Durante la fase di gestione del progetto ci sono stati più incontri finalizzati a verificare il confronto tra convenienza economica ed ecologica, nella prospettiva di uno scenario di responsabilità estesa del produttore prevista nella Direttiva WEEE.

Data della prima realizzazione

Marzo 2002.

Benefici ambientali

Consumi I bassi consumi d'esercizio del frigorifero MBAA 3831V portano ad un risparmio giornaliero di 0,20 Kwh (consuma 0,76 Kwh contro una classe A che consuma 0,96 Kwh), ed annuo di 73 Kwh (consuma 277 Kwh contro un classe A che consuma 350 Kwh). Questo si traduce in un risparmio di costi pari a 82 euro rispetto ad un classe A, nell'arco della vita del prodotto e di 235 euro rispetto ad un classe C (allegato 4). E' necessario tenere in considerazione che l'efficienza offerta da questa gamma di frigoriferi è supportata anche da un prezzo d'acquisto simile ad un medesimo frigorifero di classe A (a parità di litraggio). Questo è un elemento fondamentale per il consumatore dato che la differenza del prezzo di acquisto tra un A+ e un A deve essere tale da giustificare economicamente l'ammortamento d'uso del prodotto e anche la sua capienza. Fine vita La standardizzazione della minuteria e l'uso di incastri reversibili agevolano l'operazione di messa in sicurezza e riciclo delle diverse parti del frigorifero, favorendo sia la separazione di materiali e componenti, sia il riuso dopo il processo di riciclo. In particolare, l'estrazione delle guarnizioni in PVC permette di separare in modo perfetto e con tempi minimi questo materiale al contrario di quei frigoriferi dove le guarnizioni sono incollate alla porta, e quindi si richiede maggior tempo per il loro smontaggio (in molti casi non avviene). La riduzione dei tempi di disassemblaggio , e quindi dei costi, permette di avere un costo di trattamento inferiore, favorendo la riduzione del 'sovrapprezzo' previsto dalla Direttiva WEEE, e dagli accordi di programma sui Beni Durevoli attualmente in corso in Italia. Tutto ciò si traduce in un minor costo per l'acquirente. La riduzione dei componenti (-4%) ha portato ad una riduzione del peso complessivo del prodotto del 5% rispetto al modello precedente, ottenendo quindi un risparmio in termini di materiali e quindi una minore produzione di rifiuti. Processo produttivo L'intervento congiunto tra il piano aziendale per la razionalizzazione delle risorse negli stabilimenti, e l'applicazione di strategie ambientali per il prodotto, ha portato nello stabilimento di produzione, una minimizzazione dei rifiuti del 4% rispetto al 2000, e un minor consumo di risorse (-9,3% energia/pezzo). Inoltre il piano avviato per la migliore gestione dei rifiuti di stabilimento ha portato ad un riciclo complessivo dell'87% dei rifiuti prodotti.

 

Altri benefici ambientali

No

Minor consumo di energia non rinnovabile

 

Ricorso a energie rinnovabili

 

Minor consumo di materie prime non rinnovabili

 

Ricorso, valorizzazione, rigenerazione di risorse locali

 

Migliore utilizzo di infrastrutture esistenti

 

Minor ricorso al trasporto/riorganizzazione logistica

 

Riduzione, in quantità e pericolosità, dei rifiuti prodotti

 

Diminuzione di scarichi inquinanti nell'ambiente

 

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema

Per lo sviluppo del prodotto, sono state condotti due tipi di analisi di impatto: Analisi del ciclo di vita: mediante uno studio di LCA sono stati quantificati i principali impatti ambientali del prodotto. In particolare l'analisi è stata approfondita per: - Fase d'uso: quantificazione degli impatti con la riduzione dei consumi energetici a regime e con le funzioni Holiday ed Eco. Da ciò è emerso che, soprattutto nel periodo estivo, (attraverso) è possibile ridurre i consumi e gli impatti ambientali. - Fase di trasporto: confronto treno e autocarro, dato che il prodotto viene trasportato sui mercati direttamente con il treno dallo stabilimento, e solo nell'ultima tratta viene utilizzato l'autocarro. - Fase di assemblaggio/disassemblaggio: confronto delle riduzioni di impatto con gli accorgimenti apportati sia per la fase di assemblaggio (reperimento materie prime), sia per la fase di dismissione (aumento della % di riciclo). Grado di riciclabilità. Con gli 'indici' di disassemblabilità e riciclabilità sono state apportate delle riduzioni complessive al prodotto favorendo il riciclaggio dello stesso e la minimizzazione dei rifiuti e del consumo di risorse. -

Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione

Lo sviluppo del progetto ha visto il coinvolgimento di alcuni attori durante la fase di progettazione. In particolare: - Fornitori: al fine di razionalizzare la gestione degli imballaggi, in accordo con i fornitori, per alcuni componenti viene utilizzato l'imballaggio multiuso. - Consorzio COREPLA: con il quale è stata condotta una fase di sperimentazione, all'interno dello stabilimento di Melano, per verificare l'utilizzo di plastica riciclata in sostituzione di quella vergine per parti non strutturali e non a contatto con gli alimenti (plastica riciclata proveniente da imballaggi principalmente PET e HDPE). La sperimentazione è ancora in corso al fine di masterizzare il materiale riciclato idoneamente per una possibile applicazione. - Università La Sapienza di Roma: con la quale è stata avviata una collaborazione nel 2001, all'interno del corso di Requisiti Ambientali di Prodotto. Gli studenti hanno lavorato per un semestre al progetto Frigorifero Combinato A+, al fine di apportare nuove soluzioni progettuali di Eco-Design. A conclusione del corso è stato organizzazto un eventu in collaborazione con le principali associazioni ambientaliste che hanno premiato le soluzioni più innovative. Alcuni degli spunti progettati individuati dagli studenti sono stati integrati nel progetto Frigorifero Combinato A+ (allegato 5).

Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate

Sono diverse le attività di comunicazione ambientale organizzate dall'azienda con la collaborazione di Università e centri di ricerca. In particolare: - Nel giugno 2001 ha contribuiti all'organizzazione e alla realizzazione del Convegno Eco-innovazione di prodotto nelle Imprese Italiane (13 giugno 2001), in collaborazione con il Diploma Universitario in Disegno Industriale dell'Università di Roma 'La Sapienza'. - Nel luglio 2001 ha contribuito all'organizzazione e alla realizzazione del Premio 'Eco-innovazione di prodotto: nuove idee per il design ambientale del frigorifero', in collaborazione con il Diploma Universitario in Disegno Industriale dell'Università di Roma 'La Sapienza' e con la collaborazione di Legambiente, WWF Italia e gli Amici della Terra (allegato 5). - Nel settembre 2000 ha partecipato al progetto ERP (Ecodesign with Recycled Plastic) promosso da COREPLA, al quale ha fatto seguito un convegno a Rimini in occasione di RICICLA 2001. - Nel giugno 1999 ha organizzazto un convegno a Fabriano (sede), dal titolo: Il design ambiente degli elettrodomestici: quali prospettive. Nel maggio 1998 ha organizzato con la Fondazione FAAR-CSAR e il Dipartimento di Eco-design dell'Università di Delft (Olanda), il workshop 'Strategie di Eco-Design per Prodotti e Servizi', svoltosi a Milano presso la Fondazione FAAR-CSAR.