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Informazioni sul candidato

Ragione sociale

Europa Consulting sas

Settore

Consulenza Internazionale e Servizi. Implementazione e distribuzione prodotti in esclusiva mondiale.

Riferimento

Europa Consulting sas

Sito web

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Attività

Consulenza internazionale, anche attraverso due consociate estere. Esclusivista mondiale del Fluido Termoregolatore C5, del liquido di pulizia/sanificazione C1 e di altri prodotti ad alto contenuto tecnologico.

Certificazioni candidato

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Controllo gestione

Abbiamo individuato in dieci anni il momento critico di sostituzione della miscela acqua+C5 (la quantità di fanghi in sospensione presenti negli impianti induce al ricambio) anche se la funzionalità e le prestazioni della stessa, nel tempo, sono assolutamente stabili. Ci sono impianti che, sperimentalmente, stanno funzionando con la stessa miscela da più di vent'anni, controllandone solo la concentrazione.

Certificazioni prodotto

Il Fluido Termoregolatore C5 è stato testato ufficialmente, dal 18.07.'85 al 20.12.'88, presso l'Istituto di Fisica Sperimentale dell'Università di Innsbruck diretto dal Prof. Erich Gornik, che ha certificato le prove. Sono state editate, in merito, anche due pubblicazioni: 1) Erich Gornik: "Gutachten über die thermischen Eingeschaften des Gemisches Wasser + 5% der Flüssigkeit C5". Innsbruck, 1985. 2) Erich Gornik: "Erklärung der Wirkungsweise der Regelflüssigkeit Treiwarm". Innsbruck, 1988. - Verifica degradabilità biologica (17.10.1985) del C5 eseguita nel Centro di Investigazione Statale Finlandese - Reparto Chimico, allora uno dei pochi laboratori autorizzati ad effettuare la verifica di biodegradabilità di un prodotto secondo la raccomandazione dell'Organo Mondiale della Sanità (OECD) con il metodo 301A (READY BIODEGRADABILITY: MODIFIED AFNOR TEST), etc.


Informazioni sull'innovazione

Titolo dell'innovazione

C5 Fluido Termoregolatore

Presentazione dell'innovazione

Il Fluido Termoregolatore C5 condizionando, stabilizzando e ottimizzando il comportamento del fluido termovettore usuale (l'acqua) si pone come quarto componente essenziale degli impianti chiusi a circolazione d'acqua, siano essi di riscaldamento, condizionamento, solari etc. Eliminando totalmente le problematiche portate dall'acqua (deposizione di calcare, ossidazioni, condense, muffe e deposizioni batteriche etc.) ma, soprattutto, ottimizzando l'acquisizione, il trasporto e la distribuzione del calore e/o il freddo fa conseguire un risparmio energetico, minimo del 10%, fino ad oltre il 25% (dipende dal tipo e situazione dell'impianto) e, quindi, una pari riduzione delle emissioni in atmosfera, siano esse prodotte da combustibili solidi, liquidi o gassosi. Non si deve apportare nessuna modifica agli impianti, basta l'immissione del prodotto.

Progettista

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Innovazione di

Prodotto

Descrizione dell'innovazione

Il C5 è una soluzione acquosa a base di polimeri che costituisce la risposta rivoluzionaria alle esigenze di contenimento dei consumi e delle emissioni atmosferiche degli impianti di riscaldamento: basta aggiungerlo all'acqua di circolo e questo fluido termoregolatore, unico nel suo genere, ne migliora sostanzialmente le caratteristiche termiche, riducendo i costi energetici fino ad oltre il 25%. Ma i vantaggi del C5 vanno ancora oltre il risparmio, poiché il suo influsso positivo sulle capacità vettoriali dell'acqua ottimizza anche la distribuzione del calore, a tutto vantaggio del comfort abitativo. In più, il C5 elimina i tradizionali inconvenienti connessi con l'acqua - calcare, corrosione, muffe batteriche - garantendo così una maggior funzionalità e durata degli impianti. Un'altro vantaggio essenziale del C5 risiede nella sua capacità di recuperare efficienza - accrescendo di conseguenza il benessere di chi utilizza gli ambienti - anche in impianti carenti dal punto di vista strutturale o che risentono dell'effetto negativo di incrostazioni accumulate nel tempo. Il C5 migliorando l'emissione del calore, aumentando la temperatura dei corpi scaldanti e mutando il moto turbolento dell'acqua in moto laminare, consente di "portare" il caldo molto più distante e di distribuirlo meglio. I benefici a livello del comfort abitativo sono notevoli: i radiatori riacquistano efficienza e la temperatura diventa più uniforme in tutto l'impianto, con un maggior equilibrio sia tra piano e piano che tra locale e locale. Grazie al minor consumo energetico ed alla conseguente diminuzione delle emissioni inquinanti, il C5 consente a ciascuno di noi di offrire il proprio contributo alla conservazione delle risorse ed alla tutela dell'ambiente. Senza contare che, quando interventi di manutenzione richiedono lo svuotamento dell'impianto, la miscela non viene dispersa, ma nuovamente utilizzata, con vantaggi dal punto di vista ambientale, poiché non si spreca acqua preziosa (il C5 viene anche visto come un mezzo per dare applicazione alla Legge dello Stato che vieta di scaricare gli impianti di riscaldamento e/o condizionamento perché immettendo un costo nell'impianto sarebbe antieconomico lo svuotamento!). Inoltre, il C5 è atossico, non infiammabile, completamente biodegradabile e miscelato con l'acqua risulta perfettamente compatibile con la legislazione vigente sulle acque di scarico.

Data della prima realizzazione

1980

Benefici ambientali

Il fluido termoregolatore C5 è stato impiegato, dal 1980 ad oggi, nelle più varie condizioni operative in oltre settemila impianti (oltre 23 milioni di metri cubi) in tutta Europa con costanza di risultati. Mediamente il risparmio energetico si è posto su valori del 14/18% con punte molto più in alto nei confronti di stabili datati con impianti, quindi, a grande capacità d'acqua. La riduzione delle emissioni nocive per l'ambiente sono da considerarsi sui valori sopracitati tali, quindi, da proporsi fattivamente al raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto. Una considerazione a parte deve essere fatta per gli impianti solari: il C5 acquisendo calore in modo molto più efficiente dell'acqua allarga enormemente lo spettro di utilizzo di questa tipologia di impianti assolutamente ecologici. Le caratteristiche bactericide del C5 non permettono, altresì, l'annidamento negli impianti della Legionella Pneumophilis impedendo, quindi, che il trasudamento negli scambiatori di calore permetta la diffusione aerea del batterio.

 

Altri benefici ambientali

No

Minor consumo di energia non rinnovabile

 

Ricorso a energie rinnovabili

 

Minor consumo di materie prime non rinnovabili

 

Ricorso, valorizzazione, rigenerazione di risorse locali

 

Migliore utilizzo di infrastrutture esistenti

 

Minor ricorso al trasporto/riorganizzazione logistica

 

Riduzione, in quantità e pericolosità, dei rifiuti prodotti

 

Diminuzione di scarichi inquinanti nell'ambiente

 

Valutazione dell'impatto dell'innovazione sul sistema

Valutando che la bolletta energetica Italiana annualmente si attesta su una spesa di 36.000/65.000 miliardi di lire (variazioni date dal costo del petrolio e dalle temperature stagionali) e contenendo cautelativamente il contributo dato dal C5 al 10%, il risparmio energetico sarebbe nell'ordine dei 3.600/6.500 miliardi di lire l'anno! Evitare lo scarico degli impianti di riscaldamento e di condizionamento consentirebbe il risparmio, a livello Italiano, di circa 1,2/1,5 milioni di metri cubi di acqua potabile l'anno. Considerando le due variabili: costo e percentuale di risparmio energetico, i punti di pay-back del C5 si pongono in 0,3/2 stagioni di riscaldamento (mediamente il pay-back è al di sotto di una stagione!).

Altri attori sociali coinvolti per la promozione e lo sviluppo dell'innovazione

L'implementazione del prodotto coinvolge molteplici settori sia produttivi che istituzionali. I distributori di materiale idro-termo-sanitario, gli operatori nel campo della progettazione-costruzione-manutenzione di impianti tecnologici, i costruttori di serbatoi di contenimento, i produttori di pompe idrauliche, etc. sono i primi beneficiari di questa realtà produttiva. A livello istituzionale la crescente attenzione posta, negli ultimi decenni, alle problematiche dell'ambiente ed ai contenimenti dei consumi porta a indicare strade sicure sulle quali indirizzare investimenti o eventuali sovvenzioni. Per ciò che concerne il nostro prodotto, ad esempio, in Spagna, già dalla fine del 1984 il Comune di Madrid sovvenziona il C5 con il 20% a fondo perduto. La partecipazione del C5 ad alcuni bandi Regionali di concessione di contributi per interventi di risparmio energetico, nei quali l'indice minimo di ammissibilità al finanziamento è di 70 GJ/MLit.(dato elaborazione ENEA), ci ha permesso di constatare che l'indice del solo inserimento del C5 in un impianto di riscaldamento è di 110/150 GJ/MLit.; risultato che permette, quindi, di innalzare eventualmente gli indici di altri progetti, carenti sotto questo aspetto, combinando gli interventi. Le Associazioni ambientali sono, senza dubbio, partner privilegiati nella comune "battaglia" per la difesa dell'ambiente e la riduzione dei consumi energetici e questo ci fa ben sperare che il C5 potrà essere considerato come una delle armi valide per portarla avanti.

Politiche di comunicazione ambientale e sociale adottate

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